Scrittore inglese (Londra 1852 - Cambridge 1935). Di umili origini (esercitò il mestiere di canestraio fino al 1896), studiò così intensamente che dal 1892 poté insegnare italiano alla Toynbee Hall; poi [...] . d'italiano nell'univ. di Cambridge. Studiò in particolare la storia medievale di Venezia, di Parigi e di Avignone; tradusse il Purgatorio e la Vita Nuova di Dante, saggi di Mazzini, i Fioretti di s. Francesco e altre opere. Interessante il volume ...
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Visconti, Nino
Ettore Bonora
È il giudice Nin gentil, col quale nella valletta dei principi (Pg VIII 46-84) D. ha un affettuoso colloquio, unica ma sicura testimonianza di rapporti di amicizia che in [...] poeta, se questi sente di dover mettere un particolare accento di umiltà nel comunicare il privilegio di trovarsi da vivo in Purgatorio e non venuto attraverso l'Oceano immenso ma per entro i luoghi tristi (v. 58). Il realismo psicologico al quale s ...
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sacrato
Alessandro Niccoli
È usato come sinonimo di " sacro ", e perciò è riferito a cose più o meno intimamente connesse con il culto reso alla divinità o con i misteri della religione. L'identità [...] di campo semantico fra i due vocaboli risulta evidente dallo stesso testo: la porta che adduce al Purgatorio è detta sacrata (Pg IX 130) e sacra (v. 134); per indicare la Commedia, D. usa nella terza cantica sia la locuzione sacrato poema (XXIII 62), ...
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sgombrare
Bruna Cordati Martinelli
È usato molto espressivamente una sola volta, in Pg XXIII 133 scosse... ogne pendice / lo vostro regno, che da sé lo sgombra.
Sono le parole di D. a Forese Donati, [...] in chiusa di canto, riferite a Stazio, l'anima per cui era giunto il momento della liberazione dalle pene del Purgatorio, il momento cioè in cui l'anima, ormai purificata, ‛ vuole ' salire: quindi il monte " lo allontana, lo licenzia, per inviarlo al ...
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Scrittore e critico italiano (Modena 1911 - Berna 1997), insegnò lingua e letteratura italiana all'univ. di Berna. Oltre a poesie (Foglie, 1938; Recitativi, 1971; Le quattro stagioni, 1973) e divagazioni [...] e situazioni, 1970; Carte, gli anni zero e uno, 1978), scrisse numerosi saggi critici su Dante, Tasso, Manzoni, ecc. (Il Purgatorio nel complesso della Commedia, 1946; Sagacità dell'ingegno nel Manzoni, 1957; Dante e Manzoni, 1973). Tra le sue ultime ...
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viaggio
Bruno Basile
Ricorre due volte nelle Rime e sette volte nella Commedia. In Rime LX 5 Certo il vïaggio ne parrà minore / prendendo un così dolze tranquillare, e CVI 36 [Vertute] lieta va e soggiorna, [...] Nel v. dantesco l'entrata nei regni coincide con momenti precisi: la notte (= desperatio) per l'Inferno; l'aurora (= spes) per il Purgatorio; il mezzogiorno (= sol salutis) per il Paradiso (cfr.
If I 21; Pg I 115-116; Pd I 43). Come per l'opposizione ...
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cantare (verbo; cante, in rima, II singol. pres. indic.)
Emilio Pasquini
A un'analisi statistica, sono assai rari, ma non univoci, gli esempi di questo verbo nella prima cantica, sei in tutto (Scartazzini: [...] " nell'inferno non si canta, ma si stride "); di gran lunga prevalenti (trentanove), e con più vari significati, nel Purgatorio, che è il regno della musica, umanamente intesa, anche come atmosfera colloquiale e affettuosa; un po' meno numerosi nel ...
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In exitu Isräel de Aegypto
Gian Roberto Sarolli
. Incipit del salmo 113, che anticamente si cantava nel trasportare il corpo di un defunto nel luogo sacro, quasi a indicare, allegoricamente, il mistico [...] cristiano, prefigurato dagli Ebrei, verso la Gerusalemme celeste. D. lo fa cantare coralmente dalle anime che approdano alle spiagge del Purgatorio, in Pg II 46-48 ‛ In exitu Isräel de Aegypto ' / cantavan tutti insieme ad una voce / con quanto di ...
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accidia e accidiosi
Andrea Ciotti
Il concetto di a. trova precisa definizione teologica in s. Tommaso d'Aquino : " Acedia... est quaedam tristitia, qua homo redditur tardus ad spirituales actus propter [...] Galle Bemerkungen zu D., Inferno VII, 115 ff., in " Romanische Forschungen" LXXVI (1964) 183-193; G. Padoan, Il canto XVIII del Purgatorio, Firenze 1964; A. Vallone, Il canto VII dell'Inferno, in Studi su D. medievale, ibid. 1965, 143-159; U. Bosco ...
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scomunicati
Raoul Manselli
I termini s. e ‛ scomunica ' non ricorrono in Dante. Per scomunica il poeta adopera l'espressione lor maladizion (Pg III 133), cioè maledizione degli ecclesiastici, ai quali [...] Bonifacio VIII. Egli nel terreno e nell'umano riconosce la sua autorità e rispetta la sua persona (come fa nel canto XX del Purgatorio); ma, al di là della vita e nell'eterno, Bonifacio è atteso fra i simoniaci; e il trono di Pietro che indegnamente ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...