ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] in mezzo a un nembo diluce, o anche rappresentato da semplici simboli. Tali vette, sacre al culto di Zeus, furono l'Olimpo, l'altro Ida nell'isola di Creta, e altre ancora. Di questi monti, il più alto diquanti dominavano le regioni che furono ...
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PONTI (XXVII, p. 854)
Luigi STABILINI
Nello sviluppo della tecnica dei ponti dal 1935 alla fine del 1948, si presentano nettamente due distinti periodi: il primo, dal 1935 al 1939, riguarda la lenta [...] dal ponte di Sandö (1943) dello stesso tipo, di m. 264 diluce e m. 40 di freccia, largo m. 12.
Nei tipi di ponti usuali, e cioè di luci non risulterà tanto più gravoso per una certa struttura, quanto più questa struttura è leggera: un carro ...
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Spazio pubblico
Franco Purini
Con l'espressione spazio pubblico si intende in prima istanza quell'insieme di strade, piazze, piazzali, slarghi, parchi, giardini, parcheggi che separano edifici o gruppi [...] come un labirinto di spazi non a caso tagliati da divergenti e irreali lame diluce, quasi a sottolineare , ma non tanto per aumentare il senso di sicurezza di coloro che lo frequentano quanto per sottoporre gli utenti delle strutture per il ...
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VESTIBOLO (lat. vestibulum, d'incerta etimologia)
Vincenzo Fasolo
Vitruvio (VI-VII, 1), trattando degli ambienti che costituiscono la casa, li distingue tra quelli riservati "patribus familiarum" e quelli [...] (sorta di avancorpo che dà accesso all'atrium) e questo l'atrium: il vestibolo, tanto nella casa romana quanto nella casa diluce e di colore dei rivestimenti, l'elemento di rappresentanza e di espressione.
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VERANDA
Ernesto LESCHIUTTA
Termine che significa galleria o colonnata coperta. In India si chiama varanda il portico architravato e aperto che cinge le costruzioni. Verso la fine del sec. XV questo [...] nordici moderni i quali, per necessità diluce e di sole, o nella ricerca di forme reclamistiche, hanno offerto in questi comuni per tutte le corsie di un piano con la possibilità di creare tanti scomparti separati quante sono le corsie facendo ...
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VERNA, Claudio
Rosalba Zuccaro
Pittore, nato a Guardiagrele (Chieti) il 24 settembre 1937. Dopo alcuni anni trascorsi in Umbria, soprattutto a Foligno ove frequentò il liceo scientifico, nel 1957 si [...] una solitaria meditazione sulla pittura in quanto arte e su ipotesi di altri linguaggi, V. sceglie con sofisticate tautologie concettuali, V. investe la superficie di nuove emozioni di colore-luce e prefigura spazialità più aperte (Pittura, ...
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SENSITOMETRIA (v. fotografia, XV, p. 795)
Dalla curva caratteristica di un'emulsione si possono ricavare, come è specificato nella voce sopracitata, i parametri essenziali atti a caratterizzare le proprietà [...] potere assorbente nei confronti della luce che ha attraversato il filtro cresce gradualmente dal primo all'ultimo e ciascuno dei quali è in grado di produrre un annerimento che differisce di 1/10 dal precedente. Quanto maggiore è la sensibilità dell ...
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ZANDOMENEGHI, Federico
Enrico Piceni
Pittore, nato a Venezia nel giugno 1841, morto a Parigi il 31 dicembre 1917; figlio dello scultore Pietro (morto nel 1866) e nipote dello scultore Luigi (1778-1850), [...] sviluppo artistico e già padrone di una propria personalità, Z. era in grado di assimilare quanto delle nuove tendenze meglio si modo originale. Colorista di prim'ordine, sebbene decomponga il tessuto cromatico in trame diluce sottili e vibranti ...
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VALORE
Carlo Alberto Petrucci
. Pittura. - È l'intensità luminosa del tono, la quantitàdi chiaro o di scuro ch'esso contiene. Il concetto di valore è relativo, in quanto ciascun valore, nella pittura, [...] ne prende il posto. I pittori usano socchiudere gli occhi nel guardare il vero: diminuendo a poco a poco la quantitàdiluce che entra nella pupilla, i valori più bassi vanno gradatamente fondendosi e scomparendo, rendendo in tal modo più facile ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] immettere luce nell'interno del tempio.
Di questi primi anni è la vetrata del museo di Cluny, proveniente da San Timoteo di Neuweiler: Lorenzo e angeli sul portale destro; e, per quanto notevolmente deteriorate, la Presentazione, l'Orazione nell'orto ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...