DONZELLI, Giuseppe
Pietro Messina
Nacque a Napoli nel 1596.
Laureatosi in medicina, intraprese la professione. In età già matura, però, decise di tornare sui libri per dedicarsi in particolare all'approfondimento [...] trattava solo della "prima parte", ma la seconda non vide mai la luce. Nel 1970 A. Altamura curò una nuova edizione, a Napoli, della una quantitàdi ricette, di procedimenti chimici e farmaceutici, di osservazioni botaniche, farmacologiche e di ...
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CAPPARONI, Pietro
VV. Cappelletti-F. Di Trocchio
Nacque il 25 apr. 1868 a Roma, da Silverio, pittore dei palazzi apostolici, e da Luisa Aloisi, e qui si laureò nel '92 in medicina e chirurgia a pieni [...] un'epidemia di peste di particolare gravità, lavorò - secondo quanto riferisce una delle fonti - nel laboratorio di W. Haffkine era dichiarato debitore di "aiuti"verso il Garufi - il cui lavoro non aveva ancora visto la luce -, senza peraltro ...
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IMPERATO, Ferrante
Cesare Preti
Nacque, probabilmente a Napoli, intorno al 1525, come si ricava da un'affermazione del figlio Francesco, che in una opera scritta nel 1605 (Lettera composta in verso [...] Carafa (Tortora).
A due anni da questa ultima data videro la luce, editi a nome dell'I. e per le cure del figlio orientali synopsim (Neapoli 1640), di G. Donzelli, dove si racconta di una certa quantitàdi liquore di opobalsamo che l'I. ricevette ...
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FABIO Calvo, Marco
Riccardo Gualdo
Nato a Ravenna, probabilmente intorno al 1440, fu attivo a Roma nei primi decenni del sec. XVI, coltivando interessi di antiquaria, architettura e medicina.
Celebre [...] p. 66 n. 11). F. utilizzò più codici vaticani (sette, secondo quanto egli stesso afferma alla fine del De mente sive sensu, in un foglietto inserito di Vitruvio hanno cercato anche di far maggior luce sulla vicenda biografica e sull'identificazione di ...
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FABRIZI, Paolo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 15 sett. 1805 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese; dopo i primi studi nel locale collegio "S. Giovanni" [...] la etichettò come "poetica e aerostatica" in quanto permeata di quegli ideali di fratellanza nazionale che ad un siciliano come l'Amari di sua costruzione per il cateterismo tubarico. mostrò di conoscere l'utilità di uno specchio per dirigere la luce ...
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BARIGAZZI, Iacopo (Iacopo Berengario, Iacomo da Carpi)
Tiziano Ascari
Mario Crespi
Nacque a Carpi da Faustino e Orsolina Forghieri.
Si ignora l'anno della sua nascita, ma poiché egli afferma che era [...] episodio, recentemente messo in luce dal Di Pietro, mostra che egli cercava di trovare qualche pianta indigena . Nello stesso anno, dopo il ritorno a Bologna di Annibale Bentivoglio (di cui, a quanto pare, il B. era diventato seguace), assalì lo ...
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LUSSANA, Filippo
Giuseppina Bock Berti
Nacque il 17 sett. 1820 a Cenate San Leone (oggi Cenate Sopra), presso Bergamo, da Felice e da Barbara Epis. Superati gli studi ginnasiali a Clusone e quelli liceali [...] , la cui drammatica dimensione fu crudamente messa in luce, nel 1878, dalla prima inchiesta promossa dal ministero dal lavorar molto". Quanto vicina alla realtà fosse la sua intuizione, frutto di studi chimico-fisiologici e di osservazioni cliniche e ...
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FERMI, Claudio
Margherita Bettini Prosperi
Nacque a Monticelli d'Ongina, in provincia di Piacenza, il 2 genn. 1862, da Giuseppe, farmacista, e da Elisa Zangrandi. Frequentò a Firenze il Regio Istituto [...] in collaborazione con A. Bretschneder), gli effetti nocivi della luce solare nei mesi invernali e primaverili (L'azione dannosa potenzialmente in grado, in quanto contenente particelle di virus fisso ancora attive, di dar luogo a effetti collaterali ...
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CESTONI, Giacinto (Diacinto)
Ugo Baldini
Nacque il 10 maggio 1637 (fu battezzato il 13) a Santa Maria in Giorgio, oggi Montegiorgio (Ascoli Piceno), da Vittorio, in una famiglia di modesta condizione. [...] espressione pubblica, una sua profonda disillusione quanto ai modi di funzionamento del potere alla sua epoca. G. A. De Soria, Raccolta di opere ined. date per la prima volta alla luce. Contenente i caratteri di vari uomini illustri, I, Livorno 1783 ...
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FERRATA, Adolfo
Mario Crespi
Nato a Brescia, da Siro e da Angelina Micovich, il 26 apr. 1880, studiò medicina e chirurgia nell'università di Parma, ove si formò alla scuola di due illustri maestri, [...] G. Di Guglielmo).
Le più interessanti conclusioni cui giunse con i suoi studi possono essere riassunte come segue. Per quanto riguarda collaborazione con E. Storti, la cui prima edizione vide la luce dopo la morte del F., nel settembre del 1946, a ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...