GUASCO, Francesco Eugenio
Cesare Preti
Nacque ad Alessandria il 3 nov. 1725 da Guarnerio Lorenzo, marchese di Castelletto d'Erro, e da Maria Violante Turinetti, dei conti di Perego. Secondo di quattro [...] esitò a esprimere giudizi di questo tenore: "Questo è quanto dicevano gli uomini al par di me disappassionati; quelli, 30 marzo 1758 (Rossi, pp. 417 s.), non vide mai la luce e il manoscritto è perduto, forse distrutto dall'autore. Il motivo si ...
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LORI, Andrea
Franco Pignatti
Nacque a Firenze, da Bartolomeo, in data imprecisabile da collocarsi intorno al 1520, in considerazione del fatto che Ludovico Domenichi lo definisce "giovane" in una poesia [...] s'usava dire "Ladro quanto il Lori".
La produzione scrittoria del L. è di qualche rilievo, superiore a di Firenze Alessandro de' Medici annunciando la prossima uscita di un'opera del L. su di lui: "fra pochi mesi uscirà in luce la vita e i fatti di ...
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LAZZARINI, Domenico
Antonio Grimaldi
Nacque, ultimo della numerosa prole di Francesco Maria e Lodovica Gasparrini, entrambi patrizi maceratesi, il 17 ag. 1668 (cfr. Fabroni, p. 257), nel feudo di famiglia [...] in lui l'autore. Contro il L. videro la luce due libelli di E. Aguilera, il Bagnarius poedagogus ad scholam revocatus et dell'azione drammatica in quanto principio razionalmente comprensibile ed emanazione di una legge di natura.
Artista esigentissimo ...
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PETRA, Raffaele,
marchese di Caccavone
Gabriele Scalessa
– Nacque a Napoli il 7 gennaio 1798 da Carlo e Maria Eustacchia Mirelli.
La famiglia paterna, probabilmente già presente al tempo degli Angioini, [...] pur mantenendosi fedele allo Stato come suo funzionario, in quanto conservatore delle ipoteche ad Avellino e direttore del Gran le pubblicazioni nel 1832. Poiché gli articoli di questo foglio, che vedeva la luce tre volte al mese, non erano firmati ...
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BELANDO, Vincenzo
Anna Migliori
Attore e letterato siciliano, fiorì nella seconda metà del sec. XVI e gli inizi del secolo successivo.
E. Teza ha proposto l'identificazione del B. con Vincenzo Errante, [...] del B., che con quegli autori e comici forse ebbe rapporti.
Quanto alle vicende biografiche del B. prima del suo arrivo a Parigi, del dialetto veneziano offriva al poeta l'opportunità di mettere in. luce il suo indiscutibile estro, mentre il ricordo ...
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GUSSALLI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Soncino (Cremona) il 26 genn. 1806 da Pietro e da Teresa Vigani. Ben poco si conosce della sua origine, ma il tenore di vita successivo fa pensare a una [...] prefazione scritta per l'occasione dal Giordani che vide la luce solo nella terza edizione milanese dello scritto (1861). di uomo libero e virtuoso che le persecuzioni politiche e le gelosie private potevano aver messo in ombra. Quanto ai criteri di ...
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ARISI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Cremona da Giovan Ludovico e da Lucia Negri il 3 febbr. 1657. Seguì in patria le scuole dei gesuiti, poi nel 1674 si trasferì a Parma per intraprendere gli studi [...] Li terrò come una gioia. Molte cose avete dato alla luce. Questa è la più felice di tutte, e questa è bastante a farvi ottenere un posto deluso quanto alla collaborazione dell'A. ai Rerum Italicarum Scriptores, che si limitò alla segnalazione di " ...
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FERRI, Giustino
Franco D'Intino
Nacque a Picinisco (oggi in provincia di Frosinone, già in provincia di Caserta) nel 1857. Nel 1878 si laureò in giurisprudenza a Napoli. Fu introdotto nell'ambiente [...] avuto inizio la sua collaborazione alla Cronaca bizantina di A. Sommaruga, su cui videro la luce tra il 16 ott. 1883 e il A al filone avveniristico, Dea passio. Studio di vita provinciale (Napoli 1910). Inoltre, a quanto riferisce L. Capuana (in Noi ...
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LA CAVA, Mario
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Bovalino, in Calabria, l'11 sett. 1908 da Rocco, maestro elementare, e da Marianna Procopio.
La madre, donna semplice e poco istruita, era tuttavia dotata [...] al 1932, anno in cui vide la luce il lungo racconto Il matrimonio di Caterina (Milano 1977, da cui, di L. Longanesi -, in cui la pungente rappresentazione della vita di provincia si delineava attraverso la descrizione di singoli "tipi umani". Quanto ...
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CEI, Francesco
Claudio Mutini
Le scarse notizie biografiche di questo rimatore fiorentino si devono alle diligenti ricerche di G. Volpi, il benemerito studioso del Pulci, il quale raccolse da varie [...] il C. mise la sua verve di improvvisatore al servizio degli arrabbiati o comunque diquanti si opponevano nella maniera più drastica e da siffatta consuetudine, che getta infine una lucedi gioconda spensieratezza sulla figura del rimatore fiorentino, ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...