Scultore statunitense (Dublino 1848 - Cornish, New Haven, 1907) di padre francese e di madre irlandese. Studiò a New York, ma si perfezionò a Parigi (1867-70) e a Roma (1871-74). Tornato negli USA, vi [...] numero di monumenti, spesso di carattere eroico e celebrativo in riferimento alla guerra civile (monumento a Lincoln, a Chicago, il Puritano, a Springfield, il monumento al colonnello R. G. Shaw a Boston, al generale W. T. Sherman a New York, ecc ...
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(Billy Budd, gabbiere di parrocchetto) Racconto (postumo, 1924) dello scrittore statunitense H. Melville (1819-1891), scritto tra il 1888 e il 1891 e incompiuto.
Trama: il marinaio Billy Budd, buono e [...] mostra benevolenza nei riguardi di Billy Budd. Condannato all'impiccagione, Billy Budd dopo la morte è quasi ritenuto santo.
Il racconto è carico di significati simbolici in cui si esprimono il rigorismo puritano e i problemi morali dell'autore. ...
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Poeta e drammaturgo statunitense (Spencer, Indiana, 1869 - Colorado Springs 1910). Laureatosi a Harvard (1893), vi insegnò inglese; passò poi all'università di Chicago. Tentò di far rivivere sulle scene [...] 1909 quando fu rappresentato col titolo The great divide, portava sulle scene problemi a quel tempo considerati scabrosi nel mondo puritano. Un ultimo dramma in prosa, The faith healer (1909), in chiave mistica ebbe scarso successo. Già in vita M. fu ...
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Teologo e medico svizzero (Baden-Dourlach 1524 - Basilea 1583); il suo vero nome, Lieber o Liebler, fu da lui latinizzato in Erastus (dal gr. ἐραστός "amato"). Studiò a Basilea, a Bologna e a Padova; nel [...] sistema di governo ecclesiastico e l'organizzazione ginevrina: la polemica esplose in occasione del dottorato in teologia del puritano inglese George Wither, il quale rivendicava al presbiterio il diritto di scomunica. E. presentò allora contro-tesi ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] ); nella lirica profana lord Herbert of Cherbury, Henry King, e infine Andrew Marvell, che è come un Crashaw meno appassionato, un puritano che non ha ripudiato, come Milton, la sensualità dei pensieri, e la sfoga in accenti di estasi di fronte a un ...
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Autore drammatico e poeta inglese, nato nel 1606 a Oxford nella locanda del padre, dove Shakespeare era solito fermarsi quando viaggiava tra Stratford e Londra. Di qui la voce che fosse figlio di Shakespeare. [...] Jonson come poeta laureato, e divenne direttore del teatro di Drury Lane. Ardente partigiano del re, fu fatto prigioniero dal partito puritano nel 1642, ma riuscì a fuggire e a raggiungere la regina in Francia. Poco dopo, ritornato in Inghilterra, vi ...
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J Movimento religioso teistico dell'India moderna, e organizzazione relativa. Ne fu fondatore Svāmi Dāyānanda Sarasvatī, nato a Tankara nel Kathiavar nel 1824, morto in Ajmer il 30 ottobre 1883. La data [...] autorità brahmanica e contrapponendosi alle religioni estranee all'India, principalmente Islamismo e Cristianesimo: nazionalismo puritano in religione e tendenze nazionalistiche in politica. Fra i dieci punti fondamentali che riassumono ufficialmente ...
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Città degli Stati Uniti nello stato di Massachusetts, posta presso l'Atlantico sulla riva sinistra del fiume Charles, di contro a Boston con cui è congiunta da numerosi ponti formando con essa un unico [...] dal centro, il quale ben presto (1636) si accrebbe per la donazione della biblioteca e dei suoi beni fatta dal pastore puritano John Harvard; essa prese quindi da lui il nome di Harvard College, oltre il quale sono da ricordare tra gl'istituti d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende della produzione e della circolazione libraria risentono sia del clima politico [...] – la stampa merita senz’altro il primo posto. “Il Signore si è messo al lavoro per la sua Chiesa” – scriveva il puritano John Foxe – “combattendo il suo potente avversario non già con la spada, ma con l’arte della stampa [...] cosicché o il papa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’età della Restaurazione inglese (1660-1700) s’impone, in campo letterario, il [...] raffinati, essi contribuiscono a creare a corte un clima di spregiudicato edonismo, che intende contrapporsi al rigorismo puritano.
Libertini impenitenti, John Wilmot, conte di Rochester, e sir Charles Sedley sono nobili cortigiani che compongono per ...
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puritano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. puritan (ma documentato qualche anno dopo il fr. puritain, che è del 1562), der. del lat. tardo purĭtas «purità»]. – 1. Aderente, seguace del puritanesimo. Anche in funzione di agg.: movimento p.;...
n-word (N-Word, N-word) s, f, inv. Eufemismo sostitutivo dell’ingl. nigger e, in ogni altra lingua, del termine corrispondente (in it. negro). ◆ Nell'America del primo presidente nero c'è voluto un editore di Montgomery, Alabama, la città in...