Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] paludosi. In questa vasta area è ben visibile la contrapposizione tra la pianura coltivata, l’alföld, e la steppa, o puszta.
L’idrografia ungherese è dominata dai due grandi sistemi fluviali del Danubio e del Tibisco, che scorrono paralleli l’uno all ...
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LOTZ, Karl
Pittore, nato a Homburg il 16 dicembre 1833, morto a Budapest il 13 ottobre 1904. Studiò a Vienna con C. Rahl, distinguendosi per una notevole sicurezza di disegno. Collaborò col suo maestro [...] dapprima alla pittura del paesaggio, ritraendo con particolare preferenza i varî aspetti della vita campestre della puszta. Ma raggiunse la fama soprattutto con i suoi affreschi rappresentanti episodî della storia ungherese, accuratamente preparati ...
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Popolazione nomade affine agli Unni. Dalla Mongolia si volsero (460 ca.) verso il Mar Caspio e il Mar Nero. Vinti intorno al 550 dai Turchi-Altai, si spinsero ancor più a occidente; nel 558 chiesero a [...] con i Longobardi e parteciparono alla distruzione del Regno dei Gepidi (566 o 567). Dal 568 abitarono la puszta ungherese, dominando dalla Dalmazia alla Boemia, dalle Alpi orientali alla Transilvania. Terrore dell’Impero bizantino, arrivarono fin ...
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Regista cinematografico ungherese (Pécs 1930 - Monaco di Baviera 1994). Autore tra i più significativi del cinema ungherese degli anni Sessanta per la qualità dell'impegno e per doti stilistiche, predilesse [...] della morte e della resurrezione di due ragazzi", 1972). Vanno ricordati inoltre Szarvassá vált fink ("I ragazzi trasformati in cervi", 1974), Két Elhatározás ("Due decisioni", 1977), Pusztai emberek ("Gente della puszta", 1981), Yerma (1984). ...
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USTASCIA
Oscar Randi
. In croato, ustaša è un derivato dal verbo ustati: "alzarsi in piedi, insorgere, ribellarsi", ed era stato già usato dagli Slavi balcanici per indicare le rivolte popolari per [...] , prima in Germania, poi in Ungheria e infine in Italia. I loro campi di raccolta più noti erano quelli di Janka Puszta in Ungheria, e di Borgotaro e delle Lipari, in Italia. Nel settembre 1932 effettuarono uno sbarco sulla costa adriatica facendo ...
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Terza città dell'Ungheria per numero di abitanti (dopo Budapest e Seghedino) e il centro maggiore dell'Alföld a est del Tibisco, posta nella parte orientale dello stato, in regione fertile e ben coltivata, [...] , abitanti nella città, posseggono dei ricoveri e delle abitazioni estive dette tanya. Al limite di tre distretti economici diversi (puszta stepposa con allevamento di equini e bovini; boschi di acacie a nord e nordest; campi di grano, mais, tabacco ...
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SUBOTICA (Maria Teresiopoli; A. T., 77-78)
Ferdinando Milone
Città della Iugoslavia, situata nell'estremità settentrionale dello stato, a una decina di chilometri appena dal confine con l'Ungheria, di [...] , relativamente povera di industrie, conserva tuttora la sua fisionomia agricola nelle ampie vie, che dal centro si prolungano nella puszta, e nelle case basse, sparse alla periferia. Non mancano, però, belle chiese e notevoli edifici, e la città è ...
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KECSKEMÉT (A. T., 59-60)
Elio Migliorini
Importante città dell'Ungheria, capoluogo d'un vastissimo comune (939 km., di cui il 70% coltivato in modo intensivo, per la massima parte a cereali), posta a [...] circa 40 mila vivono nel centro, gli altri nel contado. Il 99% sono ungheresi e i tre quarti cattolici. La tipica vita della puszta (allevamento del bestiame) è ancora diffusa nelle vicinanze; presso il Tibisco è stato creato un bellissimo vigneto. ...
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bioma
Saverio Forestiero
Complesso di vegetali con assetto stabile su di una vasta area geografica. La relativa stabilità di un bioma è data principalmente dalle interazioni tra vegetazione e clima, [...] pluviale, foresta tropicale decidua, prateria, macchia, deserto. I biomi ricevono spesso nomi locali come nel caso di puszta, pampa, veldt, paramo, fynbo, chaparral, maquis (macchia), outback, steppa, taiga e così via. In un’ottica sistemica ...
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PETŐFI, Sándor (Alessandro)
Enrico Várady
Poeta ungherese, nato nel comitato di Pest, a Kiskőrös, il 1° gennaio 1823. Figlio di un macellaio, Stefano, che si era acquistata una modesta agiatezza, il [...] di forme, figure di genere e paesaggi (Kutyakaparó, A Tisza, A gólya, Falu végén kurta kocsma, A téli esték, A puszta télen) e mentre crea alcuni capolavori di poesia narrativa (Szécsi Mária, Bolond Istók), si va sempre meglio concretando il suo ...
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puszta
〈pùstå〉 s. ungh., usato in ital. al femm. (anche adattato in pusta). – Nome della prateria steppica, tipica della pianura ungherese, che rappresenta una formazione semi-naturale dovuta ad attività di pascolamento; è caratterizzata da...
pusta
s. f. – Adattamento ital. dell’ungherese puszta (v.): nella sua poesia è tutto il sole della p. selvaggia, è il fremere del cavallo ungherese (Carducci, parlando del poeta ungh. Sándor Petöfi).