richiamare [der. di chiamare, col pref. ri-]. - ■ v. tr. 1. a. [chiamare indietro, far tornare] ≈ (lett.) rappellare. ● Espressioni: richiamare (alla mente) [riportare alla memoria qualcosa: r. alla mente [...] punto e sim., persone o animali: la luce richiama i pesci] ≈ attirare. ↔ allontanare, di Virgilio] ≈ citare, menzionare, ricordare, rievocare, riportare. ■ richiamarsi v. intr. pron. 1. [fare riferimento a qualcosa, con la prep. a: r. a quanto ...
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proverbio /pro'vɛrbjo/ s. m. [dal lat. proverbium, der. di verbum "parola"]. - [breve motto, di larga diffusione e antica tradizione, che esprime, in forma stringata e incisiva, un pensiero, una norma, [...] non è tutto oro quel che luce).
Sintassi - La principale caratteristica non macina più; al contadin non far sapere quanto è buono il cacio con le pere; botte è il sole il diavolo fa all’amore; rosso di sera buon (o bel) tempo si spera; settembre ...
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azione /a'tsjone/ s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre "agire"]. - 1. [l'agire, l'operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà: far seguire l'a. alle parole] ≈ atto, iniziativa, [...] macchina è in azione; a.!] ≈ moto. ● Espressioni: mettere in azione ≈ e ↔ [→ AZIONARE]. 3. [capacità di produrre determinate conseguenze, anche fig.: l'a. della luce; esercitare un'a. frenante] ≈ effetto. 4. a. (milit.) [insieme dei movimenti e dei ...
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parola /pa'rɔla/ s. f. [lat. tardo parabŏla, lat. pop. ✻paraula "parabola, discorso, parola"]. - 1. [complesso di suoni articolati (o anche singolo suono) di una lingua, con cui l'uomo esprime una nozione [...] di parole → □; giro di parole → □; fam., mettere una buona parola (per qualcuno) [cercare di porre qualcuno in buona luce b. [assicurazione della verità diquanto si afferma; p. mia!; p.!] ≈ ‖ garanzia. □ gioco di parole [bisticcio verbale con ...
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muovere /'mwɔvere/ (pop. o lett. movere) [lat. movēre, con mutamento di coniug.] (pass. rem. mòssi, movésti, ecc.; part. pass. mòsso; fuori d'accento le forme senza dittongo [moviamo, movéte, movéssi, [...] , mucchietti di immondizia, che gli infermieri, chissà da quanto tempo, non si erano curati di rimuovere (M finestra, alla luce (G. D’Annunzio). Spostare (sinon. di m. in quasi tutti gli usi) accentua il concetto del «cambiamento di posizione» (s ...
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tirchio /'tirkjo/ [forse dall'ant. e dial. pirchio, ravvicinato a tirare]. - ■ agg. [che è restio nello spendere] ≈ avaro, gretto, (region.) guitto, (spreg.) pidocchioso, (spreg.) rognoso, (spreg.) spilorcio, [...] non ama spendere (poiché ossessionata dall’idea di diventare povera o di non far vedere agli altri quanto è ricca), mentre il secondo a una si designa anche chi, per es., consuma troppa acqua, luce, gas e sim. Alcuni sost. designano tali persone, in ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] i. [fare la richiesta di una somma come compenso per una prestazione: quanto prende il meccanico per quella secondo arg.: la stanza prende luce da un abbaino] ≈ acquisire, assumere, ricavare, ricevere. n. [effettuare l'acquisto di un bene: p. un ...
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di Aldo Ferrari
Rispetto agli scenari di crisi e destrutturazione dell’odierno sistema internazionale la Russia e lo spazio eurasiatico sembrano essere almeno potenzialmente in controtendenza. La ricomposizione dello spazio post-sovietico in...
Parte introduttiva
di Cesare Emanuel
Sono definite città gli insediamenti che, generati da un processo di concentrazione geografica della popolazione, degli impianti produttivi e dei servizi, si differenziano, per struttura e dimensione, dai...