FARINATI, Paolo
Giovanna Baldissin Molli
Figlio del pittore Giovanni Battista di Cristoforo e di Lucia Bonato, nacque a Verona nel 1524; fu pittore, incisore, probabilmente scultore e architetto.
Il [...] che collaborarono nell'esercizio della pittura, Cristoforo e Vittoria. Da quanto ci risulta il F. ebbe una vita tranquilla e fu completamente , che sguscia le forme in morbidi trapassi diluce. La stringente affinità tecnica che i disegni mostrano ...
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ARCO
C. Ewert
Si dà genericamente questo nome a una struttura edilizia curva predisposta per coprire la distanza (luce o corda) tra due appoggi verticali (piedritti o spalle). Più propriamente in senso [...] quella circolare, consistenti nel dar luogo, a parità diluce e carico, a una minore spinta sugli appoggi. di cèntine particolari o doppie. Per quanto riguarda i portali, l'enorme spessore dei muri di facciata diede luogo alla realizzazione di ...
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MOSCHEA
R. Hillenbrand
Il termine m. (arabo masjid) definisce il luogo riservato alla preghiera dei musulmani, indipendentemente dalle diverse tipologie architettoniche.La tradizione islamica ha tuttavia [...] minbar - trova espressione nella presenza di varie manifestazioni della luce, dalle rappresentazioni delle stelle alle lampade non era tanto quella di ospitare grandi quantitàdi fedeli, quanto quella di accogliere un minor numero di persone per la ...
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DEL COSSA, Francesco
Lilian Armstrong
Figlio di Cristoforo, muratore, e di Fiordelisia Mastria, nacque a Ferrara, probabilmente nel 1436 essendo morto di peste a 42 anni (Venturi, 1888) intorno al 1478 [...] della prima decade di Aprile. La meticolosa esecuzione a tempera produce un effetto più asciutto diquanto non si riscontri , ma ciò nonostante i colori sono luminosi. Delicate zone diluce riflessa intorno alle mani e ai volti dei santi richiamano ...
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Adamo ed Eva
S. Esche-Braunfels
Narrano i testi della Genesi: "Dio creò l'uomo a sua immagine; [...] maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: ''Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite [...] originario dell'uomo, che si credeva gigantesco, circonfuso diluce e di sovrannaturale bellezza.Tra il sec. 5° e il 12 che spiccano tanto per la profondità del pensiero teologico quanto per la qualità della rappresentazione.
Nelle chiese medievali ...
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PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore
Anna Bisceglia
PENNI, Giovan Francesco, detto il Fattore. – Figlio del medico fiorentino Battista Penni (Ferrari, 1992, pp. 11, 113), nacque a Firenze con buone [...] divenuto così campo d’elezione per quanti si sono proposti di rintracciarvi la mano di Penni, sulla scorta dell’indicazione arricchiti dai sottili effetti diluce della biacca. Questi e altri fogli, come la Circoncisione di Chathsworth House (Gnann - ...
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Nacque a Milano il 16 febbraio 1918 da Giannino e da Livia Bolla.
Il padre, formatosi come artista all’Accademia di Brera, dopo essersi occupato del disegno di medaglie e monete commemorative presso [...] .
Per quanto riguarda le esposizioni vanno ricordate: la mostra di pittura L’altra metà dell’avanguardia a Palazzo Reale a Milano (1980), caratterizzata dagli ampi velari tesati concepiti come un sistema di illuminazione a luce indiretta ...
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MANZONI, Piero
Sergio Cortesini
Nacque il 13 luglio 1933 a Soncino, presso Cremona, primogenito dei cinque figli di Egisto e di Valeria Meroni.
Il M., conseguita la maturità classica nel 1951, si iscrisse [...] una proporzione tra erogazione del fiato (ergo quantitàdi contenuto artistico) e prezzo, ridicolizzando l'opinione interazione tra moto e luce, progettò Corpi diluce assoluti, il cui prototipo era una sfera di gomma sollevata da getti ...
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GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] altare, una Probatica piscina affollata di figure e ravvivata da sciabolate diluce neogiordanesche, e raffigurò la ), II, 2, Firenze 1764, c. VIII; G. Ratti, Istruzione diquanto può vedersi di più bello in Genova…, Genova 1766, p. 80; L. Lanzi, ...
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FETTI, Domenico
Gabriello Milantoni
Non sono noti con precisione né il luogo né la data della sua nascita. Tuttavia, confrontando il certificato di morte, redatto in Venezia il 16 apr. 1623, dove l'età [...] di stampa), tuttavia già catalogata come un autografo del fratello (Safarik-Milantoni, 1990, pp. 245 ss.), testimonianza diquanto Pietroburgo, Ermitage). La riflessione sul senso della pittura diluce-colore veneziana è qui oltremodo flagrante e da ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...