FAVARO, Antonio
Massimo Bucciantini
Figlio primogenito di Giuseppe, dottore in matematica , e di Caterina Turri, appartenente al nobile casato del Polesine, nacque a Padova il 21 maggio 1847. Conseguita, [...] della "Storia del metodo sperimentale in Italia" di Raffaello Caverni, in Annali dell'Istituto e Museo di storia della scienza di Firenze, X (1985), 1, pp. 54-71 (ma cfr. anche pp. 28-44, 72-79). Per quanto riguarda l'attività del F. come professore ...
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TICOZZI, Stefano
Riccardo Martelli
Nacque il 10 maggio 1762 a Pasturo (villaggio della Valsassina, nelle Prealpi lecchesi), da Ambrogio, di professione medico, e da Giovanna Fondre, entrambi provenienti [...] Jacobi aveva riunito per una Storia del Cadore che non vide mai la luce (sulla questione v. L. Puppi, Su/per Tiziano, Milano 2004, per esempio, quanto dice di Caravaggio il Dizionario degli architetti […]: «Con grande tumulto di ombre e di lumi, con ...
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GARIBALDI, Menotti
Giuseppe Monsagrati
Nacque il 16 sett. 1840 in un campo militare tra il villaggio di Mustarda e la città di San Simon, nella Repubblica brasiliana di Rio Grande do Sul, da Giuseppe [...] figli che Garibaldi ebbe da Anita e vide la luce mentre il padre militava nelle truppe riograndensi impegnate a , anche per offrire all'esterno l'immagine di una democrazia più compatta e organizzata diquanto non fosse nella realtà. Tale schema, che ...
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TOSTI, Francesco Paolo.
Alberto Mammarella
– Nacque a Ortona il 9 aprile 1846, figlio di Giuseppe (San Vito Teatino, 1811-1888, commerciante di granaglie) e di Caterina Schiani (Ortona, 1807-1879).
Fu [...] in senso cronologico quanto in base alle caratteristiche di stile. Il primo gruppo consta di tredici romanze riconducibili gruppo, altre ventidue, vide la luce tra il 1907 e il 1916, dopo un lungo periodo di stasi creativa: al 1907 risalgono le ...
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TOMMASEO, Niccolò
Gabriele Scalessa
– Nacque a Sebenico, in Dalmazia, il 9 ottobre 1802 da Girolamo, commerciante, e da Caterina Chevessich, massaia illetterata e dall’animo pio.
Compì i primi studi [...] convivendo con la popolana Geppina Catelli, sua affittacamere. Videro così la luce, fra i numerosi articoli a firma K. X. Y., quello bello e il sublime nella quantitàdi ‘veri’ presenti in un concetto dato: una grande quantità nel secondo, la cui ...
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ANDREA Corsini, santo
Ludovico Saggi
Nacque in Firenze all'inizio del sec. XIV, uno tra i dodici figli di Niccolò Corsini e Gemma degli Stracciabende.
La prima menzione che si ha di lui è del 3 ag. [...] di Dio") e per il restauro e l'arredamento di varie chiese. Severa vigilanza esercitava anche sui proventi destinati agli infermi e ai pellegrini. Per quanto è pur vero che era necessario, alla lucedi una indagine critica, rifondere tutte le notizie ...
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FRUGONI, Arsenio
Gianni Sofri
Nato a Parigi, il 4 febbr. 1914, da Tito e Adelaide Moroni, bresciani emigrati a Parigi, rimase quasi subito orfano del padre, volontario in difesa della sua seconda patria [...] tanto dell'attendibilità in senso stretto delle testimonianze, quanto del punto di vista dal quale esse muovevano. L'Arnaldo del e commento, delle Epistolae di Dante, che vide poi la luce nel 1979; e una raccolta di scritti di Marc Bloch. Lo stesso F ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] alla luce nel giro di pochi anni, sortirono l'effetto di destare verso l'attività del B. l'attenzione di studiosi dal "filosofo morbido", sino alla avidità, tutta accademica, di mostrare "quanto il nostro idioma possa congiungere con la facilità e la ...
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WILLAERT, Adrian (Adriano, Adriaan). – Nacque intorno al 1490 nei pressi di Roeselare, nelle Fiandre occidentali (e non a Bruges, come si è lungamente creduto, sulla scorta di François Sweerts, Athenae [...] nell’osservanza della prosodia.
I primi madrigali di Willaert videro la luce a partire dal 1534, dapprima in miscellanee compatto tessuto polifonico, rappresentano un ben calibrato pendant, quanto a contenuto e stile, rispetto ai mottetti nella prima ...
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BAINI, Giuseppe Giacobbe Baldassi
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 21 ott. 1775 da Antonio, sarto di origine veneziana, e da Caterina Nesi, senese. Rimasto orfano in giovanissima età, fu affidato dal [...] opera, sono riportati alla luce musicisti prima ignorati e si sono risolti dubbi e difficoltà di carattere sia teorico sia genere che a lui interessava di coltivare: la musica sacra tradizionale della Cappella Sistina. Quanto la storia della musica ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...