Statista (Huntingdon 1599 - Londra 1658). Puritano fervente, figlio di un nobile di campagna moderatamente agiato, deputato al parlamento (1628), vi sostenne con energia e poi, dopo una risolutiva crisi [...] religiosa, con entusiasmo veemente la riforma religiosa e l'abolizione dell'episcopato. Si oppose in più occasioni alla politica interna ed estera della monarchia Stuart. Allo scoppio della guerra civile ...
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WINTHROP, John
Henry Furst
Statista puritano, nato a Edwardston, in Inghilterra, il 12 (22 n. s.) gennaio 1588. Studiò a Cambridge e si diede al diritto con molto successo. Si convertì al puritanismo, [...] e il 26 agosto (5 settembre) 1629 prese parte all'"Accordo di Cambridge" col quale i firmatarî si impegnarono ad emigrare nella colonia del Massachusetts sotto certe condizioni. Verificatesi queste, egli ...
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MARPRELATE, Martin
Pseudonimo assunto dall'autore puritano (identificato senza grandi probabilità con John Penry, Henry Barrow, o Job Throckmorton) di una serie di libelli, pubblicati segretamente a [...] cura di John Penry, fra il 1588 e il 1589. Si tratta di un'Epistle, seguita da un'Epitome e da varie risposte alle confutazioni, che furono ben presto numerose, per opera di Th. Cooper, vescovo di Winchester, ...
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Dickinson, Emily
Rosa Maria Colombo
Ottocento puritano e ribelle
Poetessa statunitense vissuta nell'Ottocento, Emily Dickinson ha incarnato le radici puritane della cultura americana e oggi è diventata [...] un simbolo della creatività femminile. Il tratto distintivo delle sue liriche ‒ circa duemila, ritrovate nei cassetti della scrivania quattro anni dopo la sua morte, di cui otto soltanto pubblicate in ...
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WITHER, George
Mario Praz
Poeta e poligrafo puritano, nato a Bentworth (Hampshire) l'11 giugno 1588, morto a Londra il 2 maggio 1667. Fu educato a Magdalen College, Oxford. Le satire Abuses stript and [...] misto di allegoria e realtà. Apparvero nello stesso anno Juvenilia, contenenti alcune delle sue. poesie migliori. Divenuto un puritano militante, il W. pubblicò varî trattatelli devoti (Hymnes and Songs of the Church, 1623, Haleluiah, 1641) e una ...
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Cotton, John
Tommaso Pisanti
Teologo e predicatore puritano inglese (Derby, Derbyshire, 1584 - Boston 1652). Si trasferì in America nel 1633, nella colonia del Massachussets, dove esercitò larghissima [...] influenza sul piano religioso e culturale.
In un passo di una sua opera religiosa (Brief Exposition of the whole book of the Canticles or Song of Solomon, Londra 1642) si fa riferimento a D., incluso in ...
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Polemista e parlamentare inglese (Swansick, Somerset, 1600 - Londra 1669). Puritano fervente, fu condannato alla prigione perpetua e al taglio delle orecchie per un suo libello (Histriomastix, 1632) che [...] attaccava gli attori e le rappresentazioni teatrali, e in cui si videro allusioni al re e alla regina; rinchiuso nella Torre di Londra, continuò a scrivere, anonimi, una serie di opuscoli. Liberato dall'avvento ...
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Predicatore riformato (n. Messing, Essex, 1627 - m. dopo il 1664); puritano, poi "indipendente" e aderente ai "quintomonarchiani", combatté con prediche e libelli Cromwell, che lo fece imprigionare (1635-37; [...] 1658). Per fuggire alla restaurazione di Carlo II si rifugiò in Olanda; tornato in Inghilterra, si addottorò a Oxford nel 1664; dopo questa data non si hanno più notizie di lui ...
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ROGERS, John
Predicatore inglese nato a Messing (Essex) nel 1627. Puritano estremista in giovinezza, ordinato dai presbiteriani nel 1647, fece poco dopo causa comune con gl'"indipendenti", a Londra, [...] segnalandosi per la violenza dei suoi sermoni politici. Nominato predicatore a Dublino (1651), ritornò presto a Londra. Nella lotta fra l'esercito e il parlamento prese parte decisamente per il primo, ...
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Uomo politico inglese (Debden, Newport, 1613 - Londra 1662), figlio di Henry. Puritano, fu per qualche tempo nel Massachusetts (1635-37). Entrato nell'amministrazione, nominato cavaliere nel 1640, divenne [...] uno dei capi del Lungo Parlamento, dove rappresentò l'opposizione più radicale alla politica del re, pur essendo favorevole al mantenimento della monarchia. Abile negoziatore, successe a J. Pym, divenendo ...
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puritano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. puritan (ma documentato qualche anno dopo il fr. puritain, che è del 1562), der. del lat. tardo purĭtas «purità»]. – 1. Aderente, seguace del puritanesimo. Anche in funzione di agg.: movimento p.;...
n-word (N-Word, N-word) s, f, inv. Eufemismo sostitutivo dell’ingl. nigger e, in ogni altra lingua, del termine corrispondente (in it. negro). ◆ Nell'America del primo presidente nero c'è voluto un editore di Montgomery, Alabama, la città in...