chiarezza /kja'rets:a/ s. f. [der. di chiaro]. - 1. a. [qualità di ciò che lascia trapassare la luce: un'acqua di c. cristallina] ≈ (lett.) chiarità, limpidezza, luminosità, nitidezza, nitore, purezza, [...] trasparenza. ↔ opacità, torbidezza. b. [qualità di ciò che emette luce: la c. del giorno, del sole] ≈ lucentezza, luminosità, splendore. ↔ buio, cupezza, oscurità. 2. (fig.) [facilità di comprensione: c. di un discorso] ≈ accessibilità, ...
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vero /'vero/ [lat. vērus]. - ■ agg. 1. [che è realmente ciò che dice il suo nome: i v. genitori; il v. autore di un'opera] ≈ effettivo, reale. ↔ falso, fittizio, immaginario. ↓ presunto, supposto. 2. a. [...] intenso, profondo. ↔ falso, simulato. 6. [di persona o cosa, per intensificarne qualità spec. negative: un v. mascalzone; è una v. indecenza] ≈ autentico, [con riferimento a qualità positive possedute in alto grado: un v. artista; un v. amico] valido ...
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pregiato agg. [part. pass. di pregiare]. - [che è di buona qualità: tessuto p.; vini p.] ≈ di alto livello, di classe, di pregio, di qualità, di valore, notevole, pregevole, prezioso. ↑ eccellente. ‖ costoso, [...] ricercato. ↔ andante, da nulla, di seconda scelta, dozzinale, mediocre, scadente ...
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veste /'vɛste/ (ant. o pop. vesta) s. f. [lat. vestis]. - 1. (abbigl.) a. [tutto ciò che viene indossato per coprire la persona] ≈ abito, capo, indumento, (poet.) spoglia, (lett.) vestimento. b. (estens.) [...] si compie un atto o un insieme di atti: recarsi a una cerimonia in v. ufficiale; nelle v. di ministro] ≈ facoltà, funzione, qualità, ruolo. ‖ carica. ▼ Perifr. prep.: in veste di [nel ruolo di: parlo in v. di sindaco] ≈ come, da, in funzione di, in ...
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prerogativa s. f. [dal lat. tardo praerogativa, femm. sost. dell'agg. class. praerogativus "che vota prima degli altri"]. - 1. a. (giur.) [ciascuno dei diritti o attribuzioni o esenzioni che vengono riconosciuti [...] che distingue una persona: la puntualità è una sua p.] ≈ caratteristica, dote, peculiarità, virtù. ↔ difetto. b. [qualità distintiva di una cosa: la p. di questo farmaco è la sua tollerabilità] ≈ caratteristica, merito, particolarità, peculiarità ...
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classe s. f. [dal lat. classis, di etimo incerto]. - 1. a. (soc.) [ciascuno dei raggruppamenti d'individui appartenenti alla medesima condizione sociale ed economica: c. operaia, borghese] ≈ ‖ ceto. ● [...] le c. dei verbi greci] ≈ categoria, gruppo, raggruppamento. 4. (trasp.) [divisione delle attrezzature e dei servizi in base alla qualità: vagone di seconda c.] ≈ ‖ categoria. 5. (milit.) [l'insieme dei soldati richiamati in uno stesso anno: la c. del ...
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pretesa /pre'tesa/ s. f. [part. pass. femm. di pretendere]. - 1. [il fatto di pretendere cose a cui non si ha pieno diritto: avanzare delle p. su un territorio] ≈ (lett.) pretensione. 2. [ostentazione [...] la p. di conoscere il vero] ≈ presunzione, (lett.) pretensione. ● Espressioni: avere la pretesa (di) [credere di possedere capacità o qualità che in realtà non si hanno, seguita da verbo all'inf.: ha la p. di saper cucinare] ≈ [→ PRETENDERE v. tr. (1 ...
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prevedibilità s. f. [der. di prevedibile]. - 1. [qualità di ciò che è prevedibile: la p. di una conclusione, di certi avvenimenti] ≈ ‖ probabilità. ↔ imprevedibilità. ‖ improbabilità. 2. (estens.) [qualità [...] di ciò che è ovvio, banale: un film di grande p.] ≈ banalità, ovvietà, (non com.) scontatezza. ↔ originalità ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] demone de gli Egizi (T. Tasso).
Usi figurati - Sia d. sia diavolo possono essere impiegati in accezioni fig., per designare persone con qualità particolari. Dire di una persona che è un d. (o come un d.: Luca spara come un D. [L. Pirandello]) significa ...
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buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] b. è uno che, per es., ha molta pazienza con gli attori. Analogam., dicendo un amico b. si pone l’accento sulle qualità morali e caratteriali dell’amico, mentre dicendo un buon amico ci si riferisce al rapporto di confidenza e intimità.
C’è buono e ...
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qualità Proprietà che caratterizza una persona, un animale o qualsiasi essere, una cosa ecc., come specifico modo di essere, soprattutto in relazione a particolari aspetti o condizioni, attività, funzioni e utilizzazioni.
Diritto
Q. totale...
QUALITÀ
Amerigo Cancellieri
La richiesta sempre maggiore di q. da parte dei consumatori e i progressi realizzati dai Paesi emergenti, specie quelli dell'Estremo Oriente, in termini di quantità e diversificazione delle tipologie dei prodotti,...