Scrittore e giornalista italiano (San Luca, Reggio di Calabria, 1895 - Roma 1956). Antifascista, collaborò al periodico Il mondo di G. Amendola e fondò il Sindacato nazionale scrittori. Scrisse romanzi [...] 1946), quanto nei racconti. Racconti che, innestando su un fondo verista, di tradizione meridionale, i modi di un' che le situazioni contano le atmosfere, più che i personaggi l'alone diluce o d'ombra che li circonda (L'amata alla finestra, 1929; ...
Leggi Tutto
Zona della superficie di un corpo illuminato che è oscura in quanto è in posizione non raggiungibile dai raggi luminosi, oppure in quanto potrebbe essere illuminata ma i raggi luminosi sono intercettati [...] ). Nel caso che il corpo opaco sia una superficie o un solido si chiama separatrice d’o. e diluce la linea s che separa la parte in o. da quella in luce, cioè il contorno apparente del corpo dal punto O; si dice contorno d’o. portata la proiezione s ...
Leggi Tutto
Compositore, strumentista e produttore britannico (n. Woodbridge, Sussex, 1948), noto anche per la sua attività di produttore. Considerato uno degli iniziatori della musica ambientale, ha spaziato in molti [...] della produzione musicale contemporanea, tanto in ambito popular quanto in ambito colto: l'annullamento dei confini tradizionali tra , soprattutto con installazioni video, sculture sonore, giochi diluce nelle vie cittadine e in altri spazi pubblici, ...
Leggi Tutto
Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] che è il veicolo della sensibilità; inoltre, sempre in termini diluce e "illuminazione", si pone il problema della conoscenza umana che è capace di verità in quanto vede nella "luce increata", nella "luce della somma verità", la verità delle cose ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del poeta greco O. Alepudèlis (Candia 1911 - Atene 1996). Fu tra i primi (1935) a favorire la penetrazione del surrealismo nella cultura neoellenica. Nel 1979 gli è stato conferito il premio [...] per lo svecchiamento della cultura, del surrealismo adattò solo quanto poté consentire al suo lirismo di esprimere liberamente, in un linguaggio immediato ed essenziale, il mondo diluce dell'uomo mediterraneo: Προσανατολισμοί, ("Orientamenti", 1940 ...
Leggi Tutto
Storico del diritto romano, costituzionalista, nato a Taranto il 12 gennaio 1931. Conseguita nel 1958 la libera docenza in diritto romano, è diventato (1960) professore di istituzioni di diritto romano, [...] e Actio Petitio Persecutio del 1965, in cui sono messi in luce i rapporti tra i coesistenti ordinamenti processuali delle legis actiones, delle , inteso come corpus non tanto di norme, quantodi principi logici e di valori etici, C. ha sostenuto ...
Leggi Tutto
Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] per la poesia più alta, d'una lingua "illustre", cioè quanto mai scelta e schiva, per primo risolutamente afferma che tale lingua precisi obiettivi pratici di ammaestramento e ammonimento, che D. ha cura di mettere esplicitamente in luce. Il poeta ...
Leggi Tutto
Letterato e storico (Firenze 1483 - Arcetri 1540); intraprese gli studî di diritto canonico e civile a Firenze che concluse nel 1505, divenendo, nello stesso anno, lettore di istituzioni di diritto civile; [...] momentanei e ad accettare compromessi, adattandosi, quanto più possibile, ai fatti storici quali vanno luce solo nella seconda metà del sec. 19°. Su G. pesò a lungo sfavorevolmente il giudizio limitativo di L. Ranke, e successivamente la polemica di ...
Leggi Tutto
Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] questa luce si spiega come, entrato in concorso fin dal febbraio 1494 per un minore ufficio, subito dopo il supplizio di Savonarola ad agire entro un dato "corpo" statuale, in quanto essa stessa tuttavia consegni ciascun "corpo" all'identità specifica ...
Leggi Tutto
Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] etiam motu diurno". La prima proposizione venne censurata in quanto "stultam et absurdam in philosophia, et formaliter haereticam", avesse trasgredito un ordine formale del Santo Uffizio. Alla lucedi questa scoperta G. venne convocato a Roma dove ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...