Pseudonimo dello scrittore austriaco Sándor Friedrich Rosenfeld (Puszta Zdenci, Croazia, 1872 - New York 1945). Abbandonò la carriera militare (1902) per dedicarsi al giornalismo (nel 1914-18 come corrispondente [...] di guerra); fu tra i collaboratori di Simplicissimus. Nel 1938 emigrò negli USA. Fu autore prolifico e brillante di commedie (Der König von Crucina, 1892; Bubi, 1912, in collab. con G. Meyrink), racconti ...
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ILLYÉS, Gyula
Gyozo Szabó
Poeta e narratore ungherese, nato a Rácegrespuszta il 2 novembre 1902. Dopo la caduta della Repubblica dei consigli del 1919 riparò all'estero e studiò alla Sorbona. Tornato [...] premio Kossuth nel 1948 e nel 1953.
Ottimo conoscitore della vita di campagna, pubblicò nel 1936 Puszták népe ("Gente della puszta"); dopo la seconda guerra mondiale si volge verso la storia nazionale in due importanti drammi - Fáklyaláng ("Fiamma di ...
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VÖRÖSMARTY, Mihály
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato il 1° dicembre 1800 a Puszta-Nyék, nel comitato di Fehér, morto a Pest il 17 novembre 1855. Il padre, che discendeva di nobile famiglia cattolica, [...] fu amministratore e poi fittavolo della tenuta di un magnate ungherese. Il laborioso, taciturno e sensitivo V. frequentò a Székesfehérvár il ginnasio fino al 1816, e poi a Pest presso gli scolopî. A 15 ...
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Scrittore ungherese (Kolozsvár 1890 - Budapest 1942), giornalista, narratore e drammaturgo, distintosi soprattutto nella novella leggera, piacevole. Fra le sue opere meritano rilievo: le novelle A diadalmas [...] Jancsi és Juliska ("Giovanni e Giulietta", 1939); A fattyú ("Il bastardo", 1941); le commedie A pusztai szél ("Vento della puszta", 1931); Lovagias ügy ("Affare cavalleresco", 1931); Kártyázó asszonyok ("Donne che giocano a carte", 1939); Nyári zápor ...
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puszta
〈pùstå〉 s. ungh., usato in ital. al femm. (anche adattato in pusta). – Nome della prateria steppica, tipica della pianura ungherese, che rappresenta una formazione semi-naturale dovuta ad attività di pascolamento; è caratterizzata da...
pusta
s. f. – Adattamento ital. dell’ungherese puszta (v.): nella sua poesia è tutto il sole della p. selvaggia, è il fremere del cavallo ungherese (Carducci, parlando del poeta ungh. Sándor Petöfi).