DI LIEGRO, Luigi
Maurilio Guasco
Nacque a Gaeta (Latina) il 16 ottobre 1928, da Cosimo e Anna Catanzano, in una famiglia numerosa e povera; fu battezzato il giorno successivo nella chiesa parrocchiale [...] vengono considerati come coloro che intendono prima di tutto punire i ricchi in quanto tali, come si legge in diversi era un uomo di azione, tutti lo pensavano e lo vedevano soprattutto in quella luce, ma era anche un uomo di preghiera, alla ...
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DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] il D. si proponeva di dimostrare "quanto vana, quanto priva d'ogni salda dottrina fosse la filosofia di Aristotele" (p. 94). , prioritaria anche rispetto alla necessità di far luce sulla incompatibilità di pensiero tra filosofi così lontani e ...
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DI MEO, Alessandro
Silvio De Majo-Errico Cuozzo
Nacque a Volturara Irpina (Avellino) il 3 nov. 1726 da Marco e Giovanna Pennetti. Perduto il padre all'età di nove anni, fu posto sotto la tutela dello [...] apologia per la Chiesa, in linea con quanto andava facendo in quel periodo l'Accademia di materie ecclesiastiche. Il de Liguori anzi, , pur risultando degne di fede nella maggior parte dei casi, se esaminate alla luce dei principi diplomatistici del ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] ) il C. definisce una nuova legittiniità del procedimento in quanto procedimento retorico, di innalzamento e di straniamento della materia poetica; alla lucedi questa teoria il C. non manca di censurare l'uso errato che il Caro fa dell'invocazione ...
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ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] mondo bizantino consentì ad A. di mettersi in luce. Ma, a parte il nuovo aumento di prestigio, l'incontro soprattutto con particolare tipo di prestazione, che era poi quantodi meglio egli fosse in grado di dare: la redazione di lettere e documenti ...
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LEONE XIII, papa
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, alle pendici dei monti Lepini, a sud di Roma. Figlio dell'agiato proprietario terriero conte Ludovico [...] il valore della libertà, e mostrava di apprezzare quantodi bene e di vero fosse presente nelle aspirazioni moderne. Distingueva, poi, le varie forme di libertà. In particolare, riconosceva la libertà di parola e di stampa, con i limiti necessari a ...
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COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] ideale, è la proiezione di una propria ricerca di liberazione dal mondo e di raggiungimento di un'esistenza totalmente spirituale.
Ma Ferrante è anche la sorgente vitale, la fonte di calore e diluce che permette alla C. di innalzarsi ("Questo è quel ...
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GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] infatti, privo tanto di sentori masacceschi quantodi riflessi significativi di Lorenzo Monaco, si coniugano 115-172; Pittura diluce: Giovanni di Francesco e l'arte fiorentina di metà Quattrocento (catal., Firenze), a cura di L. Bellosi, Milano ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] (In Theologiam, pp. 518-519). È alla lucedi questa netta e precoce affermazione che bisogna interpretare anche assertori, conclude il C., è quantodi più nefasto si potesse concepire e per i principi e per la stessa Chiesa di Cristo (ff. 251-252).
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] luce numerose opere e operette, di valore disuguale, ma assai importanti, generalmente, a comprendere la posizione e la personalità di questo scrittore gesuita.
Vanno ricordate innanzi tutto quelle che si legano strettamente all'Istoria, in quanto ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...