BERCHET, Giovanni
Giuliano Innamorati
Nacque a Milano il 23 dicembre 1783, da Federico e da Caterina Silvestri, primogenito di otto figli.
Il padre era un modesto commerciante di origine svizzero-francese [...] tradotte riscatta tutte le mende che può mettere in luce un confronto filologico tra gli antichi testi e quelli berchettiani che si riconobbe nel romanticismo europeo e di quello italiano fu espressione, in quanto il romanticismo fu per lui "un più ...
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GRAZZINI, Antonfrancesco (detto il Lasca)
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 22 marzo 1504 da Grazzino e Lucrezia di ser Lorenzo de' Santi.
Il padre del G. era nato nel 1452; rimasto orfano, fu allevato [...] Medici. L'edizione diede luogo a vivaci polemiche, su cui getta luce una lettera del G. a Luca Martini del 22 febbr. 1558 G. - calvo, coronato di alloro, con la barba crespa, il portamento dignitoso - copiato, secondo quanto riferisce il curatore A.M ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] messo in luce l’origine ticinese della stampa ed è ormai certo che il libretto uscì dalla storica tipografia dei fratelli Agnelli di Lugano (mentre Carducci si persuase che fosse uscito a Milano dai torchi di Giovan Battista Bianchi). Per quanto l ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] l'ordine di espulsione, a quanto pare motivato da un eccesso di zelo verso Vienna. Per quanto facesse, il luce a Londra solo nel 1862 (Frammento inedito. Il peccato impossibile; n. ed. a cura di W. Spaggiari, Parma 1985) confermando la sua condanna di ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] Pastor fido, d'obbligo alla lucedi un'indiscutibile primogenitura e di una competizione ingegnosa con la pastorale poesia tragicomica, con i due trattati Il Verrato ovvero Difesa diquanto ha scritto m. Giason Denores contra le tragicommedie et le ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] Elaborata nel '42 a Milano, l'opera vide la luce a Roma l'anno successivo e fu benevolmente accolta presso il pesante ricorso alla fonte plautina non fa che scierotizzare, più diquanto non moralizzi, i caratteri dell'opera.
Qui si rende più ...
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CONTI, Antonio (Schinella)
Giovanna Gronda
Nacque a Padova il 22 genn. 1677 secondogenito di Pio e di Lucrezia Nani, nobili veneti. Il padre discendeva per via femminile da Sperone Speroni e ne lasciò [...] sosteneva, sul modello delle forze plastiche di Le Clerc, una teoria della luce seminale.
Con questa confutazione e con dei Commercium epistolicum, pur riconoscendo quanto fosse pesato l'intervento ffiretto di Newton sull'operato dei giudici, ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] (come i veda) e varie raccolte di novellistica popolare alla lucedi un metodo che derivava dalla riflessione sui righe del quale si trova ripresa e ribadita quell'intenzione di "avvicinare quanto più mi fosse possibile l'Italia che scrive e che ...
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BEOLCO, Angelo, detto Ruzzante
Carlo Grabher
La tradizione che risale allo Scardeone lo vuole nato nel 1502.
I contributi biografici più recenti concordano nel voler retrodatare l'anno di nascita del [...] ebbero con lui, interessano in particolare sia perché gettano una lucedi alta simpatia sull'uomo e sull'artista, sia perché parole inventate o adattate secondo un ideale gusto contadinesco, quanto per il complesso delle loro varie modulazioni in una ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] di un trattatello d'estetica, Del Bello, che vedrà la luce nel 1808; rinsaldò la sua amicizia con Canova, arricchì le sue raccolte di non già a una vasariana raccolta di "vite" quanto a un affresco di storia contimia dell'arte scultoria.
Giustamente ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...