guercio
Vincenzo Valente
L'aggettivo, accompagnato da un complemento di relazione, ricorre due volte. G. è propriamente colui che ha gli occhi storti, onde guerci de la mente sono detti gli avari e [...] dipende dall'interpretazione di questa allegoria, che può rappresentare insieme i peccati d'incontinenza delle ultime tre cornici del Purgatorio, o la sola avarizia, intesa in senso specifico o come cupidigia dei beni e dei piaceri terreni. Pietro ...
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lamento
Bruno Basile
La voce appare una volta nella Vita Nuova e sei nella Commedia, con esclusione dell'ultima cantica. Il significato dominante è quello di " grido di dolore ", in Vn XXXI 14 54 Poscia [...] negli ultimi cerchi infernali donde lamenti saettaron me diversi, / che di pietà ferrati avean li strali (XXIX 43).
Persino nel Purgatorio, ricordando il mondo del peccato, D. lo caratterizza proprio con l.: cfr. Pg XII 114 quivi per canti / s'entra ...
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pertugio
Antonio Lanci
Esclusivo della Commedia, nel senso di " buco ", " stretta apertura ", " fessura ": If XXIV 93 corrëan genti nude e spaventate, / sanza sperar pertugio o elitropia, " un buco [...] 138 un pertugio tondo, cioè la " stretta apertura " attraverso cui Virgilio e D. escono a riveder le stelle sull'isola del Purgatorio; Pg XVIII 111 ne dite ond'è presso il pertugio, la " fessura " della roccia, lo " stretto passaggio " che porta al ...
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crepare
Bruna Cordati Martinelli
Ricorre in If XXX 121 " E te sia rea la sete onde ti crepa ", / disse 'l Greco, " la lingua... "; è un momento del piato tra Sinone e Maestro Adamo, e questa lingua [...] con valore predicativo e con lo stesso significato, ricorre in Pg IX 99, riferito alla petrina ruvida e arsiccia di cui è fatto il secondo dei tre ‛ scaglioni ' davanti alla porta del Purgatorio, e che a D. appare crepata per lo lungo e per traverso. ...
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giustizia
Philippe Delhaye
Alcuni psicologi moderni pensano che il senso della g. è particolarmente intenso nei perseguitati. Essi rivendicano ardentemente g., e quanto più ne sono privi, tanto più [...] , VI 88 e 123, VII 119, XIX 29, 58, 68 e 77 (anche variante in If XXIV 119). La g. divina è desiderata dalle anime del Purgatorio: Pg XIX 77, XXII 4. In Vn XXVIII 1 Dio è segnore de la giustizia. Il termine ricorre ancora in Pg XVIII 117 come ‛ pena ...
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amistà (amistade; amistate)
Emilio Pasquini
Questo sostantivo (le forme non apocopate sono meno frequenti della tronca e senza rilevanza semantica o stilistica, sì che risulta inutile distinguere percentuali [...] lievito dell'amicizia in re, dei suoi tanti amici, reali e ideali, dell'atmosfera affettuosa e colloquiale che dalla vita rifiorirà nel Purgatorio: si può dire, come la vera amistà de li uomini intra sé è che ciascuno ami tutto ciascuno, che 'l vero ...
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MORESCHINI, Agostino
Patrizio Foresta
MORESCHINI, Agostino. – Nacque a Montalcino nel 1517 o nel 1518, da famiglia nobile.
Sulla sua giovinezza si hanno scarse notizie, né si conosce il momento esatto [...] 1559 (non nel 1560 come riportato da Perini, 1931, p. 233; Sodani, 1966, p. 526).
Opere: A parte il votum sul purgatorio, l’assertio sulle indulgenze del luglio 1547 e la deposizione davanti all’Inquisizione, che sono gli unici scritti di una certa ...
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vi (ve; ven)
Riccardo Ambrosini
1. Con funzione di particella pronominale e significato di " a voi ", " voi " (complem. ogg.), vi, in proclisia di forme verbali (tranne di infinito, gerundio, imperativo [...] le 5 attestazioni del Convivio sono dopo imperativo quelle di IV XI 12 Fatevi amici, e XVI 10. Delle 18 della Commedia, di cui 9 nel Purgatorio, 11 sono dopo infinito (in rima, Pd IV 134-136; e cfr. anche farvi, in Pg XXIV 115 e Pd III 66); aprono il ...
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NANNI, Girolamo
Laura Mocci
– Nacque, presumibilmente a Roma, intorno alla fine del settimo decennio del XVII secolo.
Ricordato da Giovanni Baglione (1642) per la sua lentezza e meticolosità, tanto [...] la Trinità con la Vergine in gloria tra i ss. Gregorio e Bernardo mentre due angeli liberano le anime del purgatorio; sulla parete laterale sinistra, entro cornici a stucco dipinte, l'episodio con S. Gregorio celebra la messa in un coro ...
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Koch, Joseph Anton
Fortunato Bellonzi
Pittore (Obergibeln, Tirolo, 1768 - Roma 1839); visse l'infanzia tra i pastori, poi lavorò come apprendista presso un mediocre scultore di Augusta, dalla cui casa [...] nella Villa Massimo a Roma. È quasi unicamente l'Inferno il tema tante volte ripreso dal K.: pochi i disegni per il Purgatorio, e dei meno felici, come quelli che han ceduto le doti spontanee di violenza e di dramma alla compostezza un po' dolciastra ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...