BERTAZZOLO (Bertazzoli, Bertazzuolo), Gabriele
Angela Codazzi-Elena Povoledo
Figlio di Lorenzo, nacque a Mantova nel 1570 (cfr. lettera del B. in Davari, p. 36).
La famiglia B. si tramandava la carica [...] dell'Amaranta e della Galatea. Alla luce delle descrizioni e delle poche incisioni d'Austria, Mantova 1626.
Fonti e Bibl.: Oltre a quanto citato nel corso della voce, si veda: Arch. di Stato di Mantova, Fondo D'Arco, C. D'Arco, Not. ...
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DE NINO, Antonio
Damiano V. Fucinese
Nacque a Pratola Peligna (L'Aquila) il 15 giugno 1833 e non 1836) da Gianferdinando, agrimensore, e da Anna Maria Puglielli, filatrice. Suo primo maestro fu il padre. [...] anni dopo, nel 1879, per i tipi del Barbera di Firenze vide la luce il primo dei sei volumi su gli Usi abruzzesi (che che non si risolve tanto in un giudizio critico, quanto piuttosto in un benevolo atteggiamento che tradisce l'affettuosa ...
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FLAMINIO, Giovanni Antonio
Valeria De Matteis
Discendente da una famiglia di cui alcuni componenti svolsero ambascerie per conto di Francesco Sforza, nacque nel 1464 ad Imola dal cavaliere Lodovico [...] di musica, De institutione harmonica di P. Aaron, molto criticato dal maestro di cappella Franchino Gaffurio (Epistolae familiares, XI, 28). Nel 1517 vedono la luce il profilo di un letterato che fu un grammatico competente quanto bastava per ...
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MAGGIORE, Giuseppe
Stefano Zappoli
Nacque il 17 luglio 1882 a Palermo, terzo dei sei figli di Filippo, medico assai noto in città, e di Giuseppina Mucoli. Dopo aver frequentato il liceo Vittorio Emanuele, [...] la luce soltanto alcuni anni dopo (Fichte. Studio critico sul filosofo del nazionalismo socialista, Città di Castello completò il romanzo storico di ambientazione siciliana Sette e mezzo (Cuneo 1952), fonte documentata, per quanto attiene a fatti e ...
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GUERZONI, Giuseppe
Fulvio Conti
Nacque a Mantova il 27 febbr. 1835 da Lino e Maria Borali. Dopo avere frequentato i licei di Mantova e di Brescia, s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'Università [...] giornale, I Corsari, che vide la luce a Torino e di cui uscirono solo pochi numeri. Presa di nuovo residenza a Milano, nell'ottobre appartiene"; quanto al suo ideale amministrativo, esso era "il comune indipendente ed autonomo, la lega libera di tutti ...
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CONTI, Giovanni Battista
Gianfranco Formichetti
Nacque il 22 ott. 1741 a Lendinara nel Polesine da una nobile famiglia; il padre era il conte Marino e la madre la nobildonna Elisabetta Zoja di Este.
Ebbe [...] passeranno alcuni anni e l'opera vedrà la luce nel 1790. Il C. dirà di averci lavorato per lo più in Italia dove proprio riassunto diquanto il C. aveva pubblicato nella edizione madrilena; nel secondo volume si aggiungono nuovi testi di Cervantes, ...
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PIERRO, Albino
Pasquale Stoppelli
– Terzogenito di Giuseppe Salvatore, possidente terriero, e di Margherita Ottomano, maestra elementare, nacque a Tursi, nel Materano, il 19 novembre 1916.
Morta la [...] linguistico all’altro, su quanto in realtà si tratti di mutamento radicale o non piuttosto di un felice assestamento. È luce e del buio o l’aspirazione all’annichilimento coglibile nell’insistenza impietosa di paragoni svolti col gusto barocco di ...
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FRANCESCHINI, Ezio
Claudio Leonardi
Nacque a Villa (dal 1926 Villa Agnedo), in Valsugana nel Trentino, il 25 luglio 1906 da Mario e da Maria Martinelli. Nel corso della prima guerra mondiale, nel 1915 [...] studi anche tedeschi di quegli anni (per esempio quelli di M. Manitius), quanto piuttosto come momenti di convergenza tra due in cui anche la Chiesa operava, e riconsiderando in nuova luce, meno rigida se non diversa, la questione del denaro e ...
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FLORES, Ferdinando
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 7 dic. 1824 da Francesco, colonnello dell'esercito napoletano, e da Vita Montalbano, in una famiglia per tradizione fedele ai Borboni. Mostrò ben [...] a differenza di quello goethiano, il Tasso viene rappresentato "non prostrato dalle sventure, ma sempre irradiato dalla pura luce del genio 'esame delle varie classi di manoscritti. In effetti, il F. - contrariamente a quanto si pubblicava in quegli ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] la metà dei classici antichi di cui disponiamo è stata riportata alla luce nel Quattrocento); ma li studiano di Salutati, di leggere in originale e di tradurre in latino numerose opere di Platone e di Aristotele, nonché di Plutarco e Senofonte. Quanto ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...