AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] ancora si poté procedere all'elezione ed alla consacrazione del nuovo arcivescovo, getta sull'atteggiamento di A. tanto maggior luce in quanto appunto Milano era la sua residenza prediletta.
Ma un simile atteggiamento può essere compreso a pieno ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] dei gesuiti. Egli rimase comunque nel clero secolare. Quanto alla ragione di questa rottura con la Compagnia, i documenti in nel febbraio del 1612. Verso la fine dell'anno veniva alla luce infatti una prima edizione dell'opera del B. destinata a ...
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LEVI, Carlo
Franco Contorbia
Maura Picciau
Nacque a Torino il 29 nov. 1902 da Ercole e da Annetta Treves.
I genitori appartenevano entrambi alla media borghesia ebraica: il padre era rappresentante [...] C. Grignani, Vitelli) a quanti (Wells, De Donato, Falaschi) hanno sottolineato la presenza nel manoscritto di tre date, comprese tra mentre la luce effusa, nordica, rivela una pittura analitica, di osservazione. Il dipinto dà prova di una precoce ...
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ESTE, Luigi d'
Paolo Portone
Ultimogenito di Ercole II, duca di Ferrara, Reggio e Modena, e di Renata di Francia, nacque il 25 dic. 1538 a Ferrara. Secondo i rigidi schemi della ragione di Stato che [...] Spagna, per andare a servire il re Filippo II. Alla luce dei documenti non si può affermare che egli comprendesse del tutto la francese. L'inesperienza politica di Sisto V, unita ad una verace quanto ingenua volontà di difendere le prerogative papali ...
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GIANFRANCESCO I Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Unico figlio ed erede del capitano e vicario imperiale Francesco (I) e della seconda moglie di questo, Margherita di Pandolfo Malatesta, [...] incipit del primo registro di gride a nome di G.), per quanto formalmente regolata dagli di libero attraversamento del territorio mantovano in caso di necessità. Nel 1423 divenne doge Francesco Foscari, tradizionalmente considerato, anche alla luce ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] universale" (o "gusto universale"), che è proprio di ognuno, in quanto tutti possono far poesia, e il "genio particolare ma allo spirito dell'originale, per poterne mettere in luce i meriti più autentici.
Sempre legate alla sua attività universitaria ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] di Genova). Presente nel poema, pur se meno diquanto sia stato creduto, è pure una sorta di lingua artefatta detta jonadattica, oggetto di il progetto di pubblicazione fu accantonato anche dal Minucci. A forza di fallimenti, a vedere la luce per ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] più restrittivi e limitativi della vita democratica diquanto già non facesse il suo modello obbligato, luce solo un breve articolo (Di Marco Polo e dei suoi commentatori, negli Annali di statistica del giugno 1828); un grosso studio sulla vita di ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] vaticana (1589), videro la luce nell'edizione vaticana dei 1630: si tratta di lavori che sarebbe facile e ingiusto quanto poteva per evitarla, rivolgendosi a Clemente VIII; ma il papa gl'impose il silenzio e l'obbedienza, minacciandolo anche di ...
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ZUCCARI (Zuccaro, Zucchero, Zuccarelli), Federico
Maddalena Spagnolo
Nacque a Sant’Angelo in Vado nel ducato di Urbino dal pittore Ottaviano e da Antonia Nari, il 18 aprile del 1539/40. Fra le discordanti [...] che lo accompagnò spesso nella sua carriera, di non essere apprezzato quanto meritava. A luglio il cardinale lo Federico Barbarossa e Alessandro III, omaggio all’arte veneta nella luce tersa e nelle cromie brillanti. Da Venezia raggiunse Augusta, ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...