QUASIMODO, Salvatore. – Nacque a Modica il 20 agosto 1901, secondogenito di Gaetano Quasimòdo, capostazione, e di Clotilde Ragusa. Ebbe tre fratelli: Enzo, Ettore e Rosina.
L’accentazione del cognome fu [...] Luciano Anceschi interpretò come sublimazione di un «acre furore sensuale […] in un rimpianto estenuato diluce edenica» (introduzione ai Lirici uno sforzo immane di trapassare la cerchia delle rappresentazioni e delle immagini in quanto dati» per ...
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TESTA, Pietro detto il Lucchesino
Silvia Bruno
– Figlio di Giovanni di Bartolomeo di professione rigattiere («vendugliolo») e di Barbara, nacque a Lucca e venne battezzato il 18 giugno 1612 nella chiesa [...] ), creando forti penombre e improvvisi guizzi diluce, e indirizzandosi verso esperienze luministiche nuove il vero e proprio ‘manifesto teorico’ – per quanto non definitivo, né stampato – dell’arte di Pietro Testa, nel quale sono affrontati, tra gli ...
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LUCCA, Francesco
Marcoemilio Camera
Nacque a Cremona il 21 dic. 1802 da Domenico, assistente di finanza, e da Paola Albrisi, milanesi. Si diplomò giovanissimo in clarinetto ricoprì l'incarico di secondo [...] associazione di musicisti amatoriali costituitasi a Chiasso allo scopo di vendere, tramite abbonamento, "quantodidi Giovannina Strazza di proporlo in forma ridotta in una sola serata: le quattro opere videro la luce in Italia solo dopo la morte di ...
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CATALANI, Angelica
Raoul Meloncelli
Nata a Senigallia il 10 maggio 1780 da Antonio, commerciante in pietre preziose e primo della cappella del duomo della città, e da Antonia Summi, anconetana di umili [...] , riservato all'educazione delle fanciulle di nobili origini; fu comunque proprio nel convento eugubino che la C. (secondo quanto sostiene lo Scudo) poté ricevere una seria educazione musicale e mettere in luce le sue doti vocali - subito emerse ...
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BELTRAMI, Eugenio
Nicola Virgopia
Nacque a Cremona il 16 nov. 1835. Compiuti gli studi secondari nel ginnasio liceo di Cremona, s'iscrisse nel 1853 alla scuola di matematica dell'università di Pavia, [...] nuova luce sulle controversie intorno ai principî fondamentali della geometria ed ai concetti di Gauss, spazi il B. trovò una particolare deformazione, priva tanto di rotazione quantodi dilatazione, nella quale la forza e lo spostamento hanno in ...
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GREGORINI, Domenico (Domenico Paolo)
Claudio Varagnoli
Nacque a Roma il 21 ag. 1692 da Ludovico, architetto, e da Antonia Ficadenti, nella parrocchia di S. Giovanni dei Fiorentini (Varagnoli, 1988, cui [...] originali risiedono nell'alleggerimento della parete di facciata mediante le fonti diluce e nella copertura nervata. I caratteri almeno a quanto finora è noto, forse anche a seguito della morte di Passalacqua (1748). Si ha notizia di opere minori, ...
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LANZANI, Andrea
Rossella Faraglia
Nacque a Milano il 2 nov. 1641 da Giovan Battista e Caterina Bisnati (Casetta, p. 80). Le fonti, pur sottolineando la grande prolificità dell'artista, la fama presso [...] Fuga in Egitto nella chiesa di S. Giuseppe a Milano.
Il dipinto è di grande interesse, in quanto contiene in nuce molti degli è, coerentemente con il contesto, la donna vestita diluce dell'Apocalisse. Questi affreschi dispiegano la grande perizia ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] dei contorni, a tutta la composizione, dalla Sepoltura di Raffaellino da Reggio, che l'A. aveva intagliata fin dal 1591. È difficile dire quantadi quella luce sia di Raffaellino pittore e quanta dell'A. intagliatore e stampatore.
Fu attribuita pure ...
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BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] Acad. Española, XI, Madrid 1914, p. 111). Non sappiamo quanto tempo durò questo secondo soggiomo in Spagna. Secondo alcuni fino al farebbero pensare al tardo manierismo, ma i giochi diluce, le pennellate e alcune fisionomie sono riferibili alla ...
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FEDOZZI, Prospero
Carlo Bersani
Nato a Matelica (Macerata) il 12 luglio 1872, da Carlo ed Emilia Ranucci, nel 1894 si laureò a Padova, dove prese la libera docenza nel 1896. Fino al 1899 fu nell'amministrazione [...] interno (pp. 315 ss.). Il migliore modello di riferimento restano per il F. gli accordi di Berlino (p. 316) che, per quanto solo in parte resi effettivi, hanno predisposto garanzie che sono "quantodi meglio la diplomazia abbia saputo escogitare" (p ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...