MACCIOTTA, Giuseppe
Italo Farnetani
Primo degli undici figli di Aniello e di Rita Deffenu, nacque a Messina il 7 genn. 1892.
La famiglia, originaria della Sardegna nordoccidentale, era di tradizione [...] in quanto ipotizzò che questa malattia favorisse l'induzione di una reazione anafilattoide nei globuli rossi a opera didi pediatria. Nel corso della sua attività aveva messo in luce anche notevoli capacità di organizzatore: a Cagliari, allo scopo di ...
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BENVENUTI, Giuseppe
Paolo Casini
Nacque nel 1723 a Fibbiano (Pescia), pronipote di un Daniello Benvenuti, "che ivì esercitò la medicina e chirugia", d'origine lucchese, e figlio di Bartolomeo, il quale [...] a G. van Swieten sul medesimo argomento videro la luce in Lucca nel 1755. Entrambi gli scritti furono favorevolmente ); quanto al secondo punto, cita largamente gli Evangelisti e i Padri; tra gli argomenti del terzo tipo, riferisce testi di Jean ...
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FIORENTINI, Francesco Maria
Maria Pia Paoli
Nacque a Lucca il 4 ott. 1603 da Mario e da Flaminia di Girolamo Tucci. La famiglia era originaria di Camaiore e solo nel 1610 Mario ottenne la cittadinanza [...] a proposito della nascita lucchese di Matilde.
All'apparato critico sostanziato di citazioni di autori e memorie, ricavate dall'esame di 12.000 documenti antichi, non manca di aggiungere il raffronto o la confutazione diquanto Sigonio, Mellini o ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La medicina nel mondo islamico
Ursula Weisser
La medicina nel mondo islamico
Il concetto di medicina comprende generalmente diverse forme di terapia, da quelle [...] deformata delle diverse tradizioni terapeutiche, in quanto le fonti di cui disponiamo riflettono perlopiù le concezioni dei fase della traduzione delle fonti greche videro la luce alcune opere originali redatte ancora prevalentemente in lingua ...
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CLARIO, Giovan Battista
Luigi Firpo
Medico, verseggiatore latino, filosofo dilettante, nacque, probabilmente a Udine, intorno al 1570. Nei verbali del S. Uffizio vien detto costantemente "de Utino", [...] anche se la famiglia, quand'egli vide la luce, risiedeva a Cividale; entrambi udinesi erano i genitori: il padre Leonardo (c. 1519-1599) e la madre Elena Bratteolo, sposi il 14 marzo 1558. Quanto alla data di nascita, si avverta che il C. in fronte ...
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PAOLI, Sebastiano
Maria Pia Paoli
PAOLI (Pauli), Sebastiano. – Nacque a Lucca il 1° aprile 1720, primogenito dei cinque figli di Pietro, medico noto e apprezzato soprattutto nel campo della litotomia. [...] e La Condamine. Secondo quanto riferisce l’erudito ecclesiastico Gianantonio Pelligotti, coevo di Paoli, a queste prime XVI; tutte o quasi sono redatte con l’intento di mettere in luce l’importanza degli studiosi italiani e delle loro intuizioni ...
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Nevo
Gian Carlo Fuga
Pier Luigi Buccini
I nevi (dal latino naevus, "impronta materna", "marchio distintivo del soggetto"), chiamati nel linguaggio comune nei, sono delle disembrioplasie, ossia malformazioni [...] esogene (luce solare, traumi) o endogene (pubertà, gravidanza, menopausa, andropausa). Possono essere circoscritti e di forma simili ai nevi melanocitici, ma istologicamente diverse, in quanto causate da aumento della melanina negli strati basali dell ...
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GUPALATINO, Niccolò
Tiziana Plebani
Nacque probabilmente tra il quarto e l'inizio del quinto decennio del secolo XV; se il cognome parrebbe indicare una provenienza straniera, forse greca (M.A. Rouse [...] "vir litteratissime", a nome di tutta la classe medica per aver dato alla luce un codice raro e per aver di origine cipriota, aveva caldeggiato. Il Brenta ricordava quanto i due lo avessero esortato a studiare e prometteva di applicarsi e di ...
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CAPORALE, Gaetano
Francesco Di Battista
Nacque il 15 nov. 1815 ad Acerra, grosso borgo agricolo in provincia di Napoli, da Gabriele e da Maria Basile. Il padre, proprietario (i fondi rustici dei Caporale [...] 1855, e della quale alcune anticipazioni avevano visto la luce sulla Rivista Sebezia: Dell'agro acerrano e della sua la semplice osservazione di quei fatti per portarsi sul terreno dell'elaborazione delle loro leggi. Che è quanto gli veniva ...
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GAYDA, Tullio
Giuseppe Armocida
Paolo Zampetti
Nato a Roma, in una famiglia torinese, da Stefano e da Clotilde Stratta il 19 ott. 1882, dopo aver completato gli studi classici si laureò in medicina [...] lavori del G. meritano di essere ricordati quelli sull'influenza della luce sull'iperglobulia alle alte di glucosio e la produzione di anidride carbonica nel cuore di coniglio non sono proporzionali al lavoro meccanico, in quanto anche allo stato di ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...