Letterato francese (Parigi 1632 - ivi 1713). Segretario del duca di Créqui presso l'ambasciata di Roma, prese i voti (1668), quindi entrò all'Académie française (1670) di cui divenne segretario perpetuo. [...] Autore di una Grammaire (1706) destinata a completare il Dictionnaire dell'Académie, fu tra i sostenitori del purismo contro le tesi di A. Furetière. ...
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Scultore (Torano, Carrara, 1789 - Roma 1869). Formatosi a Carrara, dal 1813 a Roma, si perfezionò con A. Canova e B. Thorvaldsen, di cui fu allievo prediletto e collaboratore. Dal 1825 fu membro e professore [...] dell'Accademia di San Luca, poi (1857) presidente. Tra i firmatarî del manifesto del purismo (1843), si volse poi al naturalismo. Famoso per la sua perizia tecnica, scolpì numerose figure e gruppi mitologici (Psiche abbandonata, Firenze, Galleria ...
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ARGENTI, Giosuè
Renata Cipriani
Figlio di Marcantonio, scultore, nacque a Viggiù il 7 febbr. 1819; studiò scultura all'Accademia di Brera nell'ambiente neoclassico rappresentato da Pompeo Marchesi, [...] Sangiorgio, Luigi Sabatelli e Benedetto Cacciatori, ma fu particolarmente sensibile alle ricerche di Luigi Bartolini, interpretandone, il purismo come esteriore ricerca di grazia. Anche l'esempio dello Hayez valse a fargli preferire sempre più temi ...
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Pittore (Ronco, Canton Ticino, 1821 - Firenze 1891). Lavorò dapprima col padre Giuseppe, quadraturista; fu poi allievo del Bezzuoli a Firenze. Dipinse quadri storici e religiosi (Il martirio dei Maccabei, [...] 1852-63, in S. Felicita a Firenze; Trasporto di Cristo al sepolcro, 1864-70, alla Madonna del Sasso presso Locarno, ecc.), attenendosi sempre a un purismo freddo e scrupoloso. Fu apprezzato anche come ritrattista. ...
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CORCOS, Vittorio Matteo
Carlo Sisi
Figlio di Isach è di Giuditta Baquis, nacque a Livorno il 4 ottobre del 1859. Egli s'indirizzò subito allo studio del disegno iscrivendosi all'Accademia di belle arti [...] era professore un, altro livornese famoso, E. Pollastrini. La probabile insoddisfazione nei confronti di quel rigoroso epigono del purismo, che spesso si inquietava con l'allievo a causa della sua troppo spregiudicata maniera di tradurre il "vero ...
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Pittore francese di origine russa (Buguruslan 1888 - Parigi 1975). Fra il 1910 e il 1912 studiò a Mosca, ove fu in contatto con N. Gončarova e M. Larionov. Subito dopo a Parigi frequentò l'Académie Russe [...] al Salon des Indépendants. Fu in contatto con i gruppi dadaisti di Barcellona e di Parigi; si avvicinò, poi, al purismo di A. Ozenfant. I dipinti della maturità, per lo più monocromi astratti, sono incentrati sullo studio dei rapporti fra musica ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] ., in Atti d. Accad. di scienze,lett. e arti di Palermo, s. 4, X (1949-50), parte II, pp. 191-213; M. Vitale, Il purismo di A.C., in Lettere ital., II (1950), pp. 3-35; A. Vallone, La critica dantesca nell'Ottocento, Firenze 1958, pp. 51-63; F. Flora ...
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Erudito (Milano 1778 - ivi 1861); laureato in medicina, si consacrò alle lettere; felice traduttore dal tedesco e librettista fecondo (La gazza ladra, per Rossini, 1817), il suo nome è legato soprattutto [...] ai vocabolari italiani, 1852-57). Assai aperto alle rinnovatrici idee romantiche, Gh. combatté aspramente il purismo linguistico e, partecipando vivacemente all'attività lessicografica del periodo napoleonico e degli anni seguenti, difese i ...
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Muhammad Ahmad ibn 'Abdallah detto al Mahdi
Muhammad Ahmad ibn ‛Abdallah
detto al Mahdi Religioso e politico sudanese (regione di Dongola 1844-Omdurman 1885). Fondò uno Stato teocratico che si estese [...] tariqa («scuola») Sammaniyya. In contrasto con il suo maestro, maturò una propria via alla pratica religiosa, che si rifaceva al purismo delle origini dell’islam. M.A. ibn ‛A. acquisì un ampio seguito tra gli altri shaikh della regione (anni 1870 ...
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Letterato, erudito, archivista (Prato 1822 - Firenze 1889). Le sue edizioni, condotte con cura, comprendono testi toscani e soprattutto pratesi. Di lui restano, fra l'altro, le edizioni degli epistolarî [...] consuetudine con i classici del Trecento, i quali dettero al suo linguaggio un nitore che supera talvolta i moduli del purismo. Fu segretario della Crusca, direttore (dal 1874) dell'Archivio di stato di Firenze, e autore di numerosi saggi storici e ...
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purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).