GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] per l'impianto teologico delle loro creazioni ma perché con essi era nata la lingua per il popolo. In lui il purismo non aveva nulla di reazionario proprio perché alla radice della sua idea di nazione c'era il rifiuto dell'universalismo cattolico e ...
Leggi Tutto
SANTARELLI, Emilio
Silvestra Bietoletti
SANTARELLI, Emilio. – Nacque a Firenze il 1° agosto 1801, figlio di Teresa Benini e di Giovanni Antonio Santarelli, celebre incisore di gemme d’origine abruzzese [...] di Lorenzo Bartolini, fu inaugurato nel marzo del 1830 e s’impose come un esempio precoce e di qualità del purismo toscano; motivo – questo – di nuove commissioni per l’artista, che nel 1832 completò, ed espose in Accademia, i rilievi marmorei ...
Leggi Tutto
COLOMBO, Luigi
Susanne von Falkenhausen
Noto con lo pseudonimo di Fillia (dal cognome della madre), nacque il 4 ott. 1904 a Revello (Cuneo) da Domenico e da Maria Fillia. Eccettuati alcuni soggiorni [...] naz. d'arte moderna), Caldaia.
Le radici culturali di questa pittura, che possono essere inserite nel contesto del purismo europeo postcubista, si possono ricondurre in Italia a Balla e a Prampolini, ma occasionalmente anche al decorativismo rigoroso ...
Leggi Tutto
BELLI, Valerio, detto Valerio Vicentino
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza nel 1468, da Antonio di Alberto, merciaio, ma discendente da nobile famiglia di origine nulanese. Secondo l'antica testimonianza [...] aristocratica finezza, tra bianche superfici, ora lucide ora opache: con uno strano, poetico effetto di incantato "purismo", quasi un tono vaghissimo di "notturno" modulato nella fredda luce lunare. Gli stessi generici precedenti veneti ...
Leggi Tutto
CAREGARO NEGRIN, Antonio
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza, il 13 giugno del 1821, da Domenico e dalla seconda moglie, già vedova Quartesan, Maddalena Negrin, cognome aggiunto al proprio dal marito per [...] : ne risultano, dopo gli ancor classicheggianti "portici di Rampo" (1841), prospetti di un timido ma non inelegante "purismo" protorinascimentale, dalle case Bollina (1847) e Dalla Vecchia (1850-1851) alla facciata dell'albergo Due Mori (1854 ...
Leggi Tutto
CHIERICI, Alfonso
M. Antonietta Scarpati
Fratello del paletnologo Gaetano, nacque a Reggio Emilia da Nicola, usciere capo del comune, e Laura Gallinari, nella parr. di S. Zenone, il 9 genn. 1816. Iniziati [...] attività in campo nazionale. Si scalano, infatti, negli anni successivi una serie di dipinti religiosi che lo confermano seguace del purismo minardiano: un'Annunciazione (1839) e una S. Anna (1840) per la chiesa di S. Teresa di Reggio (ivi esistenti ...
Leggi Tutto
ACRI, Francesco
Francesco Corvino
Nacque a Catanzaro il 19 marzo 1834 (alcuni biografi scrivono erroneamente 1836), di umile famiglia, e compì i suoi studi nella città natale, sotto la guidg del fratello [...] avere scritto poco, soprattutto a causa di certo suo desiderio di prosa artistica, ereditato, attraverso il Fornari, dal purismo napoletano del Puoti. La sua principale fatica fu la traduzione dei dialoghi platonici, la quale occupò quasi tutta la ...
Leggi Tutto
SAULI, Gaspare. –
Antonino De Francesco
Nacque a Genova il 18 gennaio 1765, secondogenito di Francesco Maria e di Emilia Imperiale Lercari, le cui famiglie erano tra le poche titolate al governo della [...] alle stampe una traduzione della Religieuse di Denis Diderot, dove, nella nota al lettore, combatteva in pari misura il purismo linguistico e la coercizione di un mondo sociale che riteneva ormai intollerabile.
I tentativi per un colpo di mano a ...
Leggi Tutto
BASILE, Ernesto
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Battista Filippo, nacque a Palermo il 31 genn. 1857; studiò nell'università della sua città sotto la guida del padre, professore di architettura, del [...] Palermo, 1905, l'arredamento del caffè Faraglia in Roma, 1901, la villa Deliella a Palermo, 1909), nelle quali al purismo geometrico delle superfici e dei volumi si contrappone il florealismo dei partiti decorativi in una felice e misurata dialettica ...
Leggi Tutto
PAPPACODA, Federico (Federigo). – Nacque a Pisciotta (attuale provincia di Salerno) il 22 giugno 1654 da Francesco, marchese di Pisciotta e barone di Centola, e da Livia Gesualdo. Fu secondogenito dopo [...] Casa. I membri dell’Accademia, scrittori e persino scienziati, ne appaiono conquistati e lo rinforzano con un purismo linguistico che si ricongiunge alla grande tradizione toscana, a dispetto delle pur notevoli istanze espressionistiche e dialettali ...
Leggi Tutto
purismo
s. m. [dal fr. purisme, der. di puriste «purista»]. – 1. Dottrina linguistica che rifiuta e condanna con intransigenza i neologismi e ogni tipo di apporto da altre lingue o dialetti, e propone di rifarsi al modello autorevole e indiscusso...
puristico
purìstico agg. (pl. m. -ci). – Del purismo, relativo al purismo o ai puristi: movimento p., teorie p., atteggiamenti p. (soprattutto con riferimento al purismo linguistico).