PARENZO
G. Cuscito
(lat. Parentium; serbo-croato Poreč)
Città dell'Istria (Croazia), posta su di una piccola penisola lungo la costa occidentale. Il sito, forse già abitato in epoca preistorica, divenne [...] tra il 1889 e il 1937 portarono alla luce molti resti di quell'impianto cultuale. Si tratta di un'aula rettangolare (m 18,535) , esemplato su modelli di Aquileia. Quanto alla possibile datazione di tali strutture, il tipo di aula e gli ornati ...
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TETTO
F. Krauss
Chiusura superiore di un edificio, che esso protegge dalla pioggia e dal sole. Esso deve quindi avere una copertura esterna corrispondente alle esigenze del clima e sostenuta da appropriate [...] è buio e può essere adoperato soltanto ricevendo aria e luce attraverso le porte della casa e eventualmente dalle finestre, se di campagna. Non deve quindi sorprendere se atrî di tale specie non siano stati rinvenuti a Pompei.
V. Etruria. - Quanto ...
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THOLOS (ϑόλος, m. e f., tholus, m.)
G. A. Mansuelli
Costruzione rotonda (Suda: οἶκος περιϕερής; Hesych., s. v. στρογγυλοειδὴς οἶχος; Etym. Magn., i, 246; Harpokrat., 48; Vitr., 7, s; Varr., Rer. Rust., [...] preistorica, rappresenta tuttavia un'accezione originale in quanto non è solo loculo di deposizione del cadavere e del corredo, ma in una grande lanterna da cui il vano prendeva luce. Resti di una costruzione rotonda, dedicata ad Atena sono stati ...
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GOSLAR
I. Voss
(lat. Goslaria)
Città della Germania nella Bassa Sassonia, situata tra i monti dello Harz. L'origine di G. risale a un insediamento (lar) di coloni franchi lungo il fiume Gose in corrispondenza [...] VI (alla fine del sec. 12°). Secondo quanto emerso dalle campagne di scavo, possono distinguersi tre diverse fasi, che sono luce e nelle sette volte a botte spezzata, che vennero ricostruite in seguito all'incendio del 1289, insieme a un sistema di ...
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MAGAZZINO (ὡρεῖον, σιτοϕυλακεῖον, ἀποϑηκη; horreum [granarium])
R. A. Staccioli
Speciali costruzioni ideate per scopi puramente pratici come depositi di derrate alimentari e, quindi, magazzini, ma per [...] a Ostia (diciassette edifici fino ad ora riportati alla luce), cui si aggiunge, ancora per Roma, la singolare è possibile dire con sicurezza data l'assenza di avanzi monumentali sul terreno per quanto le loro caratteristiche, l'ubicazione in zone ...
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SIGUENZA
M. Silva Hermo
SIGÜENZA (Segontia, Saguntia nei docc. medievali)
Città della Spagna centrosettentrionale (prov. Guadalajara), situata nella vallata del fiume Henares, sui contrafforti delle [...] potrebbero corrispondere i resti di una chiesa di epoca visigotica, riportati alla luce nel corso di lavori nella città e terminazione occidentale, con tre porte, molto conservatrice per quanto riguarda la disposizione, e si concluse così il ...
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CIMITILE
L. Pani Ermini
Centro della Campania in prov. di Napoli, a meno di km. 1 da Nola, la cui origine e il cui nome sono legati alla presenza nel suburbio dell'antica città romana di una vasta area [...] come presumibile spazio destinato ai refrigeria, secondo quanto lasciano supporre i recenti ritrovamenti archeologici al suo esterno, consistenti in resti di suppellettile ceramica e vitrea associati ad avanzi di pasto. Non risulta a tutt'oggi chiaro ...
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BENCI di Cione
V. Ascani
Lapicida e architetto di origine comacina, attivo a Firenze nel sec. 14° per oltre un quarantennio, fin quasi alla morte, nel 1388. La sua attività, ricostruibile attraverso [...] una presenza di B. e Neri di Fioravante sul cantiere di Orsanmichele, per quanto probabile già .v. Benci di Cione, in EI, VI, 1930, p. 595; V. Crispolti, S. Maria del Fiore alla luce dei documenti, Firenze 1937; id., Il Duomo di Firenze. Santa Maria ...
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TALENTI
V. Ascani
Famiglia di architetti e scultori toscani originaria di Nipozzano, nel Pratomagno fiorentino, attiva a Firenze nel Trecento, responsabile dell'edificazione di alcune tra le più importanti [...] decorazioni, frutto in buona parte di disegni di Francesco, come per quanto riguarda i pilastri, anche se at Florence, Edinburgh 1902; V. Crispolti, S. Maria del Fiore alla luce dei documenti, Firenze 1937; W. Paatz, Werden und Wesen der Trecento ...
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STAVELOT
B. Evrard-Neuray
(fiammingo Stablo; Stabelaco, Stabulaus nei docc. medievali)
Cittadina del Belgio orientale, in provincia di Liegi (dip. Verviers), disposta ad anfiteatro sul versante settentrionale [...] hanno messo in luce i resti di due diversi edifici religiosi. Il più esteso, con una lunghezza di oltre m 100, quanto combina elementi importati dalle grandi chiese di pellegrinaggio francesi con la tradizione germanica locale. Così, la presenza di ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...