Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] del nucleo sillabico nei dittonghi ascendenti (per es. /ˈpjano/ piano, /ˈkwando/ quando).
Nel sistema consonantico dell’italiano la quantità (➔ quantità fonologica) ha valore distintivo ed è quindi fonologica, almeno in base ad alcune posizioni circa ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] ha innalzato le vocali medie finali (-e, -o > -i, -u: [ˈkruːʒi] «croce», [ˈbɔːʒu] «voglio»).
Quanto al consonantismo, da ricordare il cosiddetto ➔ betacismo, cioè il regime di variazione dell’unico fonema in cui sono originariamente confluiti i ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] [u]), essendo al limite tra articolazione vocalica e quella consonantica, perdono più facilmente la loro sillabicità (diventano asillabiche) e 1981), Strutture prosodiche dell’italiano. Accento, quantità, sillaba, giuntura, fondamenti metrici, Firenze ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] nell’ambito della radice verbale, seguita in alcuni casi da assimilazione consonantica: *vederò > vedrò; *venirò > *venrò spesso il futuro epistemico esprime un’approssimazione rispetto a una quantità:
(25) Il castello non è lontano dal borgo. ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] controllati.
Un altro fenomeno di allungamento consonantico sistematico è il raddoppiamento di /r/ più soldi», il calabrese [lu ˈkːu ˈgːranːi] «il più grande»), quanto in quelle dell’italiano regionale (ad es., non lo faccio [pː]iù, di [pː]iù ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] due suoni differenti, riservando l’j alla funzione consonantica o semiconsonantica. Le loro proposte ebbero successo solo j e J sono usati per indicare il momento totale della quantità di moto.
J/Ψ è il simbolo del mesone vettoriale di ...
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rotazione
rotazióne s. f. [dal lat. rotatio -onis, der. di rotare «ruotare»]. – 1. Il fatto di ruotare, come movimento circolare o quasi circolare di un corpo o elemento intorno a un asse: imprimere un movimento di r. o una r. a un oggetto...
j, J
(i lungo, raro iòd, ant. iòta) s. f. o m. – Segno alfabetico, che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino o italiano, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata in...