porfido
Antonio Lanci
. È una " pietra durissima e di colore rosso " (Landino): Pg IX 101 Lo terzo... / porfido mi parea, sì fiammeggiante / come sangue che fuor di vena spiccia; si allude al terzo [...] dei tre gradini che conducono alla porta del Purgatorio, simboleggianti, come riconoscono concordemente i commentatori, il sacramento della penitenza (v. CONFESSIONE).
Circa il valore simbolico di questo colore, l'Anonimo, seguito, in genere, dagli ...
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augurio, Formule di
Francesco Tateo
, Le forme di augurio ricorrono in D. soprattutto nella Commedia e sono in gran parte in relazione col dialogo fra i viandanti e le anime dell'aldilà. Si tratta generalmente [...] membra tue... / e se la fama tua dopo te luca (XVI 64-66), se 'l nome tuo nel mondo Legna fronte (XXVII 57). Nel Purgatorio l'augurio è sempre di ordine spirituale, sia che alluda alla salita del monte (Deh, se quel disio / si compia che ti tragge a ...
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Loven, Nils (pseud. Nicolovius)
Paolo Ravacchioli
Critico svedese (Reng 1796 - Espö 1858), pastore luterano, dedicò gran parte della sua attività letteraria a traduzioni di poeti stranieri. Dopo la versione [...] di Os Lusiadas (1852), pose mano alla traduzione della Commedia (Inferno 1856, Purgatorio 1857, Paradiso 1857), che è considerata il suo capolavoro. Non erano mancate in Svezia traduzioni di singoli canti di D. (v. SVEZIA), ma quella di L., oltre a ...
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Orse (Astronomia)
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
Pur essendo varie le allusioni alle costellazioni delle O., il vocabolo ricorre due sole volte nella Commedia: la prima nel noto passo (Pg IV 58-84) in [...] cui D. si meraviglia che nell'emisfero del Purgatorio il sole proceda a sinistra o a nord (anziché a destra o a sud) avanzando verso il mezzogiorno. Virgilio spiega ampiamente e aggiunge che se il sole fosse congiunto coi Gemelli (cioè fosse vicino ...
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Ibero
Toponimo derivato dal latino Iberus, che D. usa in Pg XXVII 3 cadendo Ibero sotto l'alta Libra, per indicare l'Ebro (v.), mentre in Pd IX 89 si serve del toponimo moderno.
I chiosatori più antichi, [...] nel commentare il passo del Purgatorio, leggono e ripetono I., al più variandolo in " Yberro " (Lana), " Iberus " (Pietro), " Yberus " (Serravalle), " Hibero " (Vellutello); l'Andreoli per primo nota l'identità geografica dei due toponimi. ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] quivi s'inganna, e dietro ad esso corre, / se guida o fren non torce suo amore, farà eco la disamina della partizione morale del Purgatorio, nei canti XVII (vv. 91-139) e XVIII (vv. 49-75), svolta da D. sulla scia di s. Tommaso.
D. concepisce tale a ...
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Rimatore lucchese (sec. 13º), giudice e notaro in documenti che vanno dal 1242 al 1257. Fiorì intorno a lui una piccola scuola poetica strettamente legata ai Siciliani. Dante, che lo giudicò severamente [...] nel De vulgari eloquentia (I 13, 1), lo introduce nel canto XXIV del Purgatorio come rappresentante della generazione di poeti anteriore alla sua, e fa che egli riconosca la novità e la superiorità dello stil novo rispetto alla poesia dei Siciliani, ...
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Matelda
Fiorenzo Forti
Nome (Pg XXXIII 119) della donna soletta incontrata da D. nel Paradiso terrestre, che va e cantando e scegliendo fior da fiore (XXVIII 41) sulle rive del Lete. Interrogata dal [...] .); F. D'Ovidio, D. e Gregorio VII, in Studii sulla D. C., Milano-Palermo 1901, 373-374; A. Graf, Il canto XXVIII del Purgatorio, Firenze 1901; A. Mancini, M., s. Mectilde e s. Ildegarda, in Atti della R. Accad. di Lucca, XXXI (1901); G. Picciola, M ...
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radere [cong. pres. II singol. rade, in rima]
Nel senso proprio di " togliere, eliminare sfiorando o raschiando ", nelle parole di frate Alberigo che cerca di accattivarsi la benevolenza di D.: E perché [...] occorrenza, mancando l'idea del ‛ togliere ', il verbo vale in definitiva " sfiorare ": la scala che conduce alla seconda cornice del Purgatorio è talmente stretta, che quinci e quindi l'alta pietra rade, " chi sale la rasenta; e dinota che la via ...
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Trovatore provenzale (n. Excideuil, Dordogna); svolse la sua attività poetica tra il 1190 e il 1240. Restano di lui settantasette poesie, tutte di notevole abilità tecnica: in questo senso è da interpretare [...] l'appellativo di "maestro dei trovatori" datogli dai suoi contemporanei. Ricordato da Dante nel Purgatorio (XXVI, 120), è da lui lodato nel De vulgari eloquentia (II, 11, 9), come esemplare "poeta della rettitudine". ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...