DE CANDIA, Giovanni Matteo, detto Mario
Raoul Meloncelli
Nacque a Cagliari il 17 ott. 1810 da nobile famiglia di origine napoletana stabilitasi ad Alghero. Il padre Stefano aiutante di campo di Carlo [...] , apparendo oltre che in gran parte delle opere eseguite nel periodo parigino, in Anna Bolena e Lucrezia Borgià di Donizetti, I Puritani e La sonnambula di Bellini, La gazza ladra di Rossini e Don Giovanni di Mozart, dove interpretò sia il ruolo di ...
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RICCIARELLI, Katia
Lorenzo Tozzi
Soprano, nata a Rovigo il 16 gennaio 1946. Ha studiato al Conservatorio B. Marcello di Venezia con I. Adami-Corradetti, diplomandosi in canto nel 1969. Nello stesso [...] Otto-Novecentesco italiano tra Rossini e Puccini, passando per il frequentatissimo Verdi, per Bellini (Norma, Capuleti e Montecchi, I Puritani) e un Donizetti anche raro (L'esule di Roma, Roberto Devereux, Maria di Rudenz), la R. non ha disdegnato ...
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CARUSO, Enrico
Luciano Alberti
Nacque a Napoli il 27 febbraio 1873 da Marcello, meccanico, e da Anna Baldini. Determinante per la formazione del giovane fu l'assiduità all'oratorio di don Giuseppe Bronzetti: [...] il celebre tenore Fernando De Lucia, che dalla sua villa a Cava dei Tirreni venne per ascoltare il nuovo Arturo dei Puritani. Nei suoi appunti biografici americani il C., dando atto delle cure del maestro Lombardi, dirà che fu in grado di affrontare ...
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COLINI (Collini), Filippo
Eleonora Simi Bonini
Nacque a Roma il 21 ottobre del 1811 da Andrea, impiegato alle Finanze, e da Caterina Mayer. Ad otto anni divenne cantore al Collegio Romano, compiendo [...] di Firenze in novembre e in dicembre del 1862 a fianco di Angelica Moro, e con i coniugi Tiberini con cui interpretò I Puritani (Eptacordo, 10 dic. 1862, p. 4). Venne scritturato poi al teatro Regio di Torino, dove in gennaio a fianco della Boschetti ...
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MAINI, Ormondo
Vladimiro Bertazzoni
Nacque in una famiglia di possidenti il 16 luglio 1835 a Viadana, presso Mantova, da Angelo e Angela Guatteri. Dall'autunno 1855 al 1859 studiò canto al conservatorio [...] il M. si recò per la prima volta all'estero, a Valenza, in Spagna, dove interpretò Semiramide di Rossini e I puritani di Bellini suscitando nel pubblico un vero e proprio fanatismo. Dall'ottobre 1866 all'aprile 1869 cantò a Odessa, città di grandi ...
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BENEDETTI, Michele
Nacque a Loreto il 17 ott. 1778. Nulla si conosce dei suoi studi musicali, mentre la sua attività di cantante, a partire dai primi anni del sec. XIX, è notevolmente documentata. Il [...] Cortez, Teatro S. Carlo, inverno 1820), di V. Bellini (Bianca e Gernando, ibid., 30 maggio 1826; Norma, gennaio 1832; I Puritani, inverno 1836), di G. S. Mayr (L'amor coniugale, Teatro del Fondo, estate 1810; Le due giornate, ibid., inverno 1810 ...
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GARDONI, Italo
Giovanna Di Fazio
Nacque a Parma il 12 marzo 1821. Dotato d'una bella voce tenorile, compì gli studi musicali nel conservatorio della sua città sotto la guida di A. De Cesari ed esordì [...] a Pietroburgo; nel 1850 fu a Madrid dove, al teatro Real, si esibì nella Favorita di Donizetti e nei Puritani di Bellini; nello stesso anno cantò anche ad Amsterdam.
Successivamente venne chiamato da G. Alary per la prima rappresentazione assoluta ...
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BASADONNA, Giovanni
Ulisse Prota-Giurleo
Nato a Napoli nel 1806, apprese l'arte del canto dal grande tenore Andrea Nozzari, che trascorse a Napoli l'ultimo periodo della sua carriera. Il B. debuttò [...] (soprattutto in Anna Bolena, Elisir d'amore, Parisina, Lucia di Lammermoor) e di V. Bellini (fu un mirabile lord Artur nei Puritani a Padova e a Napoli nel 1836; Norma, Beatrice di Tenda), e la sua voce e il suo spirito lo avvicinarono, nello stesso ...
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GIORDANI, Giovanni Battista
Francesco Crivellini
Nacque a Bergamo il 2 dic. 1801. Allievo dal 1810 al 1811 nella scuola di G.S. Mayr, completò in seguito la sua formazione di cantante a Genova.
La sua [...] di carnevale 1835-36, al teatro Carlo Felice di Genova, dove cantò in un Nuovo Mosè di Rossini e ne I puritani di V. Bellini.
Artista versatile e intelligente, dotato di grandi doti vocali e interpretative, fu molto apprezzato da Donizetti, che lo ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] aveva alcuna inclinazione artistica. S’intendeva un po’ di musica, strimpellava malamente il violino e a Parigi, vedendo I Puritani al Théâtre Italien, capì che si trattava di un capolavoro»9.
La tela musicale della Chiesa nel cuore dell’Ottocento ...
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puritano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. puritan (ma documentato qualche anno dopo il fr. puritain, che è del 1562), der. del lat. tardo purĭtas «purità»]. – 1. Aderente, seguace del puritanesimo. Anche in funzione di agg.: movimento p.;...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...