GUGLIELMI
Pasqualino Bongiovanni
Famiglia di musicisti i cui antenati, originari di Pariana o di Berticagnana, piccoli villaggi della montagna massese, si trasferirono nella città di Massa verso gli [...] un anno fu probabilmente lo stesso maestro, accortosi diquanto il suo allievo promettesse nel campo dell'opera, casa paterna. Il 1° febbr. 1805 la sposa diede prematuramente alla luce un figlio, Pietro, che morì dopo soli due giorni. Successivamente ...
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BIXIO, Nino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Genova il 2 ott. 1821 da Tommaso, impiegato all'Ufficio del marchio, e da Colomba Caffarelli, ultimo di otto figli, e fu battezzato con il nome di Girolamo. [...] tutto il suo atteggiamento posteriore è la riprova diquanto fosse stata profonda la sua accettazione della unificazione per il tentativo di una critica interpretazione. Documentandosi su carte di famiglia, getta maggior luce sulle vicende private e ...
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GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] permette di dare luce sufficiente al salone centrale. Il timpano, che, sorretto da colonne ioniche, forma con queste una sorta di fronte di tempio di pagine è dedicata agli archi di trionfo, in quanto lo studio e la riproduzione di questo tipo di ...
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TELESIO, Bernardino
Luca Addante
– Nacque a Cosenza, pare nel 1509, dai nobili Giovanni e Vincenza Garofalo, da cui nacquero inoltre Paolo, Valerio, Francesca, Giovannella, Tommaso, Gerolamo e Giovanni [...] inteso cozzerebbe con quanto detto da Telesio nel De natura sul suo esser privo di maestri accademici, di più alla luce e vari nobili abiurarono, tra cui Valerio e Paolo Telesio, mentre un altro fratello di Bernardino, Tommaso, divenuto arcivescovo di ...
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ENRIQUES, Federigo
Giorgio Israel
Nacque a Livorno il 5 genn. 1871 da Giacomo e da Matilde Coriat.
La famiglia si trasferi a Pisa, dove egli frequentò le scuole secondarie. Già qui manifestò la sua [...] della geometria e dell'algebra elementari visti alla luce dei punti di vista più elevati della ricerca matematica: Questioni riguardanti collocazione centrale la storia della scienza, in quanto capace di spiegare la genesi dei concetti scientifici. E ...
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CERESA (de' Ceresi), Carlo
Mina Gregori
Nacque il 20 genn. 1609 a San Giovanni Bianco, contrada Grabbia in Val Brembana (Bergamo) da Ambrogio e Caterina, benestanti, ivi trasferitisi dalla Valsassina [...] d'immagine, attraverso la trama rigorosa della luce e dell'ombra, che caratterizzeranno stabilmente la Vincenzo della cattedrale di Bergamo (più tardo diquanto è stato affermato), la singolare Guarigione miracolosa del santuario di Desenzano sul ...
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CHABOD, Federico
Franco Venturi
Nacque ad Aosta il 23 febbr. 1901. Il padre Laurent, notaio, era originario della Valsavaranche; la madre, Giuseppina Baratono, era di famiglia eporediese. Lo Ch. venne [...] moderna per via più diretta diquanto fosse quella inizialmente prescelta, di una tesi sul passaggio dal ristampati. La Politica di Paolo Sarpi ha visto la luce nel 1962 (Venezia-Roma). Le Lezioni di metodo storico sono apparse a cura di L. Firpo nel ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] personaggio mette in luce istintive doti di buonsenso che per il B. (cfr. ancora I piaceri)costituivano una, qualità tanto più apprezzabile quanto più era trascurata dal suo secolo, malato di "profondismo", ovvero della mania di complicare le verità ...
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CONSAGRA, Pietro
Federica De Rosa
Nacque a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, il 4 ottobre 1920 da Luigi e da Maria Lentini. Il padre, di origini palermitane, proveniva da una famiglia di venditori [...] la poetica di Consagra si esplicitò nel testo, pubblicato a Roma, La necessità della scultura, una confutazione diquanto espresso da la luce e lo spazio; Giuliano Briganti parlò di «alberi di un umanesimo da utopia» (Il mondo vestito di ferro, ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] degli affari esteri di Torino non dee rimanere straniero a quanto si agita intorno di Vittorio Amedeo II (p. 105), scritte nell'intenzione di difendere il sovrano dalle accuse di tradimento e di leggerezza politica, e per metterne invece in luce ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...