BARATTI, Antonio
Alfredo Petrucci
Nacque da Domenico a Belluno (non già a Firenze, come suppongono il Nagler, il Meyer, il Le Blanc, e altri) il 7 genn. 1724. Entrato subito nello Stabilimento calcografico [...] di manovrare il bulino, quanto sul modo di predisporne il letto, com'era uso di quasi tutti gl'incisori di riproduzione ricorderemo prima d'ogni altra quella delle Opere di Carlo Goldoni in 17 volumi, dati in luce dal Pasquali a Venezia fra il 1760 e ...
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CASSANA, Giovanni Agostino
Marco Chiarini
Pittore, figlio di Giov. Francesco, nacque probabilmente a Venezia (non, come solitamente affermato, a Genova), dove il padre si era trasferito in giovane età [...] è ancora riemersa completamente alla luce. Riesumata dal Delogu. (1931, fig. 61), che raccolse un gruppo di opere intorno a una (notando, tuttavia, che la Cuoca degli Uffizi, almeno per quanto riguarda la figura, spetta a Nicolò). Rari sono anche i ...
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BUFFAGNOTTI (Boffagnotti), Carlo Antonio
Fabia Borroni
Nacque a Bologna nel 1660; operò come incisore, pittore di prospettive, scenografo, decoratore di teatri, musicista editore teatrale e musicale, [...] alla mancanza di vera originalità, caratteristiche tanto nelle scene di sua invenzione quanto in quelle a di Bologna (da inv. di Franc. Bibiena), l'incisione delle Varie opere di prospettiva inv. da F. Bibiena,raccolte da Pietro Abbati e date in luce ...
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DONADONI, Stefano
Simonetta Tozzi
Nacque a Somasca, frazione di Vercurago (in prov. di Bergamo) il 1°ott. 1844 da Giovanni, proprietario di una cartiera, e da Isabella Trezzi. La sua formazione artistica'ebbe [...] Il tratto del D. disegnatore è analitico ed essenziale quanto quello del D. acquerellista: con grande rapidità sono fissati e con lo studio della luce, ne fanno opere molto particolari.
L'Accademia Carrara di Bergamo custodisce un acquerello del ...
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BALLARDINI, Gaetano
Giuseppe Liverani
Nacque a Faenza, il Io ott. 1878. Laureatosi in giurisprudenza, archivista, studiò profondamente la storia locale; dal 1920 al 1927 fu segretario generale del Comune [...] , dedicato alla eredità ceramistica romana (che ha visto la luce postumo), dove ha raccolto, coordinato ed illuminato tutti quegli elementi quali determina il metodo di ricerca interessante tanto il repertorio decorativo quanto le forme, attentamente ...
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GIUSTI, Tommaso
Lorenzo Finocchi Ghersi
Nacque a Venezia intorno al 1644. Secondo alcune note contenute nell'Archivio Gradenigo del Civico Museo Correr sarebbe stato figlio di un capomastro di cui non [...] dei periodi più felici della storia del Ducato, in quanto il matrimonio nel 1658 di Ernst August con la contessa palatina Sophia, figlia dell' sostenevano, alla sommità, ampie finestre che davano luce all'interno; due campanili posti ai lati del ...
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GIBERTONI (Ghibertoni), Carlo Francesco
Alfonso Garuti
Figlio di Paolo e di Caterina Soleri, nacque a Carpi, nel Modenese, il 21 dic. 1635, e fu battezzato nella chiesa collegiata dell'Assunta il giorno [...] si è fatta luce sull'equivoco e sono state individuate le due distinte figure (Massinelli; Manni).
Sulla base di una documentazione rinvenuta "mediocre" e di anonimo nella guida della città di G.F. Pagani. Secondo quanto ci riferisce Cabassi nel ...
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CARLINI, Alberico Clemente
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Giovanni Domenico e di Maria Caterina Sebastiani, nacque e fu battezzato a Vellano (Pescia) il 28 giugno 1703 col nome di Guido Maria; il 29 [...] diquanto abbia potuto esprimersi in opere di contenuto così programmatico. Ne può essere spia la delicata Via Crucis di ), pp. 285 s.; E. Nucci, Un pittore toscano del sec. XVIII, in Luce e Amore, XXX(1934), pp. 139 ss.; P. G. Calamandrei, Le opere ...
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BAZZANI, Luigi detto il Bazzanetto
Elena Povoledo
Figlio di Alessandro, nacque a Bologna l'8 nov. 1836. Allieva dell'Accademia di Belle Arti di quella città, studiò prospettiva con F. Cocchi dal quale [...] verteva infatti quasi sempre sull'impiego imprevedibile dell'elemento luce-colore: ora è la grotta della Norma, battuta da insolita violenza di mezzi pittorici il B. fu considerato dai suoi contemporanei un rivoluzionario e in quanto tale troppo ...
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BARDI, Donato
Rossana Bossaglia
Pavese di nascita, lasciò molto probabilmente la sua città in seguito alle guerre che avevano devastato anche i suoi beni, passando a Genova e, a quanto consta, dimorandovi [...] ; il carattere fiammingo può rinvenirsi nell'uso particolare della luce (Mazzini), che al Suida aveva fatto pensare piuttosto a bene la misura diquanto sia arduo stabilite la genesi di un'opera che è un singolare connubio di espressionismo gotico e ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...