Joule James Prescott
Joule 〈ghùl, la pronuncia più diffusa nel mondo; talora, anche, ghaul〉 James Prescott [STF] (Salford 1818 - Sale 1889) Autodidatta, membro della Royal Society di Londra (1850). ◆ [...] : v. Joule, esperimento di; (b) quello, effettuato nel 1853, che mise in luce l'effetto J. di espansione. (v. fig.). in quanto appositi dispositivi provvedono a mantenere costante la pressione nell'uno e nell'altro recipiente, rifornendo di gas ...
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anno
anno [Der. del lat. annus] [ASF] [GFS] Il periodo del moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole, pari a 365d 6h 9m 9.54s. Tale periodo, detto propriamente a. siderale, o sidereo, in quanto [...] lo schema adottato durante il precedente a. geofisico internazionale (v. sopra). ◆ [MTR] [ASF] A.-luce (pl. anni-luce): unità di distanza (abbrev. a.-l.), di uso quasi esclusivamente astronomico e astrofisico, pari alla distanza percorsa dalla ...
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altezza
altézza [Der. del lat. altitia, da altus "alto"] [LSF] Una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale. ◆ [GFS] Con rifer. alla superficie terrestre, la distanza da questa (o [...] c della luce nel vuoto per il ritardo d'eco (intervallo tra l'emissione di un impulso di sondaggio e la particolare importanza in quanto è il luogo degli zenit di tutti gli osservatori che nel medesimo istante misurano la stessa a. di quell'astro, ...
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moto browniano
Carlo Cavallotti
Continuo, rapido e irregolare movimento, in tutte le direzioni, delle minute particelle in sospensione in un fluido e delle molecole stesse di un fluido. Nel 1828 il [...] di Lione, dimostrò che il moto delle particelle non era influenzato né da campi elettromagnetici intensi né dall’interazione con la luce permettono tanto di prevedere la distanza media percorsa dalla particella in un tempo t, quanto come questa ...
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lunghezza d’onda Compton
Augusto Sagnotti
La costante di Planck h e la velocità della luce nel vuoto c consentono di associare a una particella di massa m una grandezza caratteristica, detta lunghezza [...] la lunghezza d’onda della luce diffusa a un angolo θ rispetto alla direzione di incidenza. La verifica sperimentale di questa relazione è ritenuta giustamente uno dei capisaldi della fisica del Novecento, in quanto ha reso possibile associare un ...
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nubi stratosferiche
Massimo Bonavita
Nubi che si formano nella bassa stratosfera polare ad altitudini comprese nell’intervallo 15÷25 km. A causa del basso contenuto di umidità, la formazione di nubi [...] possono raggiungere i 70÷80°C sotto lo zero in quanto la massa d’aria polare, non illuminata dal Sole, effetto della curvatura terrestre, le nubi stratosferiche ricevono luce solare al di sotto dell’orizzonte visibile, risultando luminose prima dell’ ...
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sincrotrone
sincrotróne [Der. dell'ingl. synchrotron, contrazione di synchro(nized) (elec)tron (accelerator) "(acceleratore a) elettroni sincronizzati"] [FSN] Acceleratore di elettroni (elettrosincrotrone) [...] : v. sincrotrone, lucedi. L'identificazione della radiazione di s. nello spettro di emissione di un corpo celeste riveste una particolare importanza in quanto rivela la presenza di particelle cariche relativistiche e di intensi campi magnetici ...
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concetto
concètto [Der. del part. pass. conceptus del lat. concipere, comp. di cum "insieme" e capere "prendere", complessivamente "accogliere in sé", e quindi "pensiero, in quanto concepito dalla mente"] [...] [FAF] C. osservativo e c. teorico: la distinzione tra questi due tipi di c., ancorché storicamente ed epistemologicamente auspicata, si è rivelata di fatto impossibile alla luce della considerazione che non esiste ipotetico c. osservativo che non sia ...
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isomeria
isomerìa [Der. di isomero] [CHF] I. chimica: proprietà per cui due o più composti (isomeri) hanno la stessa formula grezza ma diversa formula di struttura e quindi proprietà fisiche e, talvolta, [...] , per la quale si hanno due isomeri che sono uno destrogiro (isomero d-) e l'altro levogiro (l-) in quanto dotati di potere rotatorio per la luce in versi opposti (i due isomeri sono detti antipodi ottici). ◆ [FNC] I. nucleare: proprietà per cui due ...
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Orione
Orióne [Lat. scient. Orion -nis, dal gr. Oríon, gigante gran cacciatore della mitologia classica] [ASF] Antica costellazione australe a sud del Toro e dei Gemelli, di simb. Ori, visibile alle [...] ◆ [ASF] Nebulosa di O.: nebulosa galattica, l'unica conosciuta anche dagli antichi, in quanto in condizioni favorevoli è circa pari a quella della Luna piena, di dimensioni reali dell'ordine di 10 anni-luce, a una distanza di circa 1000 anni ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...