vaiolo
Gabriella d’Ettorre
La malattia che lascia il segno
La trasmissione del vaiolo umano può avvenire dal malato al soggetto sano oppure attraverso oggetti contaminati. La malattia, una delle principali [...] causata dai danni a carico del polmone o dell’apparato digerente. Nei casi di guarigione restano comunque le cicatrici al posto delle pustole, dopo che queste si sono seccate e le croste si sono staccate.
L’uomo è l’unica fonte di infezione: il virus ...
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vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] protozoaria). In origine, il termine designava il vaiolo dei bovini (o vaiolo vaccino) e il pus ricavato dalle pustole del vaiolo bovino (pus vaccinico), impiegato per praticare l’immunizzazione attiva contro il vaiolo umano.
I v. si dicono mono-, bi ...
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OMEOPATICA, TERAPIA (dal gr. ὅμοιος "uguale" e πάϑος "affezione")
Alberico BENEDICENTI
Leonardo ALESTRA
Giacinto VIOLA
TERAPIA È una dottrina terapeutica derivante dalla scoperta fatta da E. Jenner [...] (1749-1823) che l'inoculazione con le pustole vacciniche rende immuni dal vaiolo. Basandosi su questo fatto l'illustre medico inglese G. Hunter (1728-1794) fece rivivere un concetto assai antico, cioè che due malattie dello stesso genere non ...
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sifiloderma
Eruzione cutanea che compare nel periodo secondario e in quello terziario della sifilide. I s. del periodo secondario possono essere rappresentati da una disseminazione di papule (s. papuloso) [...] oppure di roseole (s. roseolico), talora anche da pustole (s. pustoloso) o infine da alterazioni della pigmentazione cutanea (s. pigmentario). I s. del periodo terziario sono costituiti principalmente da noduli (s. nodulare): alcuni piccoli, più ...
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Dermatologo, nato a Filadelfia il 23 dicembre 1845, ivi morto l'8 maggio 1913, compì gli studî presso l'università di Pennsylvania, andò a perfezionarsi in dermatologia e sifilografia a Londra, Parigi [...] di sesso e d'età, caratterizzata da un'eruzione polimorfa (eritema, papule, vesciche, bolle e qualche volta anche pustole) che evolve a poussées con fenomeni dolorosi spiccati (prurito, bruciore, dolore acuto) senza grave danno dello stato generale ...
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Malattia cutanea contagiosa, dovuta a ifomiceti del genere Microsporum (specialmente Microsporum audouini). Sul cuoio capelluto dei bambini si presenta con una o poche chiazze rotondeggianti ricoperte [...] opachi, spezzati a 3-6 mm dallo sbocco follicolare. Nell’adulto il Microsporum può localizzarsi nella barba con formazione di pustole o infiltrati follicolari profondi; si possono avere anche analoghe localizzazioni sulla cute delle parti glabre. ...
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GATTI, Angelo Giuseppe Maria
Arturo Castiglioni
Uno dei più illustri medici italiani del Settecento, nato a Ronta nel Mugello nel 1730, morto a Napoli il 18 gennaio 1798. Fu studente a Pisa dove ebbe [...] visse -ngamente e propugnò (1763) l'inoculazione del vaiolo consigliando di trarre il pus per l'inoculazione dalle pustole artificiali. Avversato dall'Accademia, finì per trionfarne ed ebbe l'incarico d'inoculare gli allievi della Scuola militare di ...
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Malattia endemica degli erbivori (detta anche carbonchio), causata dal Bacillus anthracis; può essere trasmessa anche all’uomo per inoculazione diretta, attraverso ferite superficiali o abrasioni della [...] a seconda delle modalità di contagio. Nella trasmissione da contatto si manifesta in una delle forme più lievi, caratterizzata da pustole di colore nerastro, curabili con gli antibiotici. Quando viene assunto per via inalatoria, l’a. dà luogo al ...
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sicosi
Affezione suppurativa diffusa dei follicoli piliferi della faccia. La s. appartenenti al gruppo delle follicoliti croniche. Si distinguono, in rapporto ai germi patogeni e alle caratteristiche [...] che mostra la radice circondata da un rivestimento purulento d’aspetto gelatinoso; s. lupoide, nella quale le pustole, caratteristicamente raggruppate, si moltiplicano in direzione centrifuga; s. tricofitica (s. parassitaria) che si differenzia dalle ...
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Medico (Berkeley, Gloucestershire, 1749 - ivi 1823). Ha il merito di aver propugnato e attuato per primo la vaccinazione antivaiolosa. Ad essa J. giunse in base all'osservazione che le persone guarite [...] ), dopo venti anni di esperienze, di inoculare in un bambino, previa scarificazione della cute, materiale purulento prelevato da pustole di individui affetti da vaiolo vaccino; un successivo innesto nello stesso soggetto di pus vaioloso umano (atto ...
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pustola
pùstola s. f. [dal lat. pustŭla, affine al gr. ϕυσάω «gonfiare»]. – 1. In medicina e veterinaria, lesione cutanea elementare caratterizzata dal sollevamento dell’epidermide dovuto alla presenza di una raccolta purulenta, formatasi...