Dovlatov, Sergej Donatovic
Dovlatov, Sergej Donatovič. – Scrittore e giornalista russo (Ufa 1931- New York 1990). Figlio di un regista teatrale, lavora come giornalista dai primi anni Settanta, mentre [...] speciale. Appunti di un sorvegliante (2002), sull'esperienza di secondino in un campo di prigionia; Il parco di Puškin (2004), galleria di ritratti di un'umanità inconsapevolmente grottesca, tra dissidenti, nomadi alcoolisti e intellettuali fuori uso ...
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Fotografo e regista cinematografico statunitense di origine ungherese (New York 1928 - Parigi 2022). Dopo avere studiato sociologia, ha lavorato come illustratore; trasferitosi a Parigi (1948), si è dedicato [...] , Le messie (1999). Nel 1994 ha pubblicato In and out of fashion. Oltre a mostre personali (1997, Mosca, Museo Puškin; 1999, Parigi, Fédération nationale d'achat des cadres; 2002, Roma, Palazzo delle Esposizioni; 2013, New York, Howard Greenberg ...
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DANINI, Silvio Valentino (Valentin Amvrosievič)
Carla Muschio
Non sappiamo di dove fosse originario il padre di questo architetto operoso in Russia.
Nato nel 1867 da Ambrogio e da madre russa a Char´kov [...] Pietroburgo. Dopo tre anni entrava come architetto nella direzione dei palazzi di Carskoe Selo ("Villaggio degli Zar", l'attuale Puškin). Dal 1896 l'attività del D. è quindi principalmente legata a Carskoe Selo e alla famiglia imperiale.
L'attività ...
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VILLA GIULIA, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo attico che deriva il nome dal cratere a campana del Museo di Villa Giulia, (v. roma, Sez. l, ii, 2), trovato a Falerii, con donne danzanti. [...] in contrapposto al contemporaneo Pittore dei Niobidi che invece predilige le scene movimentate. Altro vaso notevole è quello della Galleria Puškin di Mosca con Dioniso infante e Hermes, nel quale il messaggero degli dèi appare seduto; così pure il ...
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Zàjcev, Borìs Konstantinovič
Wolf Giusti
Scrittore russo (Orël 1881 - Parigi 1972), emigrò in Francia nel 1921; assai noto non soltanto come narratore (tradotto in molte lingue), ma anche come italianista.
Si [...] conferma con la traduzione dell'Inferno di Dante (Ad, Parigi 1961). Quale motto, egli pone un'affermazione del massimo poeta russo, Puškin: " Il solo piano dell'Inferno dantesco è già di per sé il frutto di un alto genio ". La traduzione dell'Inferno ...
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Compositore e critico musicale nato da padre francese e madre lituana il 6 gennaio 1835 a Wilna, ivi morto nel 1918. Valente ingegnere militare, insegnò scienza delle fortificazioni nelle accademie militari [...] farsi ancella dell'Umanità"; convinto e ostinato nella volontà di reagire all'ultra-romanticismo byroniano e all'aristocraticismo di Puškin, il C. tuttavia con la sua musica non è riuscito a districarsi dalle derivazioni più nettamente contrarie alle ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] un giornalino, Ciò che pensiamo, che inviò ai suoi ex compagni di classe torinesi: vi si trovano scritti su Dante, su A.S. Puškin, su G. Mazzini (sul quale ultimo tenne anche una o più lezioni). E nel 1922 il tredicenne G. scrisse una lettera al ...
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Norov, Avraam Sergeevič
Cesare G. De Michelis
Uomo politico e scrittore russo (1795-1869), discendente da nobile famiglia; servi nell'esercito durante le guerre napoleoniche. Nel 1823, rimasto ferito, [...] Dante) e, l'anno successivo, la versione del XXXIII dell'Inferno (apparsa in " Novosti literatury " n. 12, 1825). Puškin, che pure desiderava veder D. tradotto in Russia, non apprezzò le versioni di N. giudicandole assai scadenti.
Bibl. - I ...
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Nato il 24 marzo 1844 a Nagyszalonta e morto il primo di agosto 1898, figlio del poeta Giovanni Arany (v.). Riunì e pubblicò, diciottenne, una raccolta di leggende popolari ungheresi (Eredeti népmesék. [...] miraggi, 1873) e A hunok harca (La battaglia degli Unni, 1874) che sono le migliori. Tradusse molto da Lermontov, Puškin, Shakespeare e Molière. Le sue opere originali e le sue traduzioni vennero raccolte e pubblicate, per incarico della vedova, da ...
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Famiglia di industriali moscoviti, i cui esponenti, negli ultimi decennî del sec. 19º e nei primi del sec. 20º, furono anche collezionisti d'arte. Oltre a Pëtr Ivanovič (1853 - 1912), che acquistò da P. [...] d'arte moderna francese raccolta dall'industriale Ivan Alexandrovič Morozov (Mosca 1871 - Karlsbad 1921). Nel 1948 per ragioni ideologiche il museo fu liquidato e i suoi capolavori divisi tra il Museo Puškin a Mosca e l'Ermitage a San Pietroburgo. ...
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