BACCELLI, Alfredo
Gian Paolo Nitti
Figlio unico di Guido e di Amalia De' Cinque, nacque a Roma il 10 sett. 1863. Compì gli studi universitari di giurisprudenza e di lettere nell'università di Roma, [...] pur non votando contro il secondo ministero Pelloux, in quanto il padre ne faceva parte, non volle votare di varietà e di critica letteraria. Scrisse alcuni romanzi, tra cui La mèta (Torino 1907), Nell'ombra dei vinti (Milano 1909), La via della luce ...
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BORGHI, Giuseppe
Antonio Palermo
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 maggio 1790, da Carlo e da Caterina Borghini. Studiò nel collegio vescovile di Castiglion Fiorentino, avendo per maestro di lettere [...] l'opposizione della censura essa vide la luce solo nel 1842.
Con una raccolta di dodici Inni (Firenze 1831) che riecheggiavano , ecc.) egli aggiunse vari altri inni, sempre di argomento religioso.
Per quanto il B. si dichiarasse e fosse in genere ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] dignitas hominis si fondava non tanto sulle sue possibilità di azione terrena, quanto sulla capacità di attingere, attraverso la contemplazione mistica, un mondo sovrumano fatto diluce e di amore. Né mancano segni del nuovo orientamento nel campo ...
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PONTANO, Giovanni
Bruno Figliuolo
PONTANO, Giovanni. – Nacque il 7 maggio del 1429, da Giacomo e da Cristina Pontano, membri della piccola nobiltà locale, a Cerreto di Spoleto.
Dopo l’assassinio del [...]
Da questo momento la sua figura entra nel cono diluce proiettato dai dinasti di cui fu al servizio diretto per vent’anni e tale che egli non sapeva risolversi neppure a stabilire quante persone, di che rango e in che ordine avrebbe dovuto inviare ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] di organizzatore di cultura del Loredan. Nella raccolta, l'omologia non tanto di stili e di impianto narrativo quantodi temi e di costumi accentua l'impressione di un'etica di passati Sensi di devozione) nella lucedi una volontà di presenza attiva ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] fosse un ebreo convertito, anche alla luce del fatto che nel ducato di Sermoneta nella seconda metà del Quattrocento in uso da tempo per la stampa di testi religiosi e devozionali, quantodi averlo destinato alla produzione dei classici. Anche ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] non certo comune in quegli anni in Italia - verso quantodi nuovo si andava producendo in Europa nel campo dell'estetica gli altri Cajumi, Antonicelli, P. Treves; il primo numero vide la luce nel marzo 1934, pochi giorni dopo l'arresto del G., che ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] gallico e Ioseph, ha prodotto una notevole quantitàdi componimenti latini e alcuni (di incerta attribuzione) in volgare.
Scritti negli diretta di Dio sui fenomeni naturali, la causalità astrale (pichianamente intesa come semplice influsso diluce, ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] il De magistratibus et Republica Venetorum di Gasparo Contarini, rimane quantodi meglio sia stato scritto su Venezia ma non di rilievo: l'opera - l'unica pubblicata vivente il G. - vide però la luce solo nel 1540 a Roma (per i tipi di A. Blado), ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] di un oscuro poeta dell'età Flavia, autore di una Teseide e di cui Giovenale (Sat. 1, 2, 111, 203-211) descrisse l'estrema miseria.
La madre Geraldina morì nel dare alla luce e più ancora dal Raimondi, sono quantodi più pedestre e zoppicante vi possa ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...