Scrittore inglese (Lowestoft 1567 - Londra 1601). Libellista e satirico vivacissimo, attaccò la società del suo tempo in Anatomie of absurditie (1590), Pierce Penilesse his supplication to the Divell (1592) [...] , partecipò alla polemica contro Martin Marprelate, lo pseudonimo con cui erano firmati gli opuscoli di propaganda puritani, attaccando in specie Gabriel Harvey. Nel suo romanzo The unfortunate traveller or the life of Jack Wilton (1594) contribuì ...
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Patriota e letterato (Bologna 1796 - ivi 1881), vicepresidente dell'Accademia dei Felsinei, nella quale Leopardi lesse (1826) l'epistola a lui dedicata (poi accolta nei Canti col tit. Al conte Carlo Pepoli). [...] sua marcia su Roma. Prigioniero degli Austriaci per breve tempo, esule in Francia, compose per V. Bellini il libretto dei Puritani (1835). Trasferitosi a Londra, ebbe la cattedra di letteratura italiana all'University College, e (nel 1839) sposò la ...
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Ecclesiastico e poeta (Ashby-de-la-Zouch, Leicestershire, 1574 - Higham, Norwich, 1656); vescovo di Exeter (1627), quindi di Norwich (1641). Autore di molte opere polemiche, tra le quali la più importante [...] High Court of Parliament (1640-41), in difesa della Chiesa anglicana, che provocò una violenta controversia con i puritani. Interessano la storia letteraria i suoi versi satirici (Virgidemiarum, 1597, a imitazione dei satirici antichi con uno stile ...
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Poeta satirico (Strensham, Worcestershire, 1612 - Londra 1680). Scrisse il poema eroicomico, in metro ottosillabico, Hudibras (vol. I, anonimo, 1663; II, 1664; III, 1678). Con larga imitazione dei classici [...] Hudibras (nome derivato dalla Faerie queene di E. Spenser, II, 17) e del suo scudiero Ralpho della setta degli "indipendenti"; sferza i vizî e le ipocrisie dei puritani. Ricco di elemento comico, tiene della pasquinata più che della satira. ...
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Scrittore statunitense (Salem, Massachusetts, 1804 - Plymouth, New Hampshire, 1864). Autore dallo stile misurato e rigoroso, specchio di quel riserbo puritano che nasconde drammatici conflitti e una visione [...] doganale, poi console a Liverpool (1853- 58); fece viaggi in Europa (1858-60). La tradizione dei progenitori puritani, persecutori di quaccheri e martirizzatori di streghe, sembra rivivere fantasticamente nella sua coscienza. Partecipò per un breve ...
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Poeta statunitense (San Francisco 1874 - Boston 1963). Dopo la morte del padre (1884) visse con la madre nel Massachusetts, suo luogo d'origine. Studiò a Darmouth e a Harvard (1897-99) senza conseguire [...] e la sua fama si diffuse. Nel 1916 si stabilì ad Anherst, tornando all'attività di agricoltore e insegnante. Discendente dei puritani della Nuova Inghilterra, erede di quella religione della natura che fu culto di Emerson e Thoreau (Walden era tra le ...
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CORSI
Alberto Iesuè
Famiglia di cantanti attivi in Italia e all'estero tra l'Ottocento e il Novecento.
Giovanni nacque a Verona nell'anno 1822 da Giuseppe e da Teresa Ferranti. Iniziò gli studi musicali [...] di Milano, XLII [1887], 38, p. 293). Nel 1888 fu a Barcellona e di nuovo a Bologna, dove, nel maggio, cantò nei Puritani con il tenore J. Gayarre. "Lo stile corretto e la voce limpida e pieghevole la posero presto in luce tra i giovani soprani lirico ...
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Shakespeare, William
Rosa Maria Colombo
Il creatore del teatro moderno
Poeta e drammaturgo inglese di assoluta grandezza, Shakespeare compendia in sé un’epoca di feconda creatività teatrale, la cosiddetta [...] agli ambienti della Corte, ottenendo la protezione necessaria alla sopravvivenza della sua arte, accusata di immoralità dai puritani e incriminata dalle leggi della City, che consideravano gli attori alla stregua di vagabondi.
Indossando prima la ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] venne anche la moda del poema burlesco, culminata nel Hudibras (1663-78) di S. Butler, che prende di mira l’ipocrisia puritana. Uno spirito satirico e spesso cinico pervade anche le opere dei poeti di corte: su tutti, il trasgressivo J. Wilmot conte ...
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Poligrafo e romanziere (Londra 1660 circa - ivi 1731). Fu dapprima commerciante, ma le speculazioni sfortunate e la passione per la politica e la letteratura lo condussero al fallimento (1692). Entrato [...] . Scrittore estemporaneo, il De F. non si preoccupa di coordinare e armonizzare motivi contrastanti: professa rigidi principî puritani ma agisce in modo tutt'altro che esemplare; nell'opera attribuisce ai personaggi sentimenti e considerazioni etiche ...
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puritano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. puritan (ma documentato qualche anno dopo il fr. puritain, che è del 1562), der. del lat. tardo purĭtas «purità»]. – 1. Aderente, seguace del puritanesimo. Anche in funzione di agg.: movimento p.;...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...