CERADINI, Giulio
Mario Crespi
Nacque il 17 marzo 1844 a Milano da Antonio e da Maria Sala e qui compì i primi studi.
Nel 1860 si arruolò nell'esercito garibaldino e partecipò alla spedizione di Sicilia; [...] giunse a definire - con un'ironia quanto meno inusitata e di dubbio gusto nelle dispute scientifiche - Exercitatio anatomica de motu cordis et sanguinis in animalibus, vide la luce a Francoforte nel 1628; e che uno scrittore del Lincolnshire ...
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FOLLI (Folius, Follius, Fuoli), Cecilio
Antonella Pagano
Figlio di una Ludovica di cui non si conosce il casato e di Ercole, appartenente all'illustre e rinomata famiglia di Fanano presso Modena, la [...] essere editi ma che non videro mai la luce.
L'anno successivo il F. pubblicò un opuscolo di sole 6 pagine ma molto importante: la Nova anche letterari e, secondo quanto viene attestato nelle memorie dell'Accademia degli Incogniti - di cui fu membro -, ...
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BERGA, Antonio
Giorgio Stabile
Della famiglia dei consignori di Borgaro Torinese, nacque a Torino intorno al 1535 da Luca. Compiuti i primi studi, poco più che sedicenne si trasferì all'università di [...] a Nizza per sorvegliame la convalescenza.
Nel 1565 videro la luce a Mondovì le prime opere del B.: una Paraphrasis Antonii considerazione che la quantità degli elementi del mondo sublunare deve essere proporzionale al grado di eccellenza che ognuno ...
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COFONE
Federico Di Trocchio
Medico della scuola salernitana tanto famoso quanto poco ricostruibile biograficamente. Citato nel De mulierumpassionibus di Trotula, nella Practicabrevis di G. Plateario [...] è noto come Ars medendi, che tiene conto anche diquanto è detto nel De corporibus purgandis (Henschel, Pascarella della Biblioteca nazionale di Parigi e che è stato pubblicato (pp. 48 ss.) dal Corner, ci permette di gettare luce sulla questione.
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PASCOLI, Alessandro
Maria Pia Donato
PASCOLI, Alessandro. – Nacque il 19 gennaio 1669 a Perugia, quinto figlio di Giandomenico e di Maria Ippolita Mariottini, entrambi di famiglie cospicue nel ceto [...] mortem, quanto per la sperimentazione di nuovi rimedi. Il soggiorno fiorentino permise inoltre a Pascoli di stringere contatti la luce, che li fa apparire una sistemazione di temi largamente circolanti nella cultura europea. Dal punto di vista medico ...
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MAGATI, Cesare (Liberato da Scandiano)
Anna Rita Capoccia
Nacque a Scandiano, presso Reggio nell'Emilia, il 14 luglio 1579 da Giorgio, di una famiglia di proprietari terrieri, e Claudia Mattacoda, e [...] quanto, avversando l'autorità galenica e distinguendo tra vari tipi di lesioni e di infiammazioni, il M. riteneva di Bologna, nel convento di Monte Calvario.
Nella prima metà del Settecento, D.A. Sancassani riportò alla luce il trattamento delle ...
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FODERÀ, Michele
Chiara Ambrosoli
Nato ad Agrigento, da Antonino e da Paola Vullo, il 30 aprile 1792, studiò medicina e filosofia all'università di Catania, che all'epoca già vantava un'antica tradizione [...] delle cavità sierose; mise in luce il potere assorbente delle sierose; individuò l'esistenza di fattori. quali l'attività calorica i pregiudizi e le superstizioni in quanto ostacoli all'agire razionale foriero di progresso; soltanto da questo poteva ...
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CASTALDI, Luigi
Egisto Taccari
Nacque a Pistoia il 14 febbr. 1890 dal generale Vittorio e da Vincenza Giovacchini Rosati. Compiuti gli studi secondari, s'iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia [...] nuclei degli oculomotori, dei peduncoli cerebrali, della "substantia nigra", fornendo un quadro quanto mai documentato e preciso della esatta costituzione di questo segmento encefalico (Studi sulla struttura e lo sviluppo del mesencefalo. Ricerche in ...
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GEROMINI, Felice Giuseppe
Giulia Crespi
Nacque a Cremona il 21 maggio 1792 da due modesti commercianti, Luigi e Teresa Novara. Completata l'istruzione secondaria, studiò medicina all'Università di Pavia, [...] quanto l'alterata disposizione organica.
Dopo la laurea, comunque, il G. decise didi frequentare a scopo di studio l'ospedale e di divenire medico del S. Corona, si dedicò alla stesura del saggio Sulla genesi e curadell'idrope, che vide la luce ...
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CARBONE, Domenico
Giuseppe Ongaro
Nacque a Milano il 21 marzo 1880 da Giorgio e da Alessandra Perosino, discendente da illustre famiglia piemontese che aveva dato il patriota e letterato Domenico e [...] piante (Milano 1930; tradotta poi in russo) quanto allora si conosceva sull'argomento e il risultato delle sue ricerche. Gli ambienti scientifici internazionali riconobbero al C. i suoi meriti di precursore in questi studi, designandolo relatore su ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...