BRONZO
M. Bernardini
Il b. è una lega di rame con stagno o zinco (calamina), che è possibile fondere e colare in ogni tipo di forma. Gli altri componenti, la cui presenza può essere individuata mediante [...] la luce il monumento funebre dell'arcivescovo Friedrich von Wettin (m. nel 1152) nel duomo e la già citata porta bronzea giunta più tardi a Novgorod. Alla cerchia di questa bottega e al suo seguito si può ascrivere una grande quantitàdi candelabri ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] arretrata in questo periodo (Cavallo, 1982), almeno per quanto riguarda la produzione libraria; ma ciò si osserva anche nel degli effetti diluce e di quelli generati dai rapporti di vuoti e pieni, ombre e luci.Un tale orientamento di gusto, ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] l'ubicazione della sede dell'emiro si rivelava poco sicura, in quanto immersa nella riottosa città; per questo nel 937 l'emiro Khalīl massa muraria del piano terreno, i vani delle finestre, diluce piuttosto modesta, si aprono sempre in alto, hanno l ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] al presente […] è un'altra Roma; perciò che quantodi bello e acconcio vi è, tutto è proceduto da Giulio Quanto Vasari scrive nel 1550 avvicina dunque G. a Michelangelo e diventa un inaspettato omaggio al maestro romano. Ma il racconto mette in luce ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] una piccolissima corte centrale che fungeva da presa diluce per gli ambienti interni. A parte la riccamente decorata (Maretto, 1960).
Area bizantina
A differenza diquanto accadeva nelle regioni del Mediterraneo occidentale, nell'area bizantina ...
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CLASSICISMO
F. Pomarici
Il fenomeno del c. nell'arte medievale è una vicenda articolata e ricca di sfaccettature, che si snoda non solo all'insegna dell'alternanza fra sopravvivenze, recuperi, copie [...] - che si esprime con densi impasti di colore intrisi diluce e morbidi trapassi di piani invigoriti da ombre profonde, secondo da modelli bizantini; non si trattava però di opere recenti quanto verosimilmente di oggetti suntuari dei secc. 4°-7°, come ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] quantodi quelli d'ambito campano, dalla basilica desideriana di Montecassino alla cattedrale didi G. Matthiae, Pittura romana del Medioevo, II, Roma 1988, p. 265.
M. Andaloro, Nel cerchio della luce. I mosaici da simulacro a modello, in L'anno di ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] edilizia traianea ritornino nel sec. 4° tanto in area africana quanto in ambito romano. A questo proposito è da notare che l del numero delle aperture, da cui si ottengono nuove fonti diluce, con il diffondersi dell'uso del pilastro rispetto a quello ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] alla sua poesia qualificandola come "boschereccia" (in quanto priva di "parole belle e rare", ossia cittadine) e arrivando per alcuni sonetti (Sogni) a prolisse "dichiazioni" di senso alla lucedi un'altrettanto "boschereccia" filosofia e nel gusto ...
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ARCHEOLOGIA MEDIEVALE
S. Tabaczynski
L'a. medievale è l'applicazione delle tecniche archeologiche allo studio del periodo che, nell'Europa mediterranea e occidentale, ebbe inizio con la caduta dell'Impero [...] a tre livelli: 1) Gli oggetti che lo scavo riporta alla luce costituiscono, per le epoche anteriori ai secc. 14° e 15°, i propria tanto della conoscenza del mondo del senso comune, quantodi quella positivista - dall'altro lato tendeva a delimitare ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...