Uomo politico (Edwardstone, Suffolk, 1588 - Boston 1649). Convertito al puritanesimo, nel 1623 prese parte all'"accordo di Cambridge", col quale i firmatarî si impegnavano a emigrare nel Massachusetts. [...] Eletto governatore di questa colonia, nel giugno 1630 giunse a Salem, stabilendosi poi a Boston. Fu eletto dodici volte governatore, per un ventennio. Conservatore, spirito indipendente, difese tenacemente ...
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Teologo inglese (Swanton Morley, Norfolk, 1571 - Amsterdam 1622-23); seguace del puritanesimo di Robert Brown, "maestro" (1594-95) della chiesa fondata da John Greenwood, polemizzò contro anglicani e cattolici. [...] Molta diffusione ebbero le sue Annotations on the five books of Moses, the Psalms and the Song of Songs (post., 1627) ...
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Governatore coloniale britannico (Northampton 1576 - Roxbury, Massachusetts, 1653). Gentiluomo campagnolo convertitosi al puritanesimo, partì insieme ad altri colonizzatori per il Massachusetts (1630), [...] e divenne presto la persona più influente della colonia. Tredici volte vicegovernatore e quattro volte governatore, tra il 1629 e il 1653, fu uno dei fondatori di Cambridge (allora Newton) e del Harvard ...
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Scrittore inglese (Eastwood, Nottinghamshire, 1885 - Vence, Varo, 1930). In polemica con il puritanesimo, il cristianesimo, gli ideali democratici e la psicanalisi (sebbene abbia saputo valersene non [...] poco per la sua ricerca), vagheggiò una condizione ideale di mistica comunione con l'universo, un impossibile ritorno alla semplicità primitiva, finendo col cadere in un moralismo di tipo particolare, ...
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Teologo (Stadhampton, Oxfordshire, 1616 - Ealing 1683). È con R. Baxter e J. Howe la personalità più importante del puritanesimo inglese del Seicento. Zelante puritano, sostenne animate controversie in [...] difesa del nonconformismo ispirate a principi teologici rigidamente calvinisti.
Vita
Studiò al Queen's College di Oxford, da dove nel 1637 si allontanò per non sottomettersi ai nuovi statuti antipuritani; ...
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Teologo calvinista (Zierikzee 1579 - Middelburg 1629); fu il primo rappresentante del pietismo in Olanda; accentuò l'aspetto sentimentale e intimo della vita religiosa e, per il suo rigorismo morale, risentì [...] molto del puritanesimo. Le sue dottrine furono poi diffuse dai figli Maximilianus (m. 1653), fervente orangista, e Johannes (m. 1674), famoso per controversie su beni ecclesiastici a Utrecht. Suo padre era Johannes T. (1543-1569), borgomastro di ...
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Drammaturgo (Filadelfia 1784 - Washington 1858). Della sua vasta produzione si segnalano: Tears and smiles (1807); The Indian Princess or La Belle Sauvage (1808), il primo dramma americano di soggetto [...] indiano che sia stato rappresentato; How to try a lover (1817), Superstition (1824), l'opera migliore basata sul puritanesimo nella Nuova Inghilterra. ...
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Attrice e autrice di teatro (Brooklyn 1892 - Los Angeles 1980). Sulle scene fin dall'età di 5 anni, poi stella del teatro di varietà; scrisse sketch e commedie di successo (Sex, 1926, che le valse la prigione [...] disinibita, spiritosa e autoironica, capace di battute irresistibili, provocatoria, anche nei confronti della censura, in un'epoca di trionfante puritanesimo: Night after night (1932); I'm no angel (1933); She done him wrong (Lady Lou, 1933); Go west ...
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Teologo puritano (n. nello Hertfordshire 1535 circa - m. Warwick 1603). Prof. di teologia a Cambridge (1569), ebbe vivaci polemiche con il vicecancelliere John Whitgift, che gli tolse il posto. C. andò [...] poi in patria, fu imprigionato più volte e (1591) processato; liberato, si ritirò a Guernsey (1595-98) e passò a Warwick gli ultimi anni di vita. Le sue opere di apologetica calvinista furono tra i testi fondamentali del puritanesimo inglese. ...
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puritanesimo
puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra il 17° e il 18° secolo, col proposito...
quaccherismo
(o quacquerismo) s. m. [der. di quacchero, quacquero]. – 1. Il movimento religioso dei quaccheri. 2. estens. Concezione di vita, o atteggiamento per lo più ostentato o affettato, improntati a un intransigente puritanesimo e rigorismo...