Scrittore italiano (Roma 1889 - ivi 1962), fu tra i fondatori della Ronda. Esordì con il racconto lirico-simbolico Pazienze e impazienze del Maestro Pastoso (1914); seguirono raccolte di prose fra l'invenzione [...] e per i classici si concilia con uno scanzonato senso della modernità, anche nel sapido impasto dello stile. Nostro Purgatorio (1918), ricordi di guerra, Umori di gioventù (1920), Salti di gomitolo (1920), la serie delle "passeggiate" romane (poi ...
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paesaggio
Guido Di Pino
Alla definizione del concetto di p. nell'opera di D. concorrono, da un lato, gli elementi fantastici che costituiscono la struttura e gli scenari oltremondani della Commedia, [...] come l'unico vero corpo capace di creare un netto confine tra l'ombra e la luce. Dei tre mondi ultraterreni, il Purgatorio è quello che riflette, nel p., il sentimento del tempo: la poesia dell'alba e del crepuscolo, dei luoghi assolati e notturni ...
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RISPOLA, Alfonsina
Giovanni Romeo
RISPOLA, Alfonsina. – Nata a Napoli verso il 1553 da Giovanni Antonio Rispola e da Faustina Calenna, della sua esistenza sappiamo molto poco.
A sei anni, alla morte [...] e così la peste non li avrebbe colpiti), s. Girolamo ne aveva accompagnato l’anima a visitare l’inferno, il purgatorio e il paradiso. Alfonsina avrebbe allora segnalato il contenuto della visione all’arcivescovo, Mario Carafa, non senza confidargli i ...
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accendere
Antonietta Bufano
. Ha una frequenza notevole, ma quasi esclusiva della Commedia, con l'eccezione di pochi passi delle Rime e del Convivio, e di uno del Fiore. Ricorre spesso con costrutto [...] s'accese e arse, e cener tutto / convenne che... divenisse (XXIV 101); e così XIV 38, XIX 25, XXIII 39. Anche in Purgatorio : per lo mezzo del cammino acceso [dalle fiamme, fra i lussuriosi / venne gente, XXVI 28; mi protesi / guardando il foco e ...
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sereno (agg.)
Domenico Consoli
È originariamente connesso al significato di " chiaro ", " puro ", " senza nubi ", detto del cielo, sul prolungamento del latino serenus: " arma inter nubem caeli in regione [...] limpidezza e trasparenza dell'aria, contrapposta alle caligini infernali, segnano di letizia l'emergere di D. dall'Inferno al Purgatorio e ne connotano il risorgere alla speranza: Dolce color d'orïental zaffiro, / che s'accoglieva nel sereno aspetto ...
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Romani, Fedele
Febo Allevi
, Letterato (Colledara, Teramo, 1855 - Firenze 1910), professore nei licei di Sassari, di Catanzaro e di Firenze; autore di saggi su D., Petrarca, Virgilio, Manzoni, ecc. [...] canti XXXIII (Firenze 1901) e X dell'Inferno (in " Giorn. d. " XIII [1906]), VIII (Firenze 1901) e XIX del Purgatorio (ibid. 1902), XXVII del Paradiso (ibid. 1904); divagazioni critiche come Il martirio di S. Stefano. Nota dantesca (in Raccolta di ...
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Gabrieli, Francesco
Luciana Martinelli
Orientalista (Roma 1904); allievo di M. Guidi e G. Levi Della Vida, prof. di arabo presso l'Istituto orientale di Napoli, poi dal 1938 nell'università di Roma; [...] la particolare tensione anche degli episodi secondari del canto. Così nell'incontro di D. con Guinizzelli, nel XXVI del Purgatorio (Torino 1963), il peccato e la sua espiazione sono messi in secondo piano di fronte al forte interesse intellettuale e ...
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talpa
Marisa Cimino
La t., per la proprietà di avere gli occhi ricoperti da una membrana (pelle), la cui trasparenza permette peraltro all'animale la percezione della luce, era spesso assunta, e lo [...] (non più buio d'inferno e di notte privata / d'ogne pianeto, XVI 1-2) all'uscita del terzo girone del Purgatorio, degl'iracondi, simile a quella determinata da nebbia fitta nei luoghi montani.
Non cecità totale, pertanto, quella delle t., per D ...
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sponda
Domenico Consoli
Il vocabolo appare solo nella Commedia, col valore generico di " estremità ", " margine " di qualcosa (cinque volte in rima).
Può così designare le " rive " della palude Stigia [...] / la gittò giuso, If XVI 113), del pozzo dei giganti (più e più appressando ver' la sponda, XXXI 38), o di cornici del Purgatorio (X 22, XIII 81); un " lato " del ponte di Castel Sant'Angelo (da l'un lato tutti hanno la fronte / verso 'l castello ...
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orezza
" Soffio di vento ", probabilmente da ‛ aura ': tal mi senti' un vento dar per mezza / la fronte, e ben senti' mover la piuma, / che fé sentir d'ambrosïa l'orezza (Pg XXIV 150), " cioè fece sentire [...] l.): là 've la rugiada / pugna col sole, per essere in parte / dove, ad orezza, poco si dirada.
Bibl.-F. D'ovidio, Il Purgatorio e il suo preludio, Milano 1906, 139 ss.; I. Del Lungo, L'" orezza " dantesca, in " Nuova Antol. " l6 Luglio 1920, 118-124 ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...