La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Cosmologie
Norriss S. Hetherington
Cosmologie
All'inizio del XX sec. vi era un accordo generale sul fatto che l'Universo fosse statico; per descriverlo [...] più lontane equivale, data la velocità finita della luce, a guardarle nel passato, e alcune osservazioni Ryle fosse motivato dal desiderio non tanto di conoscere come realmente stessero le cose, quantodi demolire la teoria dello stato stazionario. ...
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L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] di Plücker, congruenze di linee). Una classica proprietà delle superfici paraboliche è quella di riflettere raggi diluce paralleli all'asse di . Nella concezione di Klein tali geometrie, in quanto dotate degli stessi gruppi di trasformazioni, erano ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La radiazione e il quanto
Olivier Darrigol
La radiazione e il quanto
I primi concetti quantistici emersero dallo studio di un problema che si collocava [...] e l'impulso, era necessario interpretare le fluttuazioni che avvenivano nel processo di emissione in termini diquantidiluce. Era proprio l'esistenza dei quantidiluce che interessava maggiormente Einstein, mentre Bohr mise in risalto la validità ...
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rifrazione
rifrazióne [Der. del lat. refractio -onis dal part. pass. refractus di refrangere (→ rifrangente)] [EMG] [MCC] La deviazione che il raggio di propagazione di un'onda (elettromagnetica, in [...] , un pennello diluce, parallelamente a uno degli assi ottici del cristallo, dalla lamina emerge un fascio di raggi paralleli tra in quanto in tale stato esse riescono più facili; d'altro canto, i valori di k' non variano di molto (al massimo, di ...
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MAJORANA, Quirino
Giorgio Dragoni
Quirino Nacque a Catania il 28 ott. 1871 da Salvatore Majorana Calatabiano e Rosa Campisi; fu fratello di Angelo e Giuseppe.
Il M. si laureò a vent'anni in ingegneria [...] . e naturali, s. 5, V [1896], 1, pp. 168-169). Essi individuarono una notevole similitudine tra raggi X e luce ultravioletta, in quanto entrambi questi tipi di radiazione esercitavano un effetto sulle scariche elettriche, smentendo quindi la proposta ...
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BELGRADO, Iacopo
Vincenzo Cappelletti
Nacque ad Udine, da nobile famiglia friulana, il 16 nov. 1704. Compiuti i primi studi di lettere greche e latine a Padova, entrò nella Compagnia di Gesù il 16 nov. [...] ed accompagnare alla frontiera di Modena, misura che, secondo quanto scriveva all'arcivescovo di Bologna mons. Macedonio in noi acquistano "quasi infinite nature, e forme diluce e di suono, di calore e, di freddo, di dolce e d'amaro" (pp. 5 s.). ...
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Newton, Isaac
Paolo Casini
Il grande scienziato affascinato da luce e gravitazione
Un po’ fisico, un po’ filosofo, un po’ inventore: questo è Isaac Newton, lo scienziato che formulò la legge di gravitazione [...] ’Universo gravitano gli uni verso gli altri.
La dispersione della luce. L’aneddoto della mela, divulgato da Voltaire, lascia in forza motrice, azione e reazione), poi le definizioni di massa, quantitàdi moto, vis insita (cioè la «forza innata»), ...
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reticolo
retìcolo [Der. del lat. reticulum o reticulus, dim. di rete] [LSF] Sinon. di rete e di reticolato, usato in alcune espressioni tecniche per indicare una struttura che abbia aspetto di rete bi- [...] diluce paragonabile a quella che si ha nel fuoco didiquanto ora si è detto, il r. può avere la regione centrale (di raggio r₁) indifferentemente opaca o trasparente. Il r. di Soret prende anche il nome di r. a zone di Fresnel, o r. di ...
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MAGGI, Gian Antonio
Adriano Paolo Morando
Nacque a Milano il 19 febbr. 1856, dal nobile Pietro Giuseppe - noto orientalista, membro dell'Istituto lombardo di scienze e lettere - e da Clara Anelli. Si [...] , occupandosi di oscillazioni di fili flessibili, il M. approfondì quanto era stato di Maggi". Debbono essere poi ricordate le ricerche sul raggio diluce nell'ottica fisica (Sul raggio diluce nell'ottica fisica, in Rendiconti. R. Ist. lombardo di ...
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Ombra
Concetto Gullotta
Il termine indica la zona oscura, o di minor luminosità, di una superficie, prodotta dal fatto che tale zona non è esposta alla luce, oppure dall'interposizione, tra la superficie [...] luce e ombra, tra chiaro e scuro, il quale ci permette, di fronte a un'immagine, di percepire la corporeità e la profondità di non significa che io consideri relativi il bene e il male in quanto tali. Vedo con certezza che una data cosa è male, ma il ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...