CIGNOZZI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque l'8 luglio 1652 a Chianciano (Siena) da Ruggero e Giulia Lodi, ambedue originari del luogo. Compì nella cittadina natale gli studi fino ai sedici anni, recandosi [...] e helmontiana. Un tale intento, se pur metteva giustamente in luce inganni, eccessi e stravaganze, non ha tuttavia in sé molto di prettamente moderno: esso esprime piuttosto quantodi più serio e ponderato esisteva nella tradizione medica del filone ...
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Zeitgeber
Rodolfo Costa
È un termine che deriva dalle parole tedesche Zeit, tempo, e Geber, datore. È stato adottato da Jürgen Aschoff, uno dei padri della moderna cronobiologia, per indicare qualsiasi [...] sembrano ‘rinforzare’ la sincronizzazione prodotta da cicli diluce-buio o da altri agenti sincronizzanti, da di jet lag. La risincronizzazione dell’orologio circadiano con le nuove caratteristiche ambientali sarà tanto più rapida ed efficace quanto ...
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In chimica, composto derivante da un acido per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno ionizzabili con atomi di metallo o con altri cationi.
Nome usato correntemente per indicare il cloruro [...] , particolarmente indicati per chi deve, per motivi di salute, ridurre nella dieta la quantitàdi sodio.
Il s., indispensabile per l’alimentazione che si portino in luce a mezzo di scavi. Di solito si tratta di soluzioni già concentrate che possono ...
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Qualsiasi procedura volta a facilitare l’incontro dello spermatozoo con l’ovulo, con esito fecondo, laddove si siano verificate difficoltà al concepimento. I possibili interventi sono molto numerosi e [...] tecniche volte a ottenere un concepimento umano a partire dai gameti di una coppia. La p. eterologa è volta invece a ottenere luce dell’antropologia personalista, la procreazione non è un fatto puramente biologico ma un ‘atto personale’, che in quanto ...
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Umanista, medico e filosofo (n. Verona 1476 0 1478 - m. Incaffi 1553). Studiò a Padova con Giovanni Aquila, Gabriele Zerbo, Pietro Trampolino e con Girolamo e Marcantonio della Torre. Negli anni [...] rielaborate alla luce dell'osservazione e dell'esperienza dei fenomeni fisici e che gli consente di evitare ogni e il neoplatonismo di Marsilio Ficino. Tanto le opere rimaste inedite o incomplete, quanto la corrispondenza di F. rivelano la ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] fisiologia sui generis, in quanto non si preoccupa di meccanismi e di processi, ma solo di ‘sedi’: può essere di R. Whytt, che nel 1751 notò la scomparsa della risposta pupillare alla luce dopo la distruzione dei corpi quadrigemini.
Il concetto di ...
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Disciplina originatasi dalla psicologia e insieme dalla neuroanatomia e neurofisiologia con lo scopo di individuare e descrivere i meccanismi che sono alla base del comportamento degli esseri viventi considerati [...] es.: il fototropismo negativo dello scarafaggio che fugge la luce. I riflessi sono risposte, involontarie e innate, osservabili non sono concepibili se non in quanto i membri hanno la possibilità di riconoscersi fra di loro, sia attraverso un segno ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] ’intima essenza conservatrice in quanto «tende a una restaurazione dei valori e non alla creazione di nuovi». Per contro, interessi. Gli storici hanno contribuito e hanno risentito di tale dibattito, mettendo in luce le forti ragioni per cui la R. ...
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Chimica
Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili.
Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, [...] ed etere, solubili in acqua; si decompone per azione della luce, imbrunendo e dando m. e acetato mercurico. L’arsenito mercuroso è sale dell’acido arsenioso, contenente quantità variabili di m. e alquanto instabile; si presenta come polvere bruna ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] è stata scoperta una quantitàdi strutture di dimensioni comprese tra il μm e poche decine di Å (di grandezza, perciò, variabile microscopio a luce riflessa o a quello elettronico consente di distinguere tre principali tipi di superfici: smerigliate ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...