scusa (escusa; iscusa)
Lucia Onder
Vocabolo presente 2 volte nella Vita Nuova, 12 nel Convivio, 2 nel Purgatorio; 1 volta nelle Rime dubbie nell'alterato diminutivo scusuzza. In senso proprio il termine [...] compare in Cv I III 3 Ahi, piaciuto fosse al dispensatore de l'universo che la cagione de la mia scusa mai non fosse stata!; IV 1 e 13, X 1, 4 e 5, III IX 3 (due volte) e 5 (qui accostato ad accusa). L'aggettivo ...
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selvaggio (salvaggio)
Antonietta Bufano
Due casi nelle Rime; le altre occorrenze sono equamente distribuite tra Inferno e Purgatorio. La forma ‛ salvaggio ' ricorre soltanto nel Fiore.
Dall'essere " [...] incolta e disabitata " (Scartazzini-Vandelli) deriva alla selva in cui D. si smarrisce l'epiteto di selvaggia, a definirne, con aspra e forte, il carattere d'inospitale impervietà (If I 5); epiteto che ...
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contemplare
Antonietta Bufano
Il verbo, adoperato solo nel Convivio e nel Paradiso (con un'unica eccezione nel Purgatorio), e presente in alcune occorrenze nell'accezione (in senso figurato) di " guardare, [...] considerare con ammirazione e interesse ", amplia e approfondisce in altre il suo significato, assumendo il valore di " indagare, speculare intorno a una cosa ". In alcuni luoghi del Paradiso è con specifico ...
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Nella
Moglie di Forese Donati, ricordata da D. sia nella tenzone (Rime LXXIII) sia nell'incontro con l'amico nel terzo girone del Purgatorio (Pg XXIII 85-96). Il tono delle due reminiscenze è totalmente [...] mal fatata moglie, infreddata... di mezzo agosto... per difetto ch'ella sente al nido (Rime LXXIII 1-2, 5, 11); nel Purgatorio la sua figura spicca soffusa di rimpianto: la Nella mia... la vedovella mia, che molto amai (XXIII 87, 92).
Dai versi della ...
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etternalmente
Carlo Chirico
L'avverbio ha nove presenze in D.: tre nel Convivio, una nell'Inferno, una nel Purgatorio e quattro nel Paradiso.
I significati sono fondamentalmente due. Il primo, riferito [...] in senso pregnante a Dio, è spiegabile " da sempre e per sempre "; l'altro, indicante il modo di essere di cosa che ha avuto inizio nel tempo e non avrà più fine, è una pura e semplice determinazione temporale ...
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ardente
Freya Anceschi
È aggettivo ricorrente con alta frequenza nel Paradiso (11 esempi), con due soli esempi nel Purgatorio. D. lo usa quasi esclusivamente in senso figurato; una possibile testimonianza [...] nel senso proprio, " che arde ", " infocato ", è in Pd XXIV 138 voi che scriveste / poi che l'ardente Spirto vi fé almi: lo Spirito Santo può essere detto a. perché discese sugli apostoli sotto forma di ...
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Eva
Gian Roberto Sarolli
La prima donna e madre dei viventi. D. la nomina esplicitamente, ed è sintomatico, solo nel Purgatorio, e precisamente in VIII 99 ( forse qual diede ad Eva il cibo amaro), XII [...] la disubbidienza calamitosa (mi fé riprender l'ardimento d'Eva: cfr. XII 71 e XXIX 24, già citati).
Altrove, ma sempre nel Purgatorio e nel Paradiso (mai nell'Inferno), nel De vulg. Eloq. e nella Monarchia, D. la menzionerà da sola o insieme ad Adamo ...
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Poema di Dante Alighieri in terzine di endecasillabi a rime incatenate (ABA, BCB, CDC ecc.). È diviso in 3 cantiche, Inferno, Purgatorio e Paradiso, e ogni cantica in 33 canti; pertanto l'opera, con il [...] significato allegorico. Dante che, smarritosi in una selva, per uscirne è condotto prima da Virgilio a visitare l'Inferno e il Purgatorio, e poi da Beatrice alla visione dei beati e di Dio nel Paradiso, rappresenta l'anima umana che, caduta nell ...
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invidia
Fernando Salsano
È il sentimento di cruccio nascente dal considerare il bene altrui come lesivo del proprio, e nel secondo girone del Purgatorio (il cinghio che sfera / la colpa de la invidia, [...] si sviluppa in Pg XIII e XIV con un epilogo nella prima metà del c. XV, l'i. è punita nella seconda cornice del Purgatorio. E come la dialettica purgatoriale pone a fronte il vizio e la virtù, e non in un rapporto di contrasto ma di maturazione dalla ...
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Pittore fiorentino (notizie dal 1272 al 1302). La sua personalità emerge precocemente da fonti letterarie, dai famosi versi danteschi (Purgatorio XI, 94-96), dalla biografia che apre solennemente le vite [...] del Vasari, dove appaiono ormai codificati i leggendarî rapporti col suo allievo Giotto e il suo ruolo nel rinnovamento della pittura, ma è confortata da pochissimi dati documentarî: nel 1272 figura a ...
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purgatorio1
purgatòrio1 agg. [dal lat. purgatorius, der. di purgare «purgare»], non com. – Che purga, spec. in senso fig.: pene p., che purificano, che liberano dalla colpa; virtù purgatorie, nel linguaggio teologico del passato, le virtù...
purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno e al paradiso; nella tradizione, affermatasi...