BIROLLI, Renato
Corrado Maltese
Nato a Verona il 10 dic. 1905, vi frequentò l'Accademia Cignaroli, dipingendo nei modi ancora tradizionali, alla Segantini. Trasferitosi a Milano nel 1928, al giornale [...] Taccuini (che assieme alle numerosissime lettere, di lui scritte per anni agli amici, sono quanto mai utili alla comprensione dell'artista), che erano sempre stati: riverbero cromatico di un flusso diluce non extraterrestre e non artificiale, ma ...
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BIANCONI, Carlo
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Antonio Maria e di Isabella Nelli, nacque a Bologna il 20 apr. 1732, minor fratello, ma non minore di ingegno, del più noto poligrafo medico e archeologo [...] medaglione-ritratto), monumento che, per quanto concepito secondo lo schema neoclassico di moda, si distingue per la e difficile mondo artistico accademico - nel quale già brillavano diluce meridiana G. Piermarini, architetto ufficiale, L. Pollak, G ...
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DE MUSI (Di Musi, De Musis, Musi), Agostino, detto Agostino Veneziano
Donata Minonzio
Nacque in Veneto, forse a Venezia, intorno al 1490, periodo fissato approssimativamente dagli studiosi in base alle [...] Firenze, secondo quanto è documentato da quattro incisioni recanti questa data e derivate da soggettì di B. di carattere luministico, già presenti forse nei disegni di Giulio Romano, e spesso sottolineate dall'introduzione di sorgenti diluce ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] di nutrimenti letterari, quanto musicali e visivi, che ben presto sarà orientata dalle letture filosofiche di A. Schopenhauer e di F. Nietzsche quanto
L'idea diluce diffusa e indiretta venne applicata dal F. allo studio di una serie di lampade ove ...
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CELESTI, Andrea
Nicola Ivanoff
Nato a Venezia nel 1637, fu discepolo di Matteo Ponzone (Zanetti) e di Sebastiano Mazzoni (Temanza), e subì l'influsso di Luca Giordano. Gli diede notorietà (1675) un [...] Contarini del titolo di cavaliere.
Seguire la formazione del C. è piuttosto difficile in quanto nelle opere ritenute come , come sempre, da colate sciroppose di colore e sprazzi diluce, resi da grumi corposi di biacca.
Si suppone che il C ...
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CAVALORI, Mirabello
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Antonio Pacini de' Cavalori detto Salincorno, soprannome con cui anche il figlio è talora indicato, la sua data di nascita veniva indicata tradizionalmente, [...] dei suoi dintorni occasioni continue di lavoro. Il C. dovette dunque vedere la luce, come quasitutti coloro che passione di raccoglitore di gioie, medaglie, pietre intagliate, cristalli lavorati e poi balsami, rimedi di veleni, cioè quantodi più ...
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CAMUCCINI, Vincenzo
Anna Bovero
Figlio di Giovanni Battista, commerciante in carbone di famiglia ligure, e di Teresa Rotti, nacque a Roma il 22 febbr. 1771. Incoraggiato e materialmente sostenuto dal [...] Pietro, iniziò il suo tirocinio pittorico nello studio di D. Corvi, stimato maestro e accademico di S. Luca.
Incline agli effetti drammatici dei contrasti diluce e d'ombra, di lontana ascendenza caravaggesca, il Corvi era tuttavia ossequiente ...
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CORSI, Carlo
Nicoletta Cardano
Nacque a Nizza l'8 gennaio 1879 da Achille, che era tenore. Fu fratello del soprano Emilia. Stabilitosi a Bologna, manifestò sin dall'infanzia uno spiccato interesse per [...] seguente con sei Effetti diluce e venticinque Impressioni), e alla I Esposizione nazionale di belle arti a Rimini, si tratta dunque di precisi riferimenti alle premesse nabis e vuillardiane in particolare, quantodi un'istintiva sensibilità ...
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CARELLI, Gonsalvo (Consalvo)
Oreste Ferrari
Primogenito di Raffaele e Rosa Coltellini, nacque a Napoli il 29 marzo del 1818. Allievo del padre, ebbe un esordio precocissimo, e partecipò con due disegni [...] nel genere delle vedute di piccolo taglio, ben ordinate compositivamente e dense diluce: valgano, ad esemplificazione i suoi gusti esotizzanti, lo stimolò a quanto pare ad un tipo di pittura di facile effetto illustrativo. Diplomatosi nel 1876, si ...
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BORRANI, Odoardo
Ferdinando Arisi
Nato a Pisa, in famiglia fiorentina, il 22 ag. 1833 da David e Leopolda Ugolini; nel 1840 era a Firenze, e in questa città operò per tutta la sua vita. Lo avviò all'arte [...] ), che può sembrare una quasi ingenua dimostrazione di bravura di un giovane dotato che tenta di mettere a frutto quanto ha appreso nelle più impegnative discipline artistiche (prospettiva, effetti diluce): i colori sono accesi, quasi stridenti, con ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...