Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] di un riconoscibile mondo di affetti e di figure: al contrario, la sua poesia rappresenta piuttosto quantodi , riconoscendosi nella sua più naturale lucedi verità. All’illusione di un punto d’arrivo, di una soluzione filosofica e ragionevole del ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] è perché come artista egli sia un artista problematico: i suoi stacchi diluce e d'ombra sono decisi e identificabili. Ma egli sembra, in semi-favolosa, semi-onirica, han servito di rifugio a quanti non accettavano la loro epoca». Questa atemporalità ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] non produsse altre antologie collettive di poesia compilate per secoli. Non videro la luce, nonché quelli del Cinquecento, , La coltivazione di Luigi Alamanni. Si trattava di operare recuperi testuali più estesi diquantodi solito accade, per ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] non certo comune in quegli anni in Italia - verso quantodi nuovo si andava producendo in Europa nel campo dell'estetica gli altri Cajumi, Antonicelli, P. Treves; il primo numero vide la luce nel marzo 1934, pochi giorni dopo l'arresto del G., che ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] , per quanto si tratti della descrizione dettagliata di una vicenda giudiziaria che culmina in un processo, cioè di una situazione che è quella tipica della categoria a). È interessante osservare, soprattutto alla luce dei recenti approfonditi ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] il De magistratibus et Republica Venetorum di Gasparo Contarini, rimane quantodi meglio sia stato scritto su Venezia ma non di rilievo: l'opera - l'unica pubblicata vivente il G. - vide però la luce solo nel 1540 a Roma (per i tipi di A. Blado), ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] serba tanto memoria delle parti magiche […] né di quelle retoriche, galanti, descrittive, quantodi quelle [in cui …] l’ignoto rapsodo possono dunque apparire a un giudizio storico come ‘monte diluce’ della sapienza e bellezza orientale, ma come un ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] di un oscuro poeta dell'età Flavia, autore di una Teseide e di cui Giovenale (Sat. 1, 2, 111, 203-211) descrisse l'estrema miseria.
La madre Geraldina morì nel dare alla luce e più ancora dal Raimondi, sono quantodi più pedestre e zoppicante vi possa ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] si era trattato, infatti, di stabilire una metodica per l'analisi dei testi, quantodi enunciare alcuni "principi" di carattere generale, primo tra di analisi. È in questa luce, provvisoria e rivedibile, che Ejchenbaum raccomandava di intendere ...
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IMBRIANI, Vittorio
Giuseppe Izzi
Secondo di sette figli, nacque a Napoli il 27 ott. 1840 da Paolo Emilio e da Carlotta Poerio, figlia di Giuseppe e sorella di Alessandro e Carlo. Il suo nome completo, [...] teoria della "macchia", "un accordo di toni, cioè di ombra e diluce, atto a suscitare nell'animo un vantaggi personali. Io, francamente, no. Per quanto mi frughi nell'animo, non ci trovo brama di vantaggio personale o cura dell'interesse proprio. ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...