FACCIO, Francesco Antonio, detto Franco
Raoul Meloncelli
Nacque a Verona l'8 marzo 1840 da Giovanni, albergatore, comproprietario dell'albergo Riva S. Lorenzo di Verona, e da Teresa Carezzato. Ferventi [...] per canto e pianoforte). Sempre nel 1884 al teatro Regio di Torino diresse La favorita di Donizetti e I puritani di Bellini e presentò nei concerti sinfonici composizioni di Wagner, Liszt, Beethoven accanto a lavori di autori contemporanei come ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento emerge il problema di trovare o costruire artificialmente una lingua universale [...] delle cose, potremmo altresì imparare a conoscere le loro nature.
in C. Giuntini, Scienza e società in Inghilterra dai Puritani a Newton, Torino, Loescher, 1979
I progettisti di lingue filosofiche perfette contano in tal modo di evitare il difetto ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] , IV), il C. fu compositore minore che conobbe tuttavia un momento di particolare fortuna negli anni in cui trionfavano i Puritani di Bellini e la Lucia di Lammermoor di Donizetti; il suo successo, legato peraltro ad una sola delle sedici opere da ...
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Gentillet, Innocent
Vincenzo Lavenia
Nacque intorno al 1532 nel Dauphiné, forse a Vienne. Si formò come giurista e fu un esponente del fronte ugonotto durante le guerre civili francesi. Dopo la strage [...] papismo, dell’empietà e della cultura italiana, diffusa grazie agli emigrati religionis causa e sempre più temuta dai puritani. E tuttavia, proprio in Inghilterra, G. fu definito sprezzantemente un «Momo» buono per allietare la lettura dei bottegai ...
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ZUCCHELLI (Zuchelli), Carlo
Saverio Lamacchia
Nacque a Londra il 28 gennaio 1795 da Tommaso, maestro di ballo (Giumanini, 2002), e dall’inglese Geltrude Baye; in un documento dell’Archivio storico del [...] , cui seguì Il nuovo Figaro di Luigi Ricci (Leporello). Nel carnevale 1835-1836 fu all’Apollo di Roma, nei Puritani di Vincenzo Bellini (col titolo di Elvira Walton). Le ultime apparizioni teatrali note furono in provincia, protagonista in opere ...
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Harrington, James
Michele Ciliberto
Nato a Upton nel gennaio del 1611, si formò presso il Trinity College di Oxford, ma senza concludere gli studi. Dopo avere lungamente viaggiato in molti Paesi d’Europa [...] 16° sec. – quando la fortuna di M. si era intrecciata a motivazioni di carattere religioso, specialmente di matrice puritana –, nel Seicento, riprendendo anche la linea di ricerca sviluppata dal lord cancelliere, gli studi su M. scendono sul terreno ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] of England (1754-63), mostrando come la libertà politica degli Inglesi trovasse le sue origini nell’entusiasmo religioso dei puritani, introduce nella s. il senso della fecondità della passione e della lotta. Le Reflections on the Revolution in ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] di qualche nuovo bagliore, ma si può dire che essa si ecclissi durante il dominio degli Stuart (1603-1649) e dei Puritani (1649-1660). D'altra parte, il Philips ed il Bull, che avevano dovuto emigrare nel Belgio perché cattolici, furono influenzati ...
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MILTON, John
Gian Napoleone Giordano Orsini
Poeta inglese, nato il 9 dicembre 1608 a Londra, dove suo padre, John Milton (v.), era stato costretto ad emigrare e ad esercitare una professione, quella [...] aveva trentacinque anni e la sposa ne aveva diciassette; per di più, essa proveniva da una famiglia realista, nemica del puritanismo, usa agli agi e ai divertimenti, in un'atmosfera molto diversa da quella dell'austero vate e polemista. Dopo un mese ...
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ONOMASTICA (dal gr. ὀνομαστικὴ [τέχνη]; fr. onomastique, anthroponymie; sp. onomástica; ted. Namenkunde; ingl. onomatology)
Bruno MIGLIORINI
Il nome di onomastica è stato talora adoperato per indicare [...] , torna ai nomi dell'Antico Testamento (Abraham, Daniel, David, Isaac, ecc.). Tale pratica divenne addirittura una norma presso i puritani, che, non contenti dei nomi dei patriarchi e dei guerrieri dell'Antico Testamento, ripresero a coniare nomi più ...
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puritano
agg. e s. m. (f. -a) [dall’ingl. puritan (ma documentato qualche anno dopo il fr. puritain, che è del 1562), der. del lat. tardo purĭtas «purità»]. – 1. Aderente, seguace del puritanesimo. Anche in funzione di agg.: movimento p.;...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...