CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] un'architettura "spogliata di qualsiasi elemento che non sia forza statica o fonte diluce" e al tempo stesso l'ammasso di grandi quantitàdi raccolti e di prodotti derivati, quali la paglia, dall'altra correlate a entità territoriali di più ridotta ...
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ASIA
C. Silvi Antonini
L'attuale distinzione, convenzionale, fra Europa e A. risale al congresso di Vienna del 1815, nel quale furono fissati i confini della Russia europea sulla linea Ural-Caspio-Caucaso [...] una radice pelasgica che significa 'cupo, oscuro, privo diluce'. Riferito alle terre che stavano a N del mondo emblematica, simbolica, espressione e visualizzazione del potere regale.Per quanto riguarda la toreutica e i tessuti va rilevato che i ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] suo centro il trofeo che è contro la morte in quanto procede reggendo la croce del Signore" (59, 1). Vi di una grande c. diluce nel cielo di Gerusalemme, il 7 maggio di quell'anno (PG, XXXIII, col. 1169A-B).Lo storico Sozomeno menziona la lettera di ...
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CAROLINGIA, Arte
A. Petrucci
Il concetto di arte c. si riferisce all'arte prodotta durante la dinastia carolingia, così definita dal nome del più eminente fra i suoi rappresentanti, Carlo Magno. Sotto [...] entro torri laterali, che ha come modello non tanto l'arco di trionfo, quanto la porta urbica romana, con i tre fornici della medesima , che si articolava con pesantezza di membrature, probabilmente con contrasti diluce e ombra. Davanti alla chiesa ...
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Urbanistica
Edoardo Detti e Paolo Sica
di Edoardo Detti e Paolo Sica
Urbanistica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le proposte per la città all'inizio del secolo. 3. Urbanistica e pianificazione nel ventennio [...] dall'inizio, tuttavia, una divaricazione va messa in luce nell'evoluzione delle politiche urbanistiche attuative delle più avanzate pianificazione urbanistica.
Bisognerebbe riflettere qui a quantodi questi insuccessi, nel passaggio dalle previsioni ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] dallo studio non tanto delle tarde e retoriche fonti letterarie, quanto della cultura coeva alle più grandi esperienze artistiche. È in i problemi del colore locale, degli effetti diluce e della forma interamente pittorica. Durante il IV ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] di recente riportato alla luce (Nestori, 1992) -, assolse la funzione di nucleo di partenza del complesso architettonico dell'attuale cattedrale di 1981), sono quantodi più eletto rimane della produzione di arte bizantina e di suggestione bizantina ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] a sua volta si apre un ambiente cruciforme.Per quantodi segno tutto particolare nelle fonti d'ispirazione come nella scelta prendevano luce da strette aperture e dovevano pertanto ricoprire una funzione di servizio; il piano superiore, dotato di un ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] caratteri architettonici, sia per la strutturazione delle sorgenti diluce, con pareti spesso quasi completamente sostituite da per la diffusione in Europa di particolari cadenze del Gotico parigino.Quanto alle singole aree geografiche la diffusione ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] del Cervantes, e come illustrò ancora con carboncini, nel 1902, la Divina Commedia. Sta di fatto che, per quanto gagliarda, preminente, e in luce fosse nella introversa personalità del F. la "sensazione" - questa funzione irrazionale in lui così ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...