immediatezza /im:edja'tets:a/ s. f. [der. di immediato]. - 1. [qualità di ciò che avviene subito: i. di un atto, di una conseguenza] ≈ istantaneità, repentinità, subitaneità, tempestività. ↓ rapidità, [...] sollecitudine, velocità. ↔ lentezza. 2. (estens.) [qualità di ciò che è direttamente espresso, privo di mediazioni: l'i. di un discorso] ≈ franchezza, naturalezza, schiettezza, spontaneità. ↔ ambiguità, doppiezza. ...
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stampo s. m. [der. di stampare]. - 1. a. [arnese con disegni a incavo per dare forma in rilievo a paste alimentari, biscotti, ecc.] ≈ forma, formina, stampino. b. [arnese adoperato per imprimere o riprodurre [...] punzone, sigillo, stampiglia, stampino, timbro. ● Espressioni: fig., fatto con lo stampo [di persona che, per aspetto fisico o per altre qualità, è simile a tante altre: i ragazzi di oggi sembrano tutti fatti con lo s.] ≈ e ↔ [→ SPUTATO]. 2. (fig.) a ...
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attributo s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre "attribuire"]. - 1. a. [elemento che si riconosce come essenziale di un soggetto: la pazienza è uno dei suoi a.] ≈ carattere, caratteristica, [...] ] ≈ emblema, segno, simbolo. 2. (gramm.) [parte del discorso che, riferita a un sostantivo, ne determina una qualità] ≈ ‖ aggettivo. 3. (eufem.) [al plur., gli organi riproduttivi esterni dell'uomo] ≈ ⇑ (eufem.) bassoventre, Ⓣ (anat.) genitali, (lett ...
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audacia /au'datʃa/ s. f. [dal lat. audacia] (pl. -cie). - 1. [qualità di chi ha coraggio] ≈ (lett.) animosità, ardimento, arditezza, baldanza, coraggio, (non com.) intrepidezza, valore. ↔ codardia, paura, [...] (non com.) pavidità, pusillanimità, timore, vigliaccheria, viltà. ↓ prudenza. 2. [qualità di chi osa troppo] ≈ imprudenza, sconsideratezza, spericolatezza, temerarietà. ↔ accortezza, cautela, previdenza, prudenza. 3. a. [caratteristica di ciò che ...
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definizione /defini'tsjone/ (ant. diffinizione) s. f. [dal lat. definitio -onis]. - 1. [atto con cui si stabiliscono chiaramente i limiti, i confini e sim.: d. dei limiti di competenza di due organi] ≈ [...] o di una frase] ▲ Locuz. prep.: per definizione [sottolinea la piena rispondenza della qualità attribuita a persona o cosa alla definizione che di quella qualità è tradizionalmente data: sei la serenità per d.] ≈ per antonomasia, [riferito a persona ...
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degenerare v. intr. [dal lat. degenerare, der. di genus -nĕris "stirpe"] (io degènero, ecc.; aus. avere). - 1. [allontanarsi dalle qualità, soprattutto morali, della propria stirpe, con la prep. da: d. [...] peggiorare. ↔ [con uso assol.] migliorare, [con uso assol.] perfezionarsi. 3. (biol., fis.) [di cellule, organi, materia, perdere certe qualità biologiche o chimico-fisiche] ≈ corrompersi, decadere, degradare, deteriorarsi. ⇑ alterarsi, modificarsi. ...
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importanza /impor'tantsa/ s. f. [der. di importare¹]. - 1. [qualità per cui una cosa ha grande rilievo: affare di grande i.] ≈ entità, interesse, (lett.) momento, peso, rilevanza, rilievo, serietà, valore. [...] (1)]; non ha importanza [formula per scusare qualcuno o qualcosa] ≈ (non) fa niente, non importa, pazienza. 2. [qualità di chi è autorevole, influente e sim.: acquistare i.] ≈ autorevolezza, autorità, considerazione, credito, fiducia, influenza, peso ...
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opacità s. f. [dal lat. opacĭtas -atis]. - 1. a. [qualità di ciò che riflette la luce solo in modo diffuso] ↔ brillantezza, lucentezza, lucidità. b. [qualità di ciò che non si lascia attraversare dalla [...] luce] ↔ (non com.) diafaneità, traslucidità, trasparenza. 2. (fig.) [caratteristica di ciò che è privo di espressione, poco vivace: l'o. di uno sguardo] ≈ inespressività, ottusità, torpidezza, vacuità, ...
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Fabio Rossi
dio. Finestra di approfondimento
Nomi di Dio e del diavolo - Come accade per molti termini che pertengono alla sfera del divino o del diabolico, d. e diavolo sono parole spesso deformate o [...] demone de gli Egizi (T. Tasso).
Usi figurati - Sia d. sia diavolo possono essere impiegati in accezioni fig., per designare persone con qualità particolari. Dire di una persona che è un d. (o come un d.: Luca spara come un D. [L. Pirandello]) significa ...
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inetto /i'nɛt:o/ [dal lat. ineptus, der. di aptus "adatto", col pref. in- "in-²"]. - ■ agg. 1. [che non ha attitudine per determinati compiti, con la prep. a: essere i. al comando] ≈ inadatto, inadeguato, [...] incapace, incompetente, maldestro. ‖ inesperto. ↔ abile, bravo, capace, scelto, valente. ‖ esperto. 3. [di persona, che ha scarse qualità morali: un uomo i.] ≈ buono a nulla, (lett.) disutile, incapace, inconcludente, mediocre. 4. (lett.) [che non si ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni e utilizzazioni.
Diritto
Q. totale...
QUALITÀ
Amerigo Cancellieri
La richiesta sempre maggiore di q. da parte dei consumatori e i progressi realizzati dai Paesi emergenti, specie quelli dell'Estremo Oriente, in termini di quantità e diversificazione delle tipologie dei prodotti,...