ANDREA di Cione Arcagnuolo, detto l'Orcagna
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze da una famiglia di artisti. E' ignoto l'anno della nascita, che dovrebbe cadere nel 1308, se veramente morì sessantenne come [...] rifatti dal Ghirlandaio, nel coro della medesima chiesa. Quanto però, della decorazione trecentesca è venuto recentemente alla luce, ossia trentacinque quadrilobi dei costoloni della volta con busti di Santi e di Profeti, è da assegnare ad A., dati i ...
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BRICCI (Briccio, Brissio, Brizio), Giovanni
Olivier Michel
Figlio di Giovanni Battista, materassaio o rigattiere - trasferitosi da Genova a Roma verso il 1560 - e di Pazienza Puccina, nacque a Roma, [...] , il B. accenna a un'altra sua opera, dichiarando, infatti, di aver scritto i canoni "solo per destare l'acutezza dell'ingegno, che quanto all'utilità, sperava di mandar in luce liabusi trascorsi nella Musica,come anco nella Pittura,Poesia Comica et ...
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GUALDI (Gualdi Lodrini), Pietro Antonio
Cecilia Mazzetti di Pietralata
Nacque a Nembro (nei pressi di Bergamo) il 23 dic. 1716 da Simeone di Domenico Lodrini e da Maria Zuccotti, e fu battezzato il [...] e l'elaborato vaso bronzeo, quanto mostrando vistose incertezze nella prospettiva lucedi ascendenza veneta; e contemporaneamente avvolge di tenebrosità la scena di martirio impostata sulla diagonale, facendo uso di colori pastosi e compiacendosi di ...
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GENTILI, Pietro
Alessandra Rodolfo
Nacque a Roma il 23 sett. 1844 da Eraclito e Clementina Dimacco. Nel 1861 - come egli stesso scrisse nei Cenni storici sulle origini… degli arazzi in Roma del 1915 [...] S. Michele a motivo, secondo quanto egli stesso scrisse più tardi, di "male intese partigiane antipatie politiche" 58). La nuova scuola di arazzi non vide mai la luce e ciò a causa, secondo il G., dell'opera "malvagia di alcuni personaggi della Corte ...
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DAMIANI ALMEJDA, Giuseppe
Miranda Ferrara
Nacque a Capua (prov. di Caserta) il 13 febbr. 1834 da Felice, originario di Palermo, e da Carolina Almejda, figlia dei gran maestro di caccia di re Ferdinando. [...] del Politeama, che può considerarsi un'ulteriore evoluzione diquanto elaborato sul medesimo tema per il teatro Massimo, altri scritti del D., si ricordano: Ilcolore, le ombre, la luce (Palermo 1873); Il fulmine e il parafulmine (ibid. 1874); ...
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PESTAGALLI, Pietro
Giovanna D'Amia
PESTAGALLI, Pietro. – Secondogenito di Francesco, impiegato presso il dicastero centrale di Polizia, e di Maria Teresa Rapazzini, nacque a Milano il 28 o il 29 novembre [...] e lo Stabilimento Bellini per l’insegnamento di arti e mestieri a Novara (1839).
Per quanto riguarda l’impegno nel campo dell’architettura la cui effettiva realizzazione andrà verificata alla lucedi ricerche più approfondite. Tra questi si segnalano ...
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CARLEVARIIS, Luca
Marina Cionini Visani
Nacque a Udine, nella parrocchia di S. Chiara, il 20genn. 1663 da una ragguardevole famiglia friulana, già nel sec. XVI intestataria nella Carnia del feudo di [...] presupposto fondamentale del vedutismo veneziano: al tono distaccato e alla luce scialba del Van Wittel il C. oppone l'osservazione 'osservazione acuta e affettuosa, l'indagine instancabilepiù diquanto ci sia permesso cogliere nelle opere compiute, ...
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GRASSI, Liliana
Maria Grazia Ercolino
Nacque a Milano il 1° apr. 1923, in una famiglia di modeste condizioni, da Agide, impiegato presso le acciaierie Falck di Sesto San Giovanni, e da Maria Vanoli. [...] della crociera quattrocentesca; fu riportata in luce tutta una serie di elementi dell'originale struttura del Filarete dell'oratorio tardocinquecentesco di S. Rocco a Trezzo sull'Adda, intervento volto a restituire, per quanto possibile, l'autenticità ...
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PINCHERLE, Carlo
Raffaella Catini
– Nacque a Venezia il 2 marzo 1863, da Giacomo, imprenditore, e da Emilia Capon, in «una famiglia ebrea numerosa che viveva sul Canal Grande» (De Ceccatty, 2013, p. [...] prova estemporanea, consistente nel progetto di un «faro per luce elettrica da erigersi nel centro di un giardino, con fontana nella delle tribune, sarebbe stato decorato tanto all’interno quanto all’esterno in uno stile definito «bizantino-italico ...
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PACE di Valentino
Elisabetta Cioni
PACE di Valentino (detto Pacino). – Non si conoscono gli estremi biografici di questo orafo senese documentato a Siena, a Pistoia e presso la corte pontificia tra [...] 275-299; Le Pogam, 2004, p. 169) mettono in luce il ruolo decisamente rilevante che dovette avere nella seconda metà del figurazioni a rilievo, era ornato di una quantità enorme di perle e pietre preziose; la legatura di libro liturgico, in argento ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...