Palatia
JJean-Marie Martin
Una presentazione dei palatia fridericiani deve cominciare con l'enunciazione di un apparente paradosso. Federico II è, se non l'inventore, almeno il primo promotore in Occidente [...] Roccia a Gerusalemme ‒ città della quale era re ‒ e la Cappella Palatina di Aquisgrana.
La complessità della struttura volumetrica di Castel del Monte consente giochi diluce e ombra. Inoltre, mentre il castello è edificato con una pietra calcarea ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] quanto attesta l'iscrizione sulla destra del dipinto, per documentare la presenza dell'esotico animale a Venezia durante il carnevale. Per la replica con varianti della National Gallery di deciso stemperamento dei contrasti diluce, pone altresì una ...
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Vedi TREVIRI dell'anno: 1966 - 1997
TREVIRI (Augusta Treverorum)
M. Frisina
Città della Germania nella valle della Mosella, sede della tribù dei Treviri. Cesare conquistò il territorio nel 57 a. C.; [...] così via. I monumenti erano dipinti, per quanto non conservino che scarse tracce di colore. Per la datazione si ha un raffinata distribuzione diluce e di ombra, s'inquadrano perfettamente nella pittura tardoantica, priva di disegno e di prospettiva, ...
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DUGHET, Gaspapd (detto Gaspard Poussin o Le Guaspre)
Marie Nicole Boisclair
Figlio di Jacques, cuoco di origine parigina, e di Dorotea Scaruffo, italiana, nacque a Roma il 4 giugno 1615. Poco dopo il [...] documenti che forniscono date per quanto riguarda sia i quadri sia, perfino, i suoi cicli di affreschi. Secondo le fonti, e febbrile, al punto che i quadri appaiono pura vibrazione diluce e colori. Si vedano ad esempio: Paesaggio pastorale (Londra, ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] necessità di giustificare la conoscenza empirica alla lucedi una conoscenza superiore e 'innata'. Un tipo diquantodi aristotelico vi fosse alla base dell'insegnamento della logica alla scuola di Chartres, e soprattutto il vescovo Ottone di ...
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PROVENZA
N. Reveyron
(franc. Provence)
Regione storica della Francia sudorientale, delimitata a O dal corso del Rodano, a N dal Delfinato e dal Contado Venassino, a E dal Piemonte e dalla contea di [...] e funzioni diverse, come nel caso di Carluc, Baulis, Saint-Véran-de-Vaucluse o Gânagobie, fondati intorno al 950.Per quanto riguarda il sec. 10°, gli scavi cominciano a riportare alla luce un'architettura che ha in qualche caso lasciato tracce ...
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Vedi AUGUSTO dell'anno: 1958 - 1994
AUGUSTO (C. Iulius Caesar Octaviānus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nato nel 63 a. C. da C. Ottavio e da Azia, nipote di Cesare.
Nel 45 fu adottato da Cesare [...] greco-orientali in quanto è ugualmente lontano, e dagli influssi "barocchi" dell'ellenismo, e dal "neoclassicismo" di ritratti come quelli tipo canonico nella chioma mossa, ricca di contrasti d'ombra e diluce, e nella concentrazione espressiva, a cui ...
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APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] piattaforma dove la cerimonia si svolgeva. Se si considera che simili cerimonie si svolgevano, tanto di giorno quantodi notte, accompagnate dalla luce delle fiaccole, si può immaginare lo "splendore divino" che circondava l'imperatore; non soltanto ...
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FRANCESCO d'Assisi, Santo
C. Frugoni
Nato ad Assisi nel 1182 ca. dal ricco mercante Pietro Bernardone, fu il fondatore dell'Ordine religioso dei Frati Minori, da lui detti Francescani.Abile mercante [...] fila.Tuttavia, contrariamente a quantodi solito affermato, risulta chiaramente dagli scritti di F. che il °, nella basilica inferiore di Assisi, comporta un cambiamento di colore dei raggi che da d'oro, il colore della luce, del contatto divino ...
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ARCHITETTURA - Secoli 6°-10°
G. Lorenzoni
Per un profilo dell'a. altomedievale si può procedere per exempla significativi, prendendo le mosse da alcuni monumenti sorti nei territori occupati dai Merovingi [...] .Tutto questo vale per quanto riguarda la tipologia; relativamente all'interpretazione dello spazio, la Cappella Palatina di Aquisgrana, assunta qui come esempio concreto di a. carolingia, si manifesta nella contrapposizione diluce e ombra, con ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...