Cinquecento diece e cinque
Pietro Mazzamuto
. Numero col quale D. in Pg XXXIII 43 indica o propriamente un'epoca, o simbolicamente un personaggio che avrebbe dovuto liberare la società di tutto quanto [...] ); A. D'Ancona, A proposito del c. XXVII del Paradiso, in " Nuova Antol. " 16 luglio 1909; G. Manni, Il C. XXXIII del Purgatorio, Firenze 1910, 12-19; A. Solmi, Il pensiero politico di D., [1913] Firenze 1922, 96-99 (per l'opinione del Régis, v. pag ...
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salire [salavam, ind. imperf. I plur.: cfr. Petrocchi, Introduzione 429-430;. sarria, cond. pres. III singol., per sincope e assimilazione da ‛ saliria ': cfr. Petrocchi, ad l.; saglia, cong. pres. III [...] in If I 77 non sali il dilettoso monte: a questo non s. corrisponderà la lunga discesa nell'Inferno, e la salita del Purgatorio (Più lunga scala convien che si saglia, If XXIV 55; ma per il Porena la lunga scala indica il percorso dal centro della ...
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orizzonte (orizzonta, in rima)
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
L'o. è uno dei circoli fondamentali dei quali parla nel secondo capitolo del suo trattatello sulla Sfera il Sacrobosco (v.), uno dei testi [...] la concubina di Titone antico (Pg IX 1-2).
Così all'uscita dell'oscuro baratro dell'Inferno e all'arrivo nell'isoletta del Purgatorio D. è colpito dal sereno aspetto / del mezzo [l'aria], puro infino al primo giro (Pg I 14-15): per primo giro s ...
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Stefano, santo
Gian Roberto Sarolli
Protomartire cristiano; fu lapidato, perché colpevole di predicazione blasfema, dagli Ebrei di estrazione greca fuori dalle mura di Gerusalemme (Act. Ap. 6, 8-15; [...] 7, 54-60).
D. lo cita perifrasticamente, un giovinetto, impiegandolo, nella terza cornice del Purgatorio (Pg XV 106-114) dov'è punita l'ira, quale exemplum mansuetudinis. Nella descrizione del martirio di S., D. segue assai da vicino i passi ...
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accorto
Emilio Pasquini
. Una sola volta nella Commedia con valore verbale (cfr. Accorgere): di mio vivere accorte, " essendosi avvedute " o " accorgendosi " (Pg XXIV 6).
Come aggettivo ha sovente il [...] valore di " istruito ", " consapevole ", " esperto ", esclusivo, si badi, dell'assorta e sospesa atmosfera del Purgatorio; quasi costantemente in unione col verbo ‛ fare ', assumendo tuttavia il sintagma coloriture semantiche in qualche misura ...
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Classe (Chiassi)
Augusto Vasina
Nel Due-Trecento è assai diffusa la forma ‛ Chiassi ' del toponimo C. (latino Classis), dato in età augustea a un porto situato a circa 6 chilometri a sud di Ravenna, [...] venuta di D. a Ravenna allo stesso 1317. Ora che si è potuto stabilire con buona approssimazione che gli ultimi canti del Purgatorio risalgono agli anni 1312-1313, e che, d'altra parte, D. si trattenne a Ravenna con ogni probabilità solo negli ultimi ...
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disusare
Il verbo compare solo in Pg X 2 Poi fummo dentro al soglio de la porta / che 'l mal amor de l'anime disusa, col significato di " non usare ", " lasciare in abbandono ", come già si legge nella [...] limpida chiosa del Landino: " La quale porta [del Purgatorio], el mal amore de l'anime, idest la depravata e viziosa cupidità de le cose terrene e mortali de l'anime disusa, idest fa che non s'usa ". ...
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vetta
Anche se etimologicamente vicino al precedente, già nella coscienza linguistica di D. era probabilmente sentito come altra parola, nel significato di " cima ", " sommità ": in Pg VI 47 tu la [Beatrice] [...] vedrai di sopra, in su la vetta / di questo monte, indica la sommità della montagna del Purgatorio. ...
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Scrittore ascetico (Salò 1558 - Brescia 1628). Entrato (1580) tra i cappuccini, si dedicò alla predicazione e soprattutto alla diffusione, per mezzo di numerosissimi scritti (in cui già si avverte l'influenza [...] del quietismo allora alle sue prime manifestazioni), del culto di Gesù, della Vergine e delle anime del purgatorio. La raccolta completa delle sue opere, uscita nel 1623 (Opere spirituali), ebbe poi varie edizioni. ...
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emisfero (Emisperio)
Giovanni Buti
Renzo Bertagni
Qualunque circolo massimo di una sfera (circolo massimo di una sfera è un circolo che ha per centro il centro della sfera) divide la sfera in due parti [...] aventi per vertici i due poli e per base l'equatore, D. invece per e. intende generalmente quelli di Gerusalemme e del Purgatorio aventi come vertici i rispettivi zenit, se si tratta di e. celesti, il Golgota e il Paradiso terrestre, se si tratta di ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...