BALESTRIERI, Domenico
Dante Isella
Nacque a Milano da Giuseppe e da Isabella Maganza il 16 apr. 1714, ultimo figlio di una famiglia numerosa che contava un altro poeta: Carlo Giuseppe, sacerdote e autore [...] uno dei primi e più zelanti restauratori e, dal 1743 al 1768, quanto durò l'attività accademica, socio tra i più alacri.
Colto, arguto, molti volumi di versi da lui dati alla luce in mezzo secolo: dalla celebre raccolta Lagrime in morte di un gatto ...
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BATTIFERRI (Battiferra), Laura
Enzo Noè Girardi
Figlia naturale di Giovanni Antonio, nobile di Urbino, nacque in questa città nel 1523. Riconosciuta e legittimata dal padre, ebbe una buona educazione [...] chiedendo il suo aiuto per la stesura della dedica e lasciandolo arbitro di decidere, quanto al titolo, tra Prima parte delle rime o dei versi e a pié d'un verde faggio", "Santa luce immortal che 'l primo cielo", "Di cerchio, in cerchio e d'una in ...
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CAPPAROZZO, Giuseppe
Nereo Vianello
Nato a Lanzè di Quinto Vicentino, piccola borgata nei pressi di Vicenza, da Angelo e Lucrezia Matteazzi il 10 dic. 1802, passò la fanciullezza presso lo zio paterno [...] encomiati almeno quanto quelli dei Carrer per la felice combinazione, pur senza vitale rinnovamento, di classico e di romantico.
trasse in luce e illustrò testi letterari e documentari) e che resse fino alla morte. È autore di numerose pubblicazioni ...
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BONAMICI, Pietro Giuseppe Maria (Castruccio)
Claudio Mutini
Nacque a Lucca il 18 ott. 1710 da Francesco e da Maria Felice Rigola. La famiglia era di modeste condizioni economiche.
Studiò nel seminario [...] più diquanto egli avesse previsto, anche per il sospetto da parte dei diplomatici del re di Sardegna di pubblicare l'opera a Genova, mantenendo tuttavia il segreto di stampa.
Vide così la luce il De bello italico, con la solita indicazione di ...
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BAROTTI, Giovanni Andrea
Italo Zicàri
Nacque a Ficarolo, presso Ferrara, il 30 dic. 1701 da Giuseppe e da Brigida Brunetti. Ancora giovane, venne inviato a Ferrara dallo zio Giuseppe Barotti, canonico, [...] ai singoli canti, che videro la luce nell'edizione bolognese del 1736. Le note, così abbondanti che occupano quasi la metà del volume, per la gran quantitàdi detti, di proverbi, di locuzioni popolari, di usi poetici, richiamati con scrupolosa ...
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LA VISTA, Luigi
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Venosa, in Basilicata, il 31 genn. 1826 (cfr. D'Addosio, pp. 11, 53 s.) da Nicola, medico, e da Maria Padrone. Primo di tre figli, crebbe in una famiglia [...] calda ammirazione nei confronti di A. Thierry e di J.-C.-L. Simonde de Sismondi in quanto storico delle repubbliche. " D'Addosio. Nel 1987 le Edizioni Osanna di Venosa hanno dato alla luce, traendole dai manoscritti, altre pagine delle Memorie ...
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CIPOLLA, Arnaldo (pseud. Arci; Sirio)
Francesco Dragosei
Nato a Como il 26 sett. 1877 da Antonio, professore di lettere e provveditore agli studi, e da una nobildonna piacentina, Giulia Bracciforti, [...] giornalistica. Questa attività si rivelò quanto mai congeniale alla sua personalità in quanto, mentre dava libero sfogo a . si mise pienamente in luce e cominciò ad essere annoverato tra i più noti corrispondenti di guerra italiani.
Nel 1914 divenne ...
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BANDI, Giuseppe
Sergio Camerani
Nacque a Gavorrano (Grosseto) il 15 luglio 1834 da Agostino e da Emilia Mazzinghi.
Seguì il padre, avvocato e funzionario granducale, per le varie sedi della Toscana, [...] prima di essere raccolti (e non tutti) in volume, videro la luce in appendice a La Nazione: sfoghi e velleità di un figura di uno scrittore aperto e cordiale, tanto impegnato in un intento di avvicinamento alla materia del racconto quanto maggiore ...
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BALSAMO CRIVELLI, Riccardo
Alberto Asor-Rosa
Nato a Settimo Milanese il 20 ag. 1874 da una famiglia di piccola nobiltà, trascorse una giovinezza scapata e avventurosa, ma non priva di passioni e di [...] diede sul B. un giudizio assai più lusinghiero diquanti altri si pronunciarono nei suoi confronti negli stessi anni benevoli fra i recensori (Pancrazi, Chimenz, Claps) cercano di mettere in luce il più delle volte la genuinità dei sentimenti, il ...
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DOTTI, Bartolomeo
Angelo Pellegrino
Nacque nel Bresciano, probabilmente nel 1651, da Pasquino e da Ottavia Vinacesi.
Fin da giovanissimo manifestò particolare inclinazione per la poesia e lo studio [...] fama di individuo rissoso e vendicativo, in quanto esse non sono animate dal semplice e generico desiderio di fustigare lui vivo, non furono mai date alle stampe. Queste videro la luce per la prima volta soltanto nel 1757, raccolte da qualche ignoto ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...