gramigna
La g. è " erba vile che agevolmente barbica e dilatasi ", dice il Lombardi (nel commento a Pg XIV 102); e in questo senso proprio D. usa il termine, in sede di paragone, là dove descrive le [...] enim terra est naturaliter melior, cum malo semine vel non culta efficitur peior " (Benvenuto).
Anche nell'altro passo del Purgatorio, in contesto figurato, è implicito un paragone: Quando in Bologna un Fabbro si ralligna? / quando in Faenza un ...
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pavimento
In senso proprio, in Pg XII 49 Mostrava ancor lo duro pavimento / come Almeon a sua madre fé caro / parer lo sventurato addornamento, dove D. rappresenta la scena del nono compartimento in [...] del marito e ne causò indirettamente la morte.
D. immagina poi che gli avari e i prodighi del quinto girone del Purgatorio ripetano, a completamento di espiazione, l'inizio del salmo 118, 25. " Adhaesit pavimento anima mea ", o l'intero salmo (Pg XIX ...
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egli (elli; ei; e'; ello; ella; el)
Riccardo Ambrosini
Allotropi del pronome di terza persona, non sempre sicuramente definibili dal punto di vista grafico per le incertezze della tradizione, queste [...] chiama voi quand'ei sospira, / ch'altri direbbe: " Or sappiam chi l'ancide ") e 42 volte nella Commedia (25 nell'Inferno, 10 nel Purgatorio e 7 nel Paradiso), per lo più nella seconda sillaba del verso.
Cfr. If VIII 113 ma ei non stette là con essi ...
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ira
Antonietta Bufano
Fausto Montanari
È vista per lo più nell'accezione comune di " iracondia ", cioè come uno dei vizii cui l'uomo naturalmente... è disposto - sì come certi per complessione collerica [...] città di Castello 1914; E. Romagnoli, Il canto VIII dell'Inferno, in Lett. dant. 135-150; U. Cosmo, Il c. XVI del Purgatorio, in " Giorn. d. " XVII (1909) 105-118 (rist. in Lett. dant. 971-995); F. D'Ovidio, La topografia morale dell'" Inferno ", in ...
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dove (do')
Riccardo Ambrosini
1. L'uso di d. e della forma scorciata dov', di fronte a parole inizianti con e-, i- tonici (non è perciò da rifiutare la lettura dove è scritta, in Rime dubbie XII 13, [...] dove, 19 dov') e nella Commedia (131 dove, di cui 57 nell'Inferno, 44 nel Purgatorio, 30 nel Paradiso; 37 dov', di cui 13 nell'Inferno, 15 nel Purgatorio e 9 nel Paradiso), nella quale dove e dov' formano, complessivamente, la voce 83a per frequenza ...
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passo
Alessandro Niccoli
Deverbativo di ‛ passare '. Ricorre solo nella Commedia, nel Fiore e nel Detto.
Il vocabolo esprime la nozione di " passaggio " in quanto essenzialmente collegata a quella di [...] estensivo o figurato, sottolineando così in quale misura la materialità fantastica del viaggio attraverso l'Inferno e il Purgatorio si trasfiguri, nel Paradiso, in un impeto di ascesa privo di ogni terrestre concretezza.
Come sostantivo astratto ...
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Pucci, Antonio
Michele Messina
Poeta (Firenze 1310 circa - ivi 1388). Campanaio del comune dal 1334 e dal 1349 approvatore e banditore. Ebbe per D. viva deferenza e culto profondo. Appassionato ammiratore [...] prodotto della cultura pucciana (più fitte quelle dell'Inferno, anche per la materia trattata, meno fitte quelle del Purgatorio e del Paradiso), indicano una conoscenza non superficiale dell'opera, una lettura attenta e meditata, senza soluzione di ...
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lucerna
Antonietta Bufano
Nel senso proprio di " lume ", ma in contesto figurato, nelle parole di Catone: Chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, / uscendo fuor de la profonda notte / che sempre nera [...] traslato: " la lucerna dà ad intendere la [grazia] illuminante ", Buti. Quest'ultimo valore è più esplicito nell'altro passo del Purgatorio (VIII 112): Se la lucerna che ti mena in alto / truovi nel tuo arbitrio tanta cera...: qui l'accezione di ...
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varco
Alessandro Niccoli
È vocabolo esclusivo della Commedia, dove compare sempre in rima (v. anche VALCO).
Nel suo significato più generico è sinonimo di " passaggio " e indica un luogo o un'apertura [...] dato scendere dal sesto al settimo cerchio dell'Inferno (If XII 26) o le scale che portano da una cornice all'altra del Purgatorio (Pg XI 41, XVI 44); lo scoglio sconcio ed erto, cioè il ponte che attraversa la quarta bolgia, sarebbe a le capre duro ...
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Osman, Hassan
Francesco Gabrieli
Dantista egiziano (nato al Cairo nel 1909), professore all'istituto di Studi Africani dell'università cairina. Familiarizzatosi da giovane con la lingua e la cultura [...] versione in prosa (al-Kūmidyā al-Ilāhiyya) della Commedia (I al-Giahīm [Inferno], Cairo 1959; 1967²; II al-Mathar [Purgatorio], ibid. 1964; 1970²; III al-Firdaws [Paradiso], ibid. 1969). Questa si distingue da precedenti tentativi (l'intero, poema, a ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...